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Aristor: l’attesa è per lunedì 19 marzo con l’assemblea dei soci
Il primo passo per frenare la privatizzazione dell'azienda che gestisce il servizio pasti delle mense alessandrine è stato compiuto in Consiglio comunale. Ora l'attesa è per lunedì 19 marzo con l'assemblea dei soci per decidere le sorti di Aristor
Il primo passo per frenare la privatizzazione dell'azienda che gestisce il servizio pasti delle mense alessandrine è stato compiuto in Consiglio comunale. Ora l'attesa è per lunedì 19 marzo con l'assemblea dei soci per decidere le sorti di Aristor
E’ ancora alta la tensione sulla vicenda Aristor. Un passo avanti è stato compiuto nel corso del Consiglio comunale di martedì scorso.Con 18 voti a favore (compresa la Lega Nord e il consigliere Udc Bianchini) è passato l’emendamento proposto dal capogruppo dei Moderati, Diego Malagrino, che ha chiesto una modifica dello Statuto dell’azienda, da valutare con tutti i soci, che eviterebbe la perdita del servizio per il Comune di Alessandria. E che soprattutto per il momento ha sospeso le pratiche di cessione delle quote comunali.
“L’approvato emendamento Malagrino (Moderati) sulla delibera Aristor ha come unico effetto la perdita di 25mila euro e non evita l’uscita dalla proprietà dell’azienda. Il Comune non può rimanere socio, non potendo acquisire il 5% di Valenza (le amministrazioni non possono effettuare aumenti di capitali in società con perdite consecutive di tre anni)”.
Così aveva risposto subito dopo il termine del Consiglio comunale l’assessore Franco Trussi. Al quale lo stesso capogruppo della minoranza aveva ribattuto “il Consiglio comunale ha dato un mandato inequivocabile alla Giunta: il comune di Alessandria non deve recedere dalla società Aristor. È nell’interesse di tutti che il comune rimanga in Aristor. La Giunta e l’assessore competente ne prendano atto e avviino un dialogo proficuo nell’assemblea dei soci al fine di modificare lo statuto nell’interesse anche della stessa società Aristor. Il mantenimento delle quote di minoranza del 15% consentirebbe, un domani, al comune di introitare utili ben maggiori dei 25 mila euro”.
Per il momento, quindi, il provvedimento di cessione delle quote comunali è stato sospeso. Ma la partita vera e propria si inizierà a giocare da lunedì, 19 marzo, quando è stata indetta l’assemblea dei soci per valutare la proposta di Malagrino e decidere sul futuro di questo servizio.
Proprio sulla gioranata di lunedì si concentrano le maggiori preoccupazioni anche delle organizzazioni sindacali. In particolare la Uil, mezzo comunicato stampa, evidenzia le paure dei lavoratori per l’assemblea dei soci “per le possibili decisioni che potrebbero essere prese”. La priorità è la “garanzia dell’occupazione e la qualità del servizio” delle mense scolastiche, ricordano i sindacalisti Uil, non dimenticando come la Compass Group, che ad oggi detiene il pacchetto di maggioranza, insieme con il Comune ha sottoscritto un vincolo sull’occupazione con le organizzazioni sindacali. “Tale accordo è per noi vincolante e non può essere messo in discussione!”. La speranza, per lunedì, è che “si faccia un passo indietro rispetto a questa partita che vede penalizzare solo i cittadini e i lavoratori e le lavoratrici”.
“L’approvato emendamento Malagrino (Moderati) sulla delibera Aristor ha come unico effetto la perdita di 25mila euro e non evita l’uscita dalla proprietà dell’azienda. Il Comune non può rimanere socio, non potendo acquisire il 5% di Valenza (le amministrazioni non possono effettuare aumenti di capitali in società con perdite consecutive di tre anni)”.
Così aveva risposto subito dopo il termine del Consiglio comunale l’assessore Franco Trussi. Al quale lo stesso capogruppo della minoranza aveva ribattuto “il Consiglio comunale ha dato un mandato inequivocabile alla Giunta: il comune di Alessandria non deve recedere dalla società Aristor. È nell’interesse di tutti che il comune rimanga in Aristor. La Giunta e l’assessore competente ne prendano atto e avviino un dialogo proficuo nell’assemblea dei soci al fine di modificare lo statuto nell’interesse anche della stessa società Aristor. Il mantenimento delle quote di minoranza del 15% consentirebbe, un domani, al comune di introitare utili ben maggiori dei 25 mila euro”.
Per il momento, quindi, il provvedimento di cessione delle quote comunali è stato sospeso. Ma la partita vera e propria si inizierà a giocare da lunedì, 19 marzo, quando è stata indetta l’assemblea dei soci per valutare la proposta di Malagrino e decidere sul futuro di questo servizio.
Proprio sulla gioranata di lunedì si concentrano le maggiori preoccupazioni anche delle organizzazioni sindacali. In particolare la Uil, mezzo comunicato stampa, evidenzia le paure dei lavoratori per l’assemblea dei soci “per le possibili decisioni che potrebbero essere prese”. La priorità è la “garanzia dell’occupazione e la qualità del servizio” delle mense scolastiche, ricordano i sindacalisti Uil, non dimenticando come la Compass Group, che ad oggi detiene il pacchetto di maggioranza, insieme con il Comune ha sottoscritto un vincolo sull’occupazione con le organizzazioni sindacali. “Tale accordo è per noi vincolante e non può essere messo in discussione!”. La speranza, per lunedì, è che “si faccia un passo indietro rispetto a questa partita che vede penalizzare solo i cittadini e i lavoratori e le lavoratrici”.