Bobbio: “Le cartolarizzazioni possono funzionare, però…”
La loro mission è vendere sul mercato immobili e terreni comunali, dopo aver ottenuto un anticipo dalle banche, che girano a Palazzo Rosso. Ma quasi sempre generano perdite, anziché plusvalenze. Paolo Bobbio, presidente di Svial e Valorial, ci spiega perché. E come si potrebbe uscire dal circolo vizioso
La loro mission è vendere sul mercato immobili e terreni comunali, dopo aver ottenuto un anticipo dalle banche, che girano a Palazzo Rosso. Ma quasi sempre generano perdite, anziché plusvalenze. Paolo Bobbio, presidente di Svial e Valorial, ci spiega perché. E come si potrebbe uscire dal circolo vizioso
Presidente Bobbio, Svial e Valorial fino ad oggi hanno generato passivi significativi, sia pur con percorsi diversi. Cosa non ha funzionato nel processo di “cartolarizzazione”?
Io sono presidente di Svial dal dicembre 2007, e di Valorial dal 2008, non ricordo il mese preciso. E a mio avviso la metodologia della “cartolarizzazione” è corretta, e potrebbe funzionare bene. L’errore forse sta nel manico, e nella logica del tutto e subito.
Ci spieghi meglio….
Vede, prima di tutto il Comune probabilmente sovrastima un po’ il proprio patrimonio. Soprattutto di questi tempi, allocare certe strutture è tutt’altro che automatico. L’immobile di via Cardinal Massaia, in carico a Svial dal 2006, è il classico esempio. Un istituto di credito anticipo’ all’epoca circa 4 milioni, che entrarono subito nelle casse del Comune. Ma l’edificio è ancora lì, dopo varie aste andate a vuoto. Ora proviamo con la trattativa privata, ma intanto da 6 anni paghiamo non lievi interessi. Si è fatto avanti un compratore che ha offerto un milione di euro, ma capisce bene che è improponibile vendere a quella cifre. Lo stesso successe con l’area del mercato ortofrutta degli Orti. Fu fatta nel 2006 una quotazione legata al progetto di Cittadella della Scienza. Ma poi, sfilatisi i soggetti pubblici coinvolti e sfumato il progetto, abbiamo venduto ad un privato, nel 2010. Ad una cifra interessante (4,5 milioni di euro), ma comunque inferiore a quella prevista. E con quattro anni di interessi bancari maturati nel frattempo, e da saldare.
E cosa si potrebbe fare di diverso?
Secondo me va benissimo che il Comune affidi ad una sua società specializzata il compito di vendere gli immobili. Ma non dovrebbe esigere di incassare tutto subito. Sarebbe più saggio stabilire degli obiettivi, e dare il tempo di raggiungerli: incamerare subito una cifra minore, e l’eventuale plusvalenza solo una volta realizzata.
Anche perché ora il Comune prima incassa, e poi ripiana a posteriori…è cosi?
In pratica sì. Il Comune di Alessandria ha comunque rinunciato al suo credito nei confronti di Svial, per cui se si riuscisse a portare a termine l’operazione di via Cardinal Massaia, si potrebbe poi pensare, credo, ad una chiusura di Svial, con sua incorporazione in Valorial. Anche se, giova ricordarlo, le società sono due, ma i costi sono sempre quelli: una sola sede (in sub affitto da Aspal, e in straritardo nel pagamento, purtroppo), un direttore con stipendio ai minimi di legge e un’impiegata, entrambi in arretrato di tre mesi con lo stipendio. E un cda che costa complessivamente 48 mila euro lordi l’anno. Anche noi in arretrato, ma di sei mesi.
Insomma, un quadro da Svalorial, come dice la battuta che circola su di voi…
(sorride, ndr) La conosco, ma è una battuta ingenerosa. Stiamo lavorando con serietà, e con grande penuria di mezzi. Ci hanno da poco girato 30 mila euro per fortuna, altrimenti non avevamo liquidità neppure per indire le prossime gare. E pensare che, ad esempio, il palazzo di via San Giacomo Della Vittoria con cui siamo in trattativa privata, è un bell’immobile, avrebbe un suo mercato, crisi del settore permettendo. Ma bisognerebbe avere le risorse, ad esempio, per abbellirlo un po’, come farebbe qualsiasi imprenditore privato. Noi invece, niente…
Lavorate con un unico istituto di credito, o con diversi soggetti?
Per lo più, finora, con la Banca Popolare di Novara. Ma andiamo in regolare gara di volta in volta, tant’è che a noi la Corte dei Conti non ha contestato mai nulla: massima trasparenza. Intanto il Comune di Alessandria nei mesi scorsi ha deciso di ricapitalizzare Valorial: ma le risorse non sono ancora arrivate, se non in minima parte.
Presidente Bobbio, mi pare di capire che anche voi navigate a vista. Come amministratore pubblico, questa è la sua esperienza più difficile?
Forse sì, anche se io non m scoraggio, e parto sempre dal presupposto che la fortuna dell’imperatore sta nella sella del proprio cavallo. Ossia che bisogna sempre, per prima cosa, cercare di conoscere davvero ciò che si sta facendo. Ricordo che, come assessore allo Sport con Francesca Calvo, andavo in giro a visionare i diversi impianti, per capire quali davvero avevano più bisogno di essere finanziati. E quando sono stato alla guida di Aspal, in versione Spa, il tecnico di sala del Teatro Comunale mi diceva sempre che ero l’unico presidente che aveva imparato ad accendere da solo le luci della sala grande, mentre i miei predecessori, sa com’è, essendo tutti professori….