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Asili nido, non un posto qualunque per i nostri bambini
E' il titolo dell'incontro, organizzato dagli operatori dei servizi scolastici del Comune di Alessandria, che si terrà venerdì 16 marzo alle ore 21 all'Associazione Cultura e Sviluppo. Il futuro dei servizi educativi comunali sarà trattato dai candidati sindaci, invitati a partecipare all'evento
E' il titolo dell'incontro, organizzato dagli operatori dei servizi scolastici del Comune di Alessandria, che si terrà venerdì 16 marzo alle ore 21 all'Associazione Cultura e Sviluppo. Il futuro dei servizi educativi comunali sarà trattato dai candidati sindaci, invitati a partecipare all'evento
L’attenzione, sul finire della settimana, resta alta sul tema dei servizi educativi comunali e sul loro futuro, con grande preoccupazione per la prospettiva, mai confermata e mai smentita dall’amministrazione comunale, di una possibile privatizzazione degli asili nido.
Il personale dei servizi scolastici, sostenuti in questa dura battaglia dalle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), ha organizzato per la serata di venerdì 16 marzo, alle 21, un incontro-dibattito presso la sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, dal titolo “Non un posto qualunque per i nostri bambini”. All’incontro sono stati invitati a partecipare i candidati sindaco della città di Alessandria (sono già pervenute numerose adesioni) e i capigruppo dell’attuale Consiglio comunale.
“È noto – si legge nel comunicato di presentazione dell’evento – che i servizi scolastici (in tutto il mondo) rappresentano un costo per le istituzioni; le rette, anche se molto alte, non sono comunque in grado di coprire i costi vivi del servizio (operatori, strutture, ecc.). Ma per un comune praticamente in bancarotta come il nostro, occorrerebbe sacrificare altre spese (assunzioni di amici, consulenze d’oro, acquisti non strettamente necessari) e puntare tutte le risorse sui servizi alla città”. E invece? “Sembra che – prosegue il personale dei servizi scolastici – in un momento di forte crisi come quello attuale, l’amministrazione comunale stia seriamente pensando di dismettere buona parte di questi servizi, senza sapere ancora con quali modalità”.
Le domande più frequenti che si fanno gli operatori sono: “quale futuro avranno i nostri figli?”, “quale futuro avranno i servizi educativi?”. “che ne sarà della relazione di fiducia e collaborazione tra educatrici, bambini e famiglie?” e “quale futuro avranno l’esperienza e la competenza che il personale precario da anni ha acquisito?”. Questi sono i quesiti che il personale degli asili nido vorrebbe porre sia agli attuali che ai futuri amministratori della città di Alessandria.
“Gestire al meglio i servizi educativi è una grande responsabilità nei confronti di tutti – spiegano le lavoratrici – perché crediamo ancora che una società civile si fondi su servizi efficienti e di qualità a cui tutti i cittadini hanno diritto”. Ed è per questo che “gli asili nido, le scuole dell’infanzia, il servizio extrascuola sono beni comuni e beni preziosi, che vanno difesi!”.
Il personale dei servizi scolastici, sostenuti in questa dura battaglia dalle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), ha organizzato per la serata di venerdì 16 marzo, alle 21, un incontro-dibattito presso la sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, dal titolo “Non un posto qualunque per i nostri bambini”. All’incontro sono stati invitati a partecipare i candidati sindaco della città di Alessandria (sono già pervenute numerose adesioni) e i capigruppo dell’attuale Consiglio comunale.
“È noto – si legge nel comunicato di presentazione dell’evento – che i servizi scolastici (in tutto il mondo) rappresentano un costo per le istituzioni; le rette, anche se molto alte, non sono comunque in grado di coprire i costi vivi del servizio (operatori, strutture, ecc.). Ma per un comune praticamente in bancarotta come il nostro, occorrerebbe sacrificare altre spese (assunzioni di amici, consulenze d’oro, acquisti non strettamente necessari) e puntare tutte le risorse sui servizi alla città”. E invece? “Sembra che – prosegue il personale dei servizi scolastici – in un momento di forte crisi come quello attuale, l’amministrazione comunale stia seriamente pensando di dismettere buona parte di questi servizi, senza sapere ancora con quali modalità”.
Le domande più frequenti che si fanno gli operatori sono: “quale futuro avranno i nostri figli?”, “quale futuro avranno i servizi educativi?”. “che ne sarà della relazione di fiducia e collaborazione tra educatrici, bambini e famiglie?” e “quale futuro avranno l’esperienza e la competenza che il personale precario da anni ha acquisito?”. Questi sono i quesiti che il personale degli asili nido vorrebbe porre sia agli attuali che ai futuri amministratori della città di Alessandria.
“Gestire al meglio i servizi educativi è una grande responsabilità nei confronti di tutti – spiegano le lavoratrici – perché crediamo ancora che una società civile si fondi su servizi efficienti e di qualità a cui tutti i cittadini hanno diritto”. Ed è per questo che “gli asili nido, le scuole dell’infanzia, il servizio extrascuola sono beni comuni e beni preziosi, che vanno difesi!”.