La crisi non spaventa i laureati dell’Università del Piemonte Orientale
Pubblicato il XIV Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Indice di occupazione, lavoro stabile e guadagno netto mensile più alti della media nazionale per chi esce dall'Ateneo Avogadro
Pubblicato il XIV Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Indice di occupazione, lavoro stabile e guadagno netto mensile più alti della media nazionale per chi esce dall'Ateneo Avogadro
L’indagine è stata presentata all’Università di Roma La Sapienza in occasione del convegno Dopo la laurea: studi ed esperienze di lavoro in Italia e nel contesto internazionale ed è frutto di un’indagine che ha coinvolto a livello nazionale 400.000 laureati.
AlmaLaurea ha preso in esame, per l’Avogadro, 1.196 laureati triennali e 252 laureati magistrali, usciti dall’università nel 2010 e intervistati nel 2011, con un tasso di risposta rispetto alla popolazione complessiva dei laureati dell’Ateneo superiore al 90%.
Per quanto riguarda i laureati triennali l’indice di occupazione è del 62%, di gran lunga superiore alla media nazionale del 44%; il lavoro stabile coinvolge, a un anno dalla laurea, il 41,5% dei giovani (la media nazionale è del 36%); il guadagno netto mensile è di 1.172 euro, rispetto ai 942 euro della media italiana.
Positivi anche i dati relativi ai laureati magistrali: a un anno dalla laurea risulta occupato il 58% degli intervistati (la media nazionale è del 56%); il lavoro stabile interessa il 47% (contro il 33% della media italiana); il guadagno è di 1.193 euro netti mensili, contro i 1.056 euro del complesso dei laureati magistrali.
Sono migliori rispetto alla media nazionale anche due ulteriori dati: il numero dei laureati magistrali che continua la propria formazione (19% contro il 14% di media nazionale) e il numero di coloro in cerca di occupazione (il 23% contro il 30%).
Anche in questo XIV Rapporto sono stati inseriti i dati relativi ai laureati magistrali del 2008, intervistati a tre anni dal conseguimento del titolo; per il Piemonte Orientale l’indagine ha interessato 252 laureati, confermando i dati positivi degli altri gruppi: risulta occupato il 78% degli intervistati (contro il 73% della media nazionale), con una retribuzione netta mensile di 1.320 euro (è di 1.225 euro a livello nazionale).
Positivo il commento del professor Paolo Garbarino, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale: “I dati emersi dal XIV Rapporto AlmaLaurea premiano il lavoro svolto in questi ultimi anni dal personale docente e tecnico-amministrativo del nostro Ateneo; se i nostri laureati riescono a ottenere performance così buone in un panorama complessivo di crisi e di contrazione del mercato del lavoro significa che sono preparati, in grado di competere e di ottenere risultati. Significa anche che in un momento di grande difficoltà, investire nell’Università premia sia a livello individuale, sia per il contesto sociale e i nostri territori”.
Il professor Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, presentando il Rapporto, ha invece ribadito la necessità di un intervento a livello nazionale: “L’indagine registra il disagio vissuto dai giovani italiani; la crisi ha accentuato le differenze di genere e territoriali nelle perfomance occupazionali, ma preoccupa un’ulteriore tendenza: mentre al contrarsi dell’occupazione, negli altri paesi è cresciuta la quota di occupati ad alta qualificazione, nel nostro paese è avvenuto il contrario. Occorre però evitare un atteggiamento attendista che non può che prolungare la crisi: il nostro futuro dipende da ciò che seminiamo oggi. Ma occorre fare presto: i giovani non possono più attendere”.