Polizia Municipale: presi gli autori degli incendi ai cassonetti

A partire dalla fine dell’estate 2011 sono stati numerosi gli episodi di atti vandalici che hanno interessato diverse zone della città di Alessandria, nelle quali sono stati incendiati i cassonetti dell’immondizia che si trovano su strada. Il comandante della Polizia Municipale, Pier Giuseppe Rossi, insieme al vicecomandante Alberto Bassani e all’ispettore ambientale Barzizza, hanno annunciato l’identificazione di alcuni dei responsabili di questi gesti.
” Un tavolo di collaborazione con la Questura e l’intensa attività investigativa dei nostri uomini – ha spiegato il comandante Rossi – hanno permesso di identificare gli autori dell’incendio di via Palestro, di c.so Carlo Marx al Cristo e di L.go Bistolfi”. Si tratta di 3 giovani: un 25enne, D.D., residente ad Alessandria, un ragazzo albanese K.K., di 19 anni e un minorenne, italiano A.V. di 15 anni, tutti identificati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e successivamente denunciati alla Procura della Repubblica dalla Polizia Municipale.
Il dato che caratterizza le indagini è che si tratta di casi “non collegati tra loro”, ad esempio tra gli incendi ai bidoni appiccati nel centro urbano, rispetto all’episodio del Cristo che ha visto come protagonista il ragazzo minorenne. “Proprio perché sono singoli casi, non legati tra loro, diverse sono anche le cause che stanno alla base di questi atti vandalici: mania, atti goliardici“.

Ma il dato più rilevante, che dà da pensare, è il numero complessivo degli incendi: dal mese di agosto a dicembre 2011 sono stati 43 gli incendi ai cassonetti, mentre da gennaio ad oggi 17. Per un numero complessivo di 150 bidoni dati alle fiamme, con un danno economico che raggiunge i 100 mila euro circa per l’azienda dei rifiuti, Amiu. Il periodo più intenso di atti vandalici di questo tipo sono stati riscontrati tra il 7 ottobre e il 1 novembre, con un totale di 20 incendi, di cui 7 solo nella notte di Halloween (31 ottobre 2011).
“In questi ultimi due mesi – spiegano il comandante e il vice della Municipale – il fenomeno è diminuito. L’ultima segnalazione di attività incendiaria denunciata all’Autorità Giudiziaria risale al 21 febbraio 2012″. Gli strumenti maggiormente utilizzati da questi giovani per appiccare gli incendi sono “tipo diavoline”, che vengono gettate all’interno dei cassonetti, creando “delle catene” di fiamme. “Sono gesti vandalici, che possono diventare molto pericolosi – ricorda Pier Giuseppe Rossi – Per questo motivo è importante per noi la collaborazione di tutta la cittadinanza, che segnalando questi episodi ci aiuta nelle indagini e nell’azione di controllo del territorio”.