Sarti: “La Lega salverà Alessandria per la seconda volta”
Rifiuta letichetta di candidato di bandiera, e dice: puntiamo al ballottaggio, poi dialogheremo con la parte migliore del centro destra. Il capogruppo del Carroccio a Palazzo Rosso ripercorre quattro anni di governo della città al fianco di Fabbio, e la vicenda bilanci. Guardando ad un futuro di rigore e risanamento
Rifiuta l?etichetta di ?candidato di bandiera?, e dice: ?puntiamo al ballottaggio, poi dialogheremo con la parte migliore del centro destra?. Il capogruppo del Carroccio a Palazzo Rosso ripercorre quattro anni di governo della città al fianco di Fabbio, e la vicenda bilanci. Guardando ad un futuro di rigore e risanamento
Dottor Sarti, il dato è tratto. Lei in maniera previdente si era già presentato da qualche tempo agli alessandrini con i manifesti 6×3: ma ora è il candidato ufficiale della Lega. In corsa per vincere, o solo per riaffermare la vostra identità?
Per vincere, riaffermando la nostra identità, assolutamente. Vede, la Lega ha già salvato una volta Alessandria, con Francesca Calvo. All’epoca fummo travolti da Tangentopoli, e poi anche, fisicamente, da una marea d’acqua. Oggi dobbiamo fare i conti con uno tzunami finanziario non meno grave, sul piano internazionale e nazionale, ma anche a Palazzo Rosso. E la Lega farà come sempre la sua parte, dalla parte della gente.
Facciamo un passo indietro però: voi leghisti siete stati, per oltre quattro anni, al fianco di Fabbio: non potevate accorgervi prima di quanto stava succedendo?
Noi siamo stati alleati del Pdl in Comune, è vero. Alleati leali e corretti. E neppure posso dire che tutto sia da buttare, nell’operato di Fabbio. Ricordiamoci cos’era Alessandria nel 2007: una città sporca, con un centro storico semi abbandonato, e con un livello di sicurezza molto basso. Da questo punto di vista i miglioramenti ci sono stati: anche se, sul fronte sicurezza, si poteva fare di più, e lo faremo se i cittadini ci daranno fiducia. Istituendo un apposito ufficio e valorizzando le risorse umane disponibili al comando di polizia municipale: oggi c’è bisogno di più personale operativo in strada, e di meno amministrativi. Inutile girarci attorno: è così.
Dottor Sarti, parliamo di bilanci. Il sindaco sostiene di aver ereditato una situazione già compromessa: ma allora perché non dirlo, subito e con chiarezza, ai cittadini, e magari rinunciare, all’epoca, ad alcuni progetti non proprio da amministrazione in difficoltà?
E’ così, concordo. Vede, la verità è che noi leghisti, dall’inizio, siamo stati trattati dal sindaco e dai suoi fedelissimi come alleati di serie B. Sul fronte bilanci, in particolare, tutto è sempre stato in mano al sindaco, all’assessore Vandone, e ai vari ragionieri capo che si sono succeduti. Noi purtroppo, come Lega, non avevamo neppure un nostro referente all’interno del Collegio dei Revisori. E spesso siamo stati chiamati ad approvare i documenti in tempi brevissimi, senza poterli sottoporre a nostri esperti. Ciononostante, quando la situazione si è palesata nella sua gravità con le note valutazioni della Corte dei Conti, abbiamo lealmente messo a disposizione consulenti di valore: dal dottor Girando di Torino al ragioniere capo del Comune di Novara, grazie all’interessamento del presidente Cota. Ma il sindaco Fabbio ha fatto scelte diverse.
E voi, ad un certo punto, avete abbandonato la nave. O così dice il centro destra. Come è andata?
Noi leghisti non scappiamo mai, non è nel nostro dna. La verità è che siamo stati messi alla porta: i nostri assessori sono stati cacciati dalla giunta, perché noi ci rifiutavamo, in consiglio, di continuare a dare il nostro sostegno alla strategia di Fabbio, senza avere a disposizione tutti gli elementi per vederci chiaro. D’altra parte, nel frattempo a livello nazionale abbiamo visto tutti cosa è successo: al governo c’è andata un’élite che non ha l’avallo democratico del popolo e delle urne, e che pensa di risanare il Paese sulla pelle del popolo, soprattutto del nord. E nel puro interesse dei grandi potentati bancari e finanziari. Le banche prendono fiumi di denaro dalla Bce, all’1%, e anziché rimetterli in circolo a disposizione delle piccole e medie imprese ci speculano sopra. Questo è lo scenario a cui la Lega Nord si sta opponendo con forza, e che invece il Pdl ha scelto di sostenere.
Tornando a Palazzo Rosso: voi siete all’opposizione, ma finora vi siete rifiutati di firmare la mozione di sfiducia presentata dal centro sinistra: perché?
Perché non ha senso: noi vogliamo che siano le commissioni competenti e i tecnici, in questi giorni, a dirci come stanno davvero le cose, e se ci sono ancora margini di correzione dei bilanci, come richiesto dalla Corte dei Conti. Se così non sarà, crediamo che la strada debba essere il dissesto guidato, e che sarebbe meglio che lo ufficializzasse il consiglio comunale, senza costringere il Prefetto ad intervenire.
Il dissesto per l’Ente, e quindi per la città, avrebbe conseguenze pesanti…
Lo sappiamo bene, e per questo riteniamo che debba essere l’extrema ratio. Anche se, al punto in cui siamo, temo non manchi molto. Certo, significherebbe aumento delle tariffe per i servizi, licenziamento di tutti i precari, blocco totale delle assunzioni, e degli investimenti. Per questo bisogna dire, con chiarezza, che il nuovo sindaco dovrà muoversi all’insegna dell’onesta assoluta, e del rigore più totale. Che il dissesto venga riconosciuto o meno, i debiti del Comune ci sono, e la parola d’ordine dei prossimi cinque anni non potrà che essere risanamento.
Parliamo di liste dottor Sarti: ci sarà solo quella del Carroccio, o anche liste civiche di appoggio?
La decisione non è ancora definitiva, ma io sono per un’unica lista, e con candidati verificati con massima attenzione. Lo ha ricordato di recente anche il presidente Cota: in passato qualche leggerezza noi della Lega l’abbiamo commessa, e non mi nascondo facendo nomi e cognomi: da Grassano a Raica, da Buzzi Langhi al valenzano Formagnana, abbiamo aperto le porte ad una serie di figure che, sia pur in misura e in forme diverse, hanno tradito la fiducia del movimento, e dei nostri elettori. Quindi meglio una sola lista, ma super verificata.
E le alleanze? Se non andrete al ballottaggio, appoggerete il candidato Pdl? In città gira con insistenza la voce di un vostro accordo sottobanco con Rita Rossa. Non dichiarabile però, quindi non lo confermerebbe certo ora….
No, davvero questa è fantapolitica. Noi non vogliamo riconsegnare la città al centro sinistra, che ha già fatto abbastanza danni in passato. E comunque al ballottaggio vuole andarci la Lega, e pensiamo di potercela fare: a quel punto dialogheremo volentieri con la parte migliore, e più sana, del Pdl e di tutto il centro destra.