Kovacic: “i soldi del ponte servono per famiglie e lavoratori”
Renato Kovacic, candidato sindaco ad Alessandria per il Nuovo Partito Comunista, si è incatenato nei pressi del cantiere per la costruzione del ponte Meier come segno di protesta contro unopera che non si sa bene quanto verrà a costare e che sottrae risorse da utilizzare per le famiglie e contrastare la crisi del lavoro
Renato Kovacic, candidato sindaco ad Alessandria per il Nuovo Partito Comunista, si è incatenato nei pressi del cantiere per la costruzione del ponte Meier come segno di protesta contro un?opera che ?non si sa bene quanto verrà a costare e che sottrae risorse da utilizzare per le famiglie e contrastare la crisi del lavoro?
Spiega il candidato alla carica di primo cittadino per il Nuovo Partito Comunista: “oggi sono qui a protestare dove una volta c’era un ponte con una storia per la città di Alessandria. Qui per volere dell’Amministrazione ne verrà costruito uno nuovo che doveva costare inizialmente 16 milioni, ma ora la spesa è già salita a 18, e in realtà nessuno sa dire quanto ancora potrebbe lievitare il costo finale. Mi chiedo se sia giusto iniziare a spendere questi soldi senza avere neppur bene certezza della cifra complessiva alla quale si arriverà”. Kovacic però, non nuovo a queste forme di protesta, invita tutta la cittadinanza a seguire il suo esempio e a non subire passivamente quelli che ritiene siano dei veri e propri soprusi. Anche perché dimostra di avere le idee chiare su come quei fondi potrebbero essere investiti altrimenti: “non possiamo pensare di utilizzare questi 18 milioni per ridare lavoro e dignità ai lavoratori e alle famiglie in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando? Io sono candidato sindaco e nei miei cartelloni più che scrivere ciò che farò mi sembra giusto sottolineare quello che sicuramente non farò, come ad esempio questo ponte. L’attuale amministrazione sta lasciando un tale buco nel bilancio che chiunque verrà eletto dopo sarà costretto a rivedere le promesse fatte, e c’è chi oggi promette alcune cose già sapendo che in realtà non potrà mantenerle. L’ultimo atto del Sindaco è la decisione di vendere anche il restante 15% di Aristor, lasciando così tutto in mano ai privati. Ma chi pensa ai bambini? Quando ci sarà solo il privato, chi garantirà che la qualità dei pasti non possa peggiorare?”.
Kovacic garantisce di essere pronto a portare avanti a oltranza la propria battaglia, resta forse da capire chi troverà come interlocutori.