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La spremuta: un monologo per ricordare i fatti di Rosarno
Venerdì 2 marzo per il ciclo Seduti dalla parte del torto al Laboratorio Sociale di Alessandria il monologo di Beppe Casales
Venerdì 2 marzo per il ciclo Seduti dalla parte del torto al Laboratorio Sociale di Alessandria il monologo di Beppe Casales
Venerdì 2 marzo alle 21, nell’ambito della rassegna teatrale Seduti dalla parte del torto, al Laboratorio Sociale di Alessandria (via Piave 65) sarà rappresentato La Spremuta (Rosarno, migranti, ‘ndrangheta), un monologo di e con Beppe Casales (ingresso 5 euro).
Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani, dopo anni di violenze e sfruttamento, reagiscono, fanno ciò che gli italiani non
fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c’entra. Ma dire che la mafia non c’entra in Calabria è una
bugia. La mafia c’entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l’Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto
coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro.
L’Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere
imitato, non temuto.
Beppe Casales fa teatro dal 1998. Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Michela Cescon, Anna Bonaiuto. Da anni scrive e interpreta monologhi di teatro civile in tutta Italia.