Quando i 750 mila euro promessi all’Università?
Attesi ancora i fondi per lanno 2011: 250 mila euro a testa che il Comune di Alessandria, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio si erano impegnati a versare a sostegno delle attività del polo universitario alessandrino. Il finanziamento servirà per i contratti dei ricercatori per il prossimo anno
Attesi ancora i fondi per l?anno 2011: 250 mila euro a testa che il Comune di Alessandria, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio si erano impegnati a versare a sostegno delle attività del polo universitario alessandrino. Il finanziamento servirà per i contratti dei ricercatori per il prossimo anno
I tempi però cominciano a farsi stretti, considerando il fatto che i fondi serviranno improrogabilmente per l’inizio del prossimo anno accademico e l’iter da compiere, dall’emanazione del bando fino alla selezione dei candidati e all’attivazione dei contratti veri e propri per i vincitori, richiederà comunque alcuni mesi di lavoro. Se la Provincia di Alessandria garantisce di aver dato mandato esecutivo di pagamento entro il 31 dicembre 2011, e che quindi la somma sarà resa disponibile ormai entro qualche giorno, qualche incertezza in più desta la situazione di Palazzo Rosso, specialmente alla luce della crisi finanziaria in corso, che ha già portato ritardi molto significativi su più fronti. Il neo assessore Davide Buzzi Langhi rassicura, spiegando come “gli impegni di spesa al riguardo non sono stati cancellati e quindi la cifra prima o poi verrà liquidata. Al momento però non esiste una data precisa entra la quale i fondi saranno resi realmente disponibili, ma questa è una situazione abbastanza frequente per gli enti locali. L’importante è ribadire il nostro interesse a sostenere l’università e il grande sforzo finanziario che il Comune compirà per onorare una somma non certo piccola – 250 mila euro appunto – ma sul cui valore nessuno di noi discute”. Stando alla situazione attuale anche la quota promessa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria dovrebbe essere confermata, alla luce degli accordi presi inizialmente, che prevedevano un impegno della Fondazione contestuale a quello degli altri enti. Insomma, se a parole le rassicurazioni non mancano, nei fatti il tempo passa e l’Università per ora ancora attende con il fiato sospeso i fondi che possono fare la differenza per il suo futuro, con tutte le ricadute conseguenti, virtuose o meno, per la città.