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All’Ambra, Illegal
Mercoledì 22 febbraio il secondo appuntamento della 13° Rassegna cinematografica dal titolo: "Kurdistan e Medio Oriente al cinema. Non solo Primavere"
Mercoledì 22 febbraio il secondo appuntamento della 13° Rassegna cinematografica dal titolo: "Kurdistan e Medio Oriente al cinema. Non solo Primavere"
Anche quest’anno, si tiene in Alessandria la 13° Rassegna cinematografica dal titolo: “Kurdistan e Medio Oriente al cinema. Non solo Primavere”.
Mercoledì 22 febbraio, alle 21,30, verrà proiettato al Cinema Ambra il secondo film della rassegna: “Illegal”,
di Oliver Masset-Depasse, con Anne Coesens, Esse Lawson (Belgio 2010)
Mercoledì 22 febbraio, alle 21,30, verrà proiettato al Cinema Ambra il secondo film della rassegna: “Illegal”,
di Oliver Masset-Depasse, con Anne Coesens, Esse Lawson (Belgio 2010)
Biglietto d’ingresso, 5 euro.
Il film ci parla della persecuzione dei cosidetti clandestini, di una brutalità poliziesca e di stato, capillare, attuata con violenza fisica e psicologica e un dispiegamento di forze che fa riflettere.
La protagonista è una donna bielorussa che non ha mai ottenuto i documenti, che vive con l’angoscia perenne di essere scoperta, ma un giorno è fermata e finisce in un centro di accoglienza, mentre il figlio riesce a fuggire.
Il film racconta la pratica dell’espulsione e, insieme, un quotidiano fatto di paura, debolezza, che rende ognuno ricattabile e preda dello sfruttamento.
La protagonista è una donna bielorussa che non ha mai ottenuto i documenti, che vive con l’angoscia perenne di essere scoperta, ma un giorno è fermata e finisce in un centro di accoglienza, mentre il figlio riesce a fuggire.
Il film racconta la pratica dell’espulsione e, insieme, un quotidiano fatto di paura, debolezza, che rende ognuno ricattabile e preda dello sfruttamento.
“Il cibo ora lo hanno. Basta che non vadano a venderlo” – Marco Brignone, assessore ai servizi sociali della città di Torino. Questo è il suo commento all’intervento del Banco Alimentare in soccorso dei rifugiati accolti nella caserma di via Asti, rimasti a digiuno per tre giorni, nel corso delkl’interevista rilasciata a Sara Strippoli”
(“La Repubblica”, 5 giugno 2010)