Laurearsi in carcere: rinnovato l’accordo
Anche per il prossimo triennio presso la Casa di Reclusione di San Michele verrà mantenuto il polo universitario Pausania, eccellenza nel contesto italiano. Per i detenuti del carcere sarà così possibile, come già in passato, studiare e laurearsi mentre scontano la propria pena, importante passo per una piena riabilitazione
Anche per il prossimo triennio presso la Casa di Reclusione di San Michele verrà mantenuto il polo universitario ?Pausania?, eccellenza nel contesto italiano. Per i detenuti del carcere sarà così possibile, come già in passato, studiare e laurearsi mentre scontano la propria pena, importante passo per una piena riabilitazione
L’accordo sottoscritto coinvolge diverse realtà del nostro territorio: il Comune di Alessandria e l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” in primis, insieme con il Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali Cissaca, la Casa di Reclusione di San Michele, la Società cooperativa “il Gabbiano” e l’Associazione di volontariato “Betel”.
Attualmente presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica e il Dipartimento Unico di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali sono iscritti 7 studenti detenuti in tutto, 4 nel polo scientifico e 3 in quello umanistico. Già nel 2006/2007 3 detenuti sono riusciti a completare il percorso di studi universitario triennale (2 in informatica e 1 in Scienze politiche), iscrivendosi successivamente alla specializzazione. Nel 2009 un altro detenuto si è laureato in informatica e un secondo ha conseguito la laurea magistrale in Giusprudenza.
Spiega Piero Valentini, responsabile dell’Educazione all’interno della Casa di Reclusione di S. Michele: “quella offerta è un’opportunità molto importante, resa possibile grazie all’impegno di tutti, a partire dalle guardie carcerarie e dalla grande disponibilità dimostrata dai docenti. Si tratta di percorsi di eccellenza, che portano a risultati concreti, in alcuni casi partendo da situazioni di forte degrado socio-culturale. All’interno del nostro carcere infatti alcuni studenti, grazie a un accordo ormai di lungo corso con l’I.T.G. ‘Nervi’ di Alessandria – presente con una sezione distaccata – hanno potuto prima ottenere il diploma da Geometri e poi conseguire perfino una laurea”.
Laura Mussano, direttrice del Cissaca, sottolinea: “noi diamo il nostro contributo a questa iniziativa fin dalla sua costituzione, ormai 10 anni fa. Qualsiasi iniziativa che sia in grado di restituire ai detenuti una propria vita e di offrire loro una seconda possibilità è importante e trova il nostro pieno appoggio”.
L’amministrazione comunale, attraverso le parole del proprio assessore alle politiche sociali, Teresa Curino, spiega: “anche il Comune è felice di collaborare affinché questa esperienza così positiva resti sul nostro territorio. Applicarsi nello studio, specie in quello universitario, è espressione della volontà di reinserimento nella vita sociale da parte dei detenuti, e come amministrazione siamo lieti di poter continuare a sollecitare e favorire questo genere di istanze. Vorremmo poter fare di più, ma siamo consapevoli delle difficoltà economiche che stiamo attraversando e di come a volte le ragioni del cuore non siano del tutto conciliabili con i conti economici. Il grande sforzo che ci aspetta, nei prossimi anni, sarà quello di cercare di mantenere la qualità di tutti i servizi che già stiamo offrendo, consapevoli che l’imperativo del ‘tutto e subito’ non è purtroppo realizzabile”.
La firma del nuovo accordo è avvenuta al quartire Orti, presso la sede della Ristorazione Sociale, e non è una scelta casuale, come spiega l’assessore: “questo, insieme al giardino botanico, è stato uno dei primi spazi nei quali si sono sperimentate iniziative di reinserimento per persone detenute. Per noi è in questo senso un luogo simbolo, dove già da tempo si sono incontrate in maniera virtuosa esperienze di vita diverse, dove ciascuno ha qualcosa da offrire e da imparare”.