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Fabbio “diserta” il consiglio Comunale? “Un atto gravissimo”
Impegnato in un vertice di partito con Berlusconi ed Alfano il sindaco Fabbio questa sera potrebbe non essere in consiglio Comunale a rispondere della pronuncia della Corte dei Conti che dà avvio al procedimento del dissesto finanziario
Impegnato in un vertice di partito con Berlusconi ed Alfano il sindaco Fabbio questa sera potrebbe non essere in consiglio Comunale a rispondere della pronuncia della Corte dei Conti che dà avvio al procedimento del dissesto finanziario
“L’assenza del sindaco questa sera in consiglio comunale sarebbe un atto gravissimo”.
Sono sul piede di guerra i consiglieri comunali di minoranza di fronte alla notizia, al momento non smentita, dell’intenzione del primo cittadino Piercarlo Fabbio (nella foto) di non presenziare questa sera al consiglio comunale. L’assemblea cittadina era stata convocata già da tempo, primo della notifica della pronuncia della Corte dei Conti, arrivata solo venerdì. Così come sarebbero precedenti gli impegni del sindaco, invitato ad un vertice di partito con Berlusconi ed Alfano. “La pronuncia della Corte dei Conti apre di fatto la procedura di dissesto, evidenziando una situazione ancor più grave rispetto all’ultima pronuncia del novembre scorso – sottolinea il capogruppo Pd Gianni Ivaldi – questa sera chiederemo spiegazioni rivolgendoci al sindaco, anche se non sarà in aula. Vista la situazione, sarebbe davvero grave la sua assenza. Il bene della città dovrebbe venire prima di qualunque impegno”.
La minoranza è intenzionata a chiedere le dimissioni “primo passo verso un percorso di chiarezza”, dice Ivaldi. Anche gli ex alleati della Lega Nord sono interdetti di fronte all’atteggiamento del primo cittadino e della giunta e il portavoce Fernando Tempesta ha già espresso l’intenzione di non lasciare passare la seduta di questa sera del Consiglio senza affrontare la questione. La dirigenza provinciale arriva ad invocare l’intervento dei vertici del Pdl (che sono però in fase di rinnovo, con un congresso alle porte convocato domenica prossima).
Spetterà proprio ad un esponente della Lega, Cuttica di Revisgliasco (foto a destra), in qualità di presidente del Consiglio, dare informazione ufficiale dell’arrivo della pronuncia ed aprire il dibattito. L’ordine dei lavori sarà comunque deciso nel corso della capigruppo, convocata per le 20,30. “Per quanto ci riguarda, chiederemo di cambiare l’ordine del giorno dei lavori inserendo come primo punto la discussione sulla pronuncia”, ribadisce Ivaldi. Nel pomeriggio potrebbe tenersi anche una riunione di maggioranza. Questa mattina, intanto, nelle sale di palazzo Rosso, si è inevitabilmente notato fermento, con un gran “via vai” dall’ufficio del sindaco. A varcare la soglia delle stanze di Fabbio anche l’ex ragioniere capo Ravazzano.
“Continua a sorprendere l’imprudenza della giunta, che a questo punto è quasi ‘ammirevole’ nel continuare a minimizzare la situazione”, commenta l’ex sindaco Mara Scagni. Indicata da Fabbio quale “responsabile” della situazione economico-finanziaria del Comune, la Scagni ribatte ironica: “meno male che ci sono, altrimenti Fabbio non avrebbe paraventi dietro cui ripararsi e nascondere il suo operato fallimentare”.
Fabbio, in un commento a “caldo” della pronuncia, aveva anche invocato “l’intervento di un arbitro super partes” e la stessa Scagni si chiede chi possa essere, oltre alla Procura e alla corte dei Conti.
“Al sindaco non resta che affidarsi al Prefetto perché avvii le procedure del dissesto”, conclude l’ex sindaco che questa sera ha annunciato la sua presenza tra i banchi del consiglio comunale.
Aggiunge il consigliere Ezio Brusasco, primo firmatario dell’esposto ala Corte dei Conti lo scorso giugno: “Dal punto di vista tecnico, è evidente che il Comune è in stato di dissesto e che ci vorrà molto tempo per risalire la china. Dal punto di vista politico, il fallimento della Giunta Fabbio è nota a tutti tranne che all’interessato. Le dimissioni del sindaco, oltre che doverose, sarebbero anche utili a velocizzare i tempi tecnici del risanamento, prova ne è che la stessa Corte dei Conti afferma che nel 2011 la situazione è peggiorata rispetto alla precedente pronuncia del novembre 2011. L’arbitro invocato dal sindaco serve in Comune e non alla Corte dei Conti, che arbitro già lo è, per legge”.
Sono sul piede di guerra i consiglieri comunali di minoranza di fronte alla notizia, al momento non smentita, dell’intenzione del primo cittadino Piercarlo Fabbio (nella foto) di non presenziare questa sera al consiglio comunale. L’assemblea cittadina era stata convocata già da tempo, primo della notifica della pronuncia della Corte dei Conti, arrivata solo venerdì. Così come sarebbero precedenti gli impegni del sindaco, invitato ad un vertice di partito con Berlusconi ed Alfano. “La pronuncia della Corte dei Conti apre di fatto la procedura di dissesto, evidenziando una situazione ancor più grave rispetto all’ultima pronuncia del novembre scorso – sottolinea il capogruppo Pd Gianni Ivaldi – questa sera chiederemo spiegazioni rivolgendoci al sindaco, anche se non sarà in aula. Vista la situazione, sarebbe davvero grave la sua assenza. Il bene della città dovrebbe venire prima di qualunque impegno”.
La minoranza è intenzionata a chiedere le dimissioni “primo passo verso un percorso di chiarezza”, dice Ivaldi. Anche gli ex alleati della Lega Nord sono interdetti di fronte all’atteggiamento del primo cittadino e della giunta e il portavoce Fernando Tempesta ha già espresso l’intenzione di non lasciare passare la seduta di questa sera del Consiglio senza affrontare la questione. La dirigenza provinciale arriva ad invocare l’intervento dei vertici del Pdl (che sono però in fase di rinnovo, con un congresso alle porte convocato domenica prossima).
Spetterà proprio ad un esponente della Lega, Cuttica di Revisgliasco (foto a destra), in qualità di presidente del Consiglio, dare informazione ufficiale dell’arrivo della pronuncia ed aprire il dibattito. L’ordine dei lavori sarà comunque deciso nel corso della capigruppo, convocata per le 20,30. “Per quanto ci riguarda, chiederemo di cambiare l’ordine del giorno dei lavori inserendo come primo punto la discussione sulla pronuncia”, ribadisce Ivaldi. Nel pomeriggio potrebbe tenersi anche una riunione di maggioranza. Questa mattina, intanto, nelle sale di palazzo Rosso, si è inevitabilmente notato fermento, con un gran “via vai” dall’ufficio del sindaco. A varcare la soglia delle stanze di Fabbio anche l’ex ragioniere capo Ravazzano.
“Continua a sorprendere l’imprudenza della giunta, che a questo punto è quasi ‘ammirevole’ nel continuare a minimizzare la situazione”, commenta l’ex sindaco Mara Scagni. Indicata da Fabbio quale “responsabile” della situazione economico-finanziaria del Comune, la Scagni ribatte ironica: “meno male che ci sono, altrimenti Fabbio non avrebbe paraventi dietro cui ripararsi e nascondere il suo operato fallimentare”.
Fabbio, in un commento a “caldo” della pronuncia, aveva anche invocato “l’intervento di un arbitro super partes” e la stessa Scagni si chiede chi possa essere, oltre alla Procura e alla corte dei Conti.
“Al sindaco non resta che affidarsi al Prefetto perché avvii le procedure del dissesto”, conclude l’ex sindaco che questa sera ha annunciato la sua presenza tra i banchi del consiglio comunale.
Aggiunge il consigliere Ezio Brusasco, primo firmatario dell’esposto ala Corte dei Conti lo scorso giugno: “Dal punto di vista tecnico, è evidente che il Comune è in stato di dissesto e che ci vorrà molto tempo per risalire la china. Dal punto di vista politico, il fallimento della Giunta Fabbio è nota a tutti tranne che all’interessato. Le dimissioni del sindaco, oltre che doverose, sarebbero anche utili a velocizzare i tempi tecnici del risanamento, prova ne è che la stessa Corte dei Conti afferma che nel 2011 la situazione è peggiorata rispetto alla precedente pronuncia del novembre 2011. L’arbitro invocato dal sindaco serve in Comune e non alla Corte dei Conti, che arbitro già lo è, per legge”.
Scarica qui le osservazioni finali della Corte dei Conti.