“Inaccettabile la sovrattassa su permessi e carte di soggiorno”
Cgil, Cisl e Uil contestano il provvedimento, previsto dal decreto Tremonti-Maroni, entrato in vigore il 30 gennaio scorso. va a gravare sulla già difficile situazione che devono affrontare gli immigrati
Cgil, Cisl e Uil contestano il provvedimento, previsto dal decreto Tremonti-Maroni, entrato in vigore il 30 gennaio scorso. ?va a gravare sulla già difficile situazione che devono affrontare gli immigrati?
Nella mattinata di ieri, venerdì 10 febbraio, una rappresentanza delle organizzazioni sindacali si è recata in Prefettura per consegnare il documento che sollecita l’intervento urgente del Governo sulla normativa inerente i permessi di soggiorno, in base a quanto annunciato più volte dal Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, ed in particolare sulla sovrattassa da 80 a 200 euro per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno/carta di soggiorno, importo da aggiungersi ai 72,12 euro che già si pagano.
Cgil Cisl e Uil hanno, inoltre, evidenziato l’urgenza da parte del Governo di intervenire rapidamente sulla durata del permesso di soggiorno per coloro che hanno perso il lavoro concretizzando quanto più volte annunciato dai ministri Riccardi e Cancellieri.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della Prefettura di sottoporre la questione agli organi preposti e di mettere in calendario un incontro tra le organizzazioni sindacali provinciali, la stessa Prefettura e la Questura, al fine di affrontare l’interpretazione della complessa normativa sull’immigrazione, ed evitare che l’applicazione sia peggiore della norma.
I sindacati auspicano un confronto anche in merito al complesso delle norme sull’immigrazione, a partire dal recepimento della Direttiva Europea 52/2009 che introduce sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
“Contestiamo questo provvedimento che va a gravare sulla già difficile situazione che devono affrontare gli immigrati. Tali aumenti rischiano di spingere verso la clandestinità coloro che non potranno più permettersi di pagare la tassa per vivere regolarmente in Italia”, fanno notare le organizzazioni sindacali ricevute dal vice-Prefetto Vito Cusumano, chiedendo che la sovrattassa “venga rimodulata, poiché così com’è stata fatta non è accettabile, né per il peso sulle famiglie immigrate, né per la sua finalizzazione”.