Il Casino Sociale e la “buona” società alessandrina di 150 anni fa
Nasce nel 1862 ad Alessandria. Il Casino Sociale era un circolo dove la società "buona" della città, ovvero quella che produceva, si ritrovava per diletto e cultura. Avvocati, notai, geometri, medici, farmacisti e banchieri. Sabato 11 febbraio presso Palazzo Cuttica di Cassine (in via Parma) un convegno per raccontarne la storia: 150 anni dalla fondazione, solo due anni dalla chiusura (2010)
Nasce nel 1862 ad Alessandria. Il Casino Sociale era un circolo dove la società "buona" della città, ovvero quella che produceva, si ritrovava per diletto e cultura. Avvocati, notai, geometri, medici, farmacisti e banchieri. Sabato 11 febbraio presso Palazzo Cuttica di Cassine (in via Parma) un convegno per raccontarne la storia: 150 anni dalla fondazione, solo due anni dalla chiusura (2010)
“Come appassionata della storia del Risorgimento – spiega la professoressa Moruzzi Bolloli – Alessandria è la seconda città più importante nel Piemonte, dopo Torino”. Il Casino Sociale rappresentava “il comune ritrovo pel nobile e vantaggioso scopo di radunarsi, più intimamente conoscersi, stimarsi, affrattellarsi, passandovi in gradevole società quei momenti cui ognuno si permette a sollievo delle individuali occupazioni della giornata”. Un circolo socio-culturale, dove si tenevano concerti, serate danzanti e grazie al quale anche Alessandria ha avuto il suo “ballo delle debuttanti”. Un’occasione per le giovani fanciulle di debuttare nella società locale. Erano 162 i soci all’inizio dell’attività: avvocati, notai, geometri e ingegneri, medici e farmacisti, nobili titolati e israeliti, banchieri. “Un circolo rappresentativo della città e delle cartegorie sociali più rappresentative”: così l’ha definito l’assessore Davide Buzzi Langhi, ricordando la presenza anche di un suo antenato, “il marchese Giovanni Buzzi Langhi”.
Il Casino Sociale rappresentava il “salotto della città” all’interno del quale convergeva la società, quella che rappresentava il futuro di Alessandria. Il circolo nasce nel Palazzo Dal Pozzo dove rimane fino al suo trasferimento al Palazzo Cuttica di Cassine, nel 1868, fino al 1962 quando per volontà dell’amministrazione il circolo venne “sfrattato” da quella sede. Nel 1962 la Società del Casino tornò a Palazzo Dal Pozzo dove rimase fino alla sua chiusura nel 2010, sotto la presidenza di Luciana Garbarino, erede della carica dal marito che fu l’ultimo presidente. “Io ricordo la parte triste del Sociale, ossia la sua chiusura – commenta con amarezza la Garbarino – Ormai tutti i soci, i giovani se ne erano andati”.
L‘allontanamento di quelli che erano stati i protagonisti del Casino Sociale viene ricordato anche dal notaio Gabey che fu presidente negli anni del trasferimento a palazzo Cuttica. “Tutti coloro che vi facevano parte, come soci allora, e i loro discendenti oggi si sono trasferiti altrove, in altre città”. Ma il notaio ricorda soprattutto la “vivacità” artistico-culturale del circolo: mostre, concerti, balli, con nomi noti del panorama di allora, “Walter Chiari, importanti pittori e concertisti”.
Nel pomeriggio di sabato oltre al racconto dalla nascita alla chiusura del Casino Sociale, ci sarà la possibilità di rileggere la storia di questo circolo attraverso fotografie, racconti e le sale del Palazzo Cuttica che hanno accolto la società alessandrina 150 anni fa. “E’ un importante pezzo di storia che va tramandato alle nuove generazioni” ha concluso l’assessore Buzzi Langhi.