Una settimana di neve che è costata cara
Numerose ore lavorative in più per gli addetti dell'Amiu, costi elevati anche per la quantità di sale utilizzato e per i mezzi: ci è costata cara questa settimana di Piano anti neve dal 27 gennaio al 5 febbraio. Nono solo sotto l'aspetto economico, ma anche in termini di polemiche e di disagi in città
Numerose ore lavorative in più per gli addetti dell'Amiu, costi elevati anche per la quantità di sale utilizzato e per i mezzi: ci è costata cara questa settimana di Piano anti neve dal 27 gennaio al 5 febbraio. Nono solo sotto l'aspetto economico, ma anche in termini di polemiche e di disagi in città
“Aggiornamento Piano neve“ era l’ordine del giorno della commissione consiliare che ha prodotto però un’accesa discussione tra i banchi dei consiglieri, di maggioranza così come di minoranza, insieme alla relazione del presidente della partecipata comunale che se ne occupa (Amiu Spa), Piercarlo Bocchio (nella foto con Mario Bocchio).
“Dopo un’attenta valutazione delle previsioni meteorologiche a partire dalle ore serali (le 20 circa) di venerdì 27 gennaio abbiamo attivato 5 mezzi spargisale in attività preventiva antighiaccio – ha spiegato il presidente Amiu – Il giorno successivo hanno iniziato a lavorare anche i 42 mezzi dotati di lame spartineve sulle strade dei sobborghi, mentre in città si proseguiva nel lavoro di spargimento del sale”. Con l’intensificarsi nella giornata di domenica della nevicata le lame sono state messe in moto anche nella città e il loro lavoro è proseguito sino al lunedì, 30 gennaio, con maggiore e primaria attenzione per i viali e la grande viabilità. Nella notte tra domenica e lunedì sono state utilizzate anche pale gommate e autocarri per rimuovere la neve dalle piazze dei mercati e dalle aree adibite a parcheggio. “Sgombero neve e spargimento sale sono proseguiti in tutte le giornate sia davanti agli accessi degli edifici pubblici, davanti agli ospedali, agli attraversamenti pedonali e alle scuole“. In particolare per queste ultime “si è lavorato nella notte, vista la riapertura per venerdì 3 febbraio, per garantire la pulizia non solo degli accessi, ma anche delle aree adiacenti, come i parcheggi o le aree di sosta delle vetture”. Venerdì 3 febbraio si è provveduto anche al centro storico, soprattutto nelle strade con elevata presenza di esercizi commerciali. Insomma un grande lavoro “che ritengo possa essere considerato soddisfacente – sottolinea Bocchio – tenendo conto dei mezzi e delle forze che Amiu ha a sua disposizione e soprattutto tenendo conto che non si poteva operare dappertutto allo stesso modo. Qualche lamentela c’è stata, ma non eccessive”. Ma quanto ci è costato? E quali sono, e rimangono, i disagi più gravi? “450 tonnellate di sale, per un valore di 30 mila euro, cui si aggiungono le 1500 ore lavorate dalle lame private, le 100 ore degli spandisale privati, le 700 ore delle pale e degli autocarri e i 50 mila euro tra ore lavorative di dipendenti Amiu e costi della struttura, come la reperibilità nelle ore notturne, le chiamate agli operatori”. Un totale (nel rapporto ore/costi) di 218 mila euro per una settimana di neve e gelo.
A sostenere la tesi del presidente Amiu è stato il consigliere (e presidente della commissione) Mario Bocchio che ha voluto ricordare “che ci si trova in inverno, ad Alessandria e che quindi le nevicate non possono considerarsi un fatto straordinario“. Poi facendo rivivere la memoria sembra voler accusare la società di oggi: “una volta si andava a scuola con la neve, nessuna polemica su ‘scuole aperte o chiuse’, si giocava sui campi di calcio e ognuno con stivali e badile si premurava di aiutare a spalare la neve”. Ma la giusta puntualizzazione arriva dal vicepresidente Enrico Mazzoni (nella foto a sinistra)che sottolinea come in realtà il grosso problema di questi giorni non sia stata la neve (“due anni fa ne era venuta molta di più”) ma le basse temperature che da anni non si sentivano e che hanno creato subito il disagio del ghiaccio. “Come possiamo combattere il ghiaccio sulle strade, quando ormai il sale non serve più a nulla?”.
Il presidente Amiu fa riferimento, nella risposta, al cloruro di calcio o di magnesio, che ben combatte il ghiaccio, ma che ha un costo molto elevato, “e noi non è che tutti gli anni arriviamo a temperature da -20°!”.
“Per i pochi strumenti a vostra disposizione – commenta il consigliere Cristian La Greca (nella foto a destra) – avete fatto fin troppo”. Ma concordando con Mazzoni sostiene che i disagi ci siano stati in diverse zone della città.
Il “caso” scoppia alla considerazione di Enrico Mazzoni di cancellare le multe ai cittadini che le hanno prese per la questione “pulizia strade”. Infatti questo è stato forse il problema che ha creato maggiore discussione: il presidente Amiu Bocchio ha parlato di problema di auto rimaste parcheggiate che hanno messo in difficoltà gli operatori che non riuscivano a lavorare bene, ma ha anche ammesso che in molte vie strette e piccole, soprattutto del centro storico, le pale non sono in realtà riuscite a passare (anche in condizioni di strade liberate dalle vetture) per le dimensioni dei mezzi.
Su questo discorso si inserisce il ragionamento anche del consigliere La Greca: “bisogna anche capire le difficoltà di molti cittadini che non hanno spostato i propri mezzi: dove li mettevano?”. Le piazze erano sporche oppure altre come piazza della Libertà sono a pagamento: “perché non abbiamo alzato le aste della piazza a pagamento almeno per i giorni di emergenza neve?– si chiede La Greca – Oppure si potevano adibire delle aree, piazze già pulite, per lasciare le vetture, senza costi e difficoltà per gli alessandrini”.
E’ inutile la neve è bianca e non ha colore politico, ma le polemiche e le “tirate d’orecchie” ci sono lo stesso, sia dai banchi della maggioranza che dell’ opposizione. Così come dai cittadini, sia del centro città che dei sobborghi.
Vedremo cosa ci aspetta per questo weekend per il quale è prevista una nuova ondata di neve: funzionerà, magari un po’ meglio, il piano neve?