Stati generali della Cultura: il Pd fa il punto

“Non sarà un incontro per presentare un programma elettorale, ma l’occasione per fare il punto sulla situazione della cultura ad Alessandria, per raccogliere spunti programmatici e cercare in un frangente così delicato un salto di qualità nel concepire le problematiche legate al nostro territorio”. Con queste parole Daniele Borioli, segretario provinciale di Alessandria, insieme con Giulio Massobrio e Fabio Barisione presenta l’iniziativa “Cultura facciamo il punto”, convocazione da parte del Pd di tante realtà alessandrine che operano nel settore per dibattere insieme su quali siano le esigenze prioritarie per la città. 

Spiega Borioli: “le risorse economiche a disposizione in questo periodo sono davvero poche. Occorre fare di necessità virtù e provare a sfruttura questa situazione come un’opportunità. Serve ragionare tutti insieme sui sistemi e i modelli migliori per valorizzare il capitale umano costituito da chi lavora sul territorio, vera risorsa ancora a disposizione per Alessandria. Alimentare un tessuto sociale e culturare di qualità è fondamentale per mantenersi vivi nel panorama globale e anche per rilanciarsi sul piano della competitività e della possibilità di mettere gli aspetti culturali al centro di un progetto per la città”.

L’incontro sarà ripartito in due macro aree. Al mattino ci si occuperà di formazione, mentre al pomeriggio sarà la volta della cultura, sebbene, come precisa Giulio Massobrio: “il legame fra scuola e cultura è inscindibile. Noi vogliamo partire dall’ascolto dei professionisti della formazione e crediamo che la situazione attuale sia gravissima: il teatro è chiuso, i musei sono gestiti da chi ha maturato competenze differenti e in diversi casi ci è stato difficile perfino trovare chi avesse il coraggio di parlarne”. 

Fabio Barisione aggiunge: “il nostro obiettivo è costruire un percorso che coinvolga tutti e dia forza a quelle realtà medio-piccole che costituiscono il tessuto culturale della città. Non siamo d’accordo con chi sceglie di finanziare pochi eventi molto costosi, e spesso dal ritorno discutibile. Preferiamo lavorare per valorizzare l’impegno di quanti quotidianamente danno il proprio contributo, a partire dai giovani. Uno degli obiettivi sarà quello di rendere Alessandria una vera città universitaria, e non solo una città che ospita l’università”.