Bianchi: “guardo avanti, con i Grigi nel cuore”
Tra amarcord e progetti futuri, lex presidente dellAlessandria Calcio ed ex patron della Happy Tour si toglie qualche sassolino dalla scarpa, e chiarisce alcune responsabilità. Ma parla anche del suo nuovo impegno politico con TuAlessandria: e se fosse lui il candidato sindaco?
Tra amarcord e progetti futuri, l?ex presidente dell?Alessandria Calcio ed ex patron della Happy Tour si toglie qualche ?sassolino? dalla scarpa, e chiarisce alcune responsabilità. Ma parla anche del suo nuovo impegno politico con TuAlessandria: e se fosse lui il candidato sindaco?
Presidente Bianchi, sul web gira una bellissima foto, con lei e Fabio Artico che vi abbracciate dopo l’ennesimo trionfo, con promozione tra i professionisti. Quanto tempo è passato?
Pochi anni, ma sembra una vita, se penso all’entusiasmo che si era creato attorno a quella squadra, e a quel che è successo dopo. Prima Veltroni, ora questo progetto che sa più di politica che di calcio: peccato davvero, perché se non mi avessero tradito tutti….
Tutti chi? Ce l’ha con i politici?
Beh, loro prima di tutto, certamente. Veltroni non è arrivato qui per caso, qualcuno è andato a cercarlo, ben sapendo peraltro di che personaggio si trattava. Ma mi riferisco un po’ a tutta la città, che anche nei momenti di grande successo ha sempre guardato me, e il team di persone competenti che lavorava per il bene dei Grigi, con un certo distacco e scetticismo.
Anche i tifosi?
Purtroppo sì, anche se certo non tutti. Ma se almeno loro si fossero stretti attorno alla squadra e alla società, anziché abbandonarci, forse anche i politici si sarebbero fatti qualche scrupolo in più.. ormai però è tardi per stare a recriminare. Rimane per me un’esperienza bellissima, soprattutto grazie ad un gruppo straordinario di professionisti di valore: dagli allenatori Iacolino, Foschi e Buglio, ai calciatori che dovrei citare in blocco, ai direttori sportivi Braghin e Guidetti, all’addetto stampa Trisoglio e tutto il personale della società. Ma guardate solo al grande lavoro che stavamo portando avanti sul settore giovanile, poi completamente ‘smontato’ da Veltroni: che peccato…
Gianni Bianchi però non è solo Alessandria Calcio. E non è neanche alessandrino doc…
No, ma quasi: sono di Capriata d’Orba, nell’ovadese. In realtà vivo ad Alessandria soltanto dal 2000, ma consideri che mi sono diplomato al Volta, per cui questa città l’ho sempre vissuta fin da ragazzino. Qui ho cominciato a lavorare, e ho poi sviluppato il mio percorso di imprenditore.
Happy Tour è stata un’azienda importante, con un epilogo amaro.
L’azienda è nata nel 1983, e le ho dedicato la mia vita professionale. Per lungo tempo siamo stati un esempio di innovazione per il settore turistico, e siamo arrivati ad avere cinquanta agenzie tra Piemonte, Lombardia e Liguria, e circa 180 dipendenti. Poi è arrivata la prima ‘mazzata’ con le Torri Gemelle, e a seguire la crisi internazionale che è cominciata 4 o 5 anni fa, e che ancora sta colpendo tutta la nostra economia.
Altri però stanno resistendo: cosa avete sbagliato?
Eravamo dimensionati per un fatturato di 100 milioni l’anno, e crollando a 70 a causa dei macro eventi che ho citato, non abbiamo retto. Anche qui, francamente, solidarietà e aiuti zero però: l’azienda valeva più dei debiti, ma accanirsi sul presidente dei Grigi dava, a tutti, visibilità e gloria. Forse se fossi stato un Bianchi qualunque, semi sconosciuto, o meglio ‘relazionato’ in politica, in tanti sarebbero stati più clementi. Ma non mi faccia dire di più.
Insomma Bianchi, la politica torna sempre in circolo nel suo percorso, ma mai come amica. E’ per questo che ora ha deciso di provarci anche lei, con TuAlessandria?
No, non è spirito di rivincita. Semmai sono un cittadino, e un imprenditore, che pensa di avere ancora delle cose da dire, e da dare a questa città. E ho incontrato altre persone, di varia estrazione, che la pensano come me, e che vogliono dar voce al meglio della società civile, da sempre maltrattata da questo sistema.
Ma il motore primo di TuAlessandria è l’ex sindaco di Alessandria e parlamentare socialista Felice Borgoglio: non proprio un signore qualunque. Vi conoscete bene?
Sì, Borgoglio lo conosco da una vita, e posso garantirle che certamente la sua esperienza conta, ma in TuAlessandria il protagonista non è lui, e non sono neppure io: è un’associazione rivolta soprattutto ai giovani, a chi ha voglia di darsi da fare, e di essere ascoltato.
Ma avrete un vostro candidato sindaco o no? L’impressione è che abbiate sondato il terreno in diverse direzioni, senza trovare la figura giusta: è così?
Credo che decideremo il da farsi nelle prossime settimane. Ci presenteremo alle elezioni se avremo trovato il candidato giusto. Altrimenti faremo politica tra la gente, senza entrare nel Palazzo. Ma quel che dice è vero: in questa città c’è chi ha paura ad esporsi, perché comunque a mettersi contro certi poteri, certi gruppi di persone si rischia grosso. Ma è una logica che deve assolutamente finire: come si è ridotta Alessandria, procedendo in questa direzione, credo sia sotto gli occhi di tutti.