Protocollo di intesa tra l’Azienda Ospedaliera e l’Uni3 di Alessandria
Un'offerta culturale ai pazienti del presidio Borsalino. La firma nella Giornata Nazionale sugli Stati Vegetativi e di minima coscienza
Un'offerta culturale ai pazienti del presidio Borsalino. La firma nella Giornata Nazionale sugli Stati Vegetativi e di minima coscienza
La conferenza è stata introdotta dal dottor Massimo Leporati, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera, che ha ricordato: “La data per la firma non è frutto di una scelta casuale, ma un momento per ricordare che il 9 febbraio è la Giornata Nazionale sugli Stati Vegetativi e di minima coscienza, istituita dalla Direttiva del 26 novembre 2010 del Presidente del Consiglio dei Ministri, in cui le Amministrazioni pubbliche e gli Organismi di volontariato sono impegnati a promuovere l’attenzione e l’informazione su questo tipo di disabilità che coinvolge oltre al malato, in maniera assai rilevante, i familiari”.
Il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione spiega: “La nostra Azienda, nei suoi presidi e attraverso i professionisti che vi operano, sta cercando di aprirsi sempre di più al proprio territorio di riferimento: la firma di oggi aggiunge ancora un ulteriore tassello in questo percorso. Grazie alla collaborazione con l’Uni3 potremo offrire una ulteriore possibilità di dibattere su argomenti particolarmente delicati, per i pazienti e le loro famiglie e per gli operatori come ulteriore elemento di aggiornamento e confronto”.
Un concetto ribadito anche da Salvatore Petrozzino, direttore del Dipartimento di Riabilitazione, che ha sottolineato la sensibilità e la disponibilità della società civile nella condivisione di questi argomenti, tesi alla valorizzazione della persona e della sua partecipazione nella società.
Vittorio Villa, presidente di Uni3, ha dichiarato: “Siamo lieti di poter condividere questo percorso insieme all’Azienda ospedaliera per due motivi: in primo luogo, se siamo stati scelti è perché la nostra offerta culturale risulta gradita, fatto che ci riempie di orgoglio. In seconda battuta, questo tipo di attività sottolinea in maniera sempre più spiccata la nostra attenzione verso il sociale. Letteratura e arte possono aiutare chi è colpito dalla malattia: abbiamo impostato un programma mirato a porre in risalto proprio gli esempi di successo in presenza di malattia”.
Gli incontri saranno condotti da docenti esperti nei vari settori, anche con materiale audiovisivo.
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