Il futuro delle Circoscrizioni è in mano al Consiglio comunale
La seduta del Consiglio comunale convocata per martedì 7 febbraio alle 21 sarà dedicata alla revisione dello Statuto comunale. Tema centrale del dibattito, che non sembra mettere d'accordo tutti tra i banchi della maggioranza, è il futuro delle Circoscrizioni che scompariranno allo scadere del mandato amministrativo
La seduta del Consiglio comunale convocata per martedì 7 febbraio alle 21 sarà dedicata alla revisione dello Statuto comunale. Tema centrale del dibattito, che non sembra mettere d'accordo tutti tra i banchi della maggioranza, è il futuro delle Circoscrizioni che scompariranno allo scadere del mandato amministrativo
La questione sulla quale si concentra la maggiore attenzione ancora oggi, e che è stato il nodo cruciale e più problematico durante i lavori di stesura della bozza, riguarda le Circoscrizioni di Decentramento. O meglio quelle che dal prossimo mandato amministrativo, per volere di una legge contenuta nella finanziario 2010, diventeranno “ex Circoscrizioni” poiché saranno abolite in tutti i comuni al di sotto dei 250 mila abitanti. Quindi anche Alessandria dovrà dire addio alla Circoscrizione Nord, Centro, Sud, Europista e Fraschetta.
Ma come è stato più volte ribadito dai banchi della maggioranza, “per non perdere tutto il lavoro svolto in questi anni dai presidenti delle Circoscrizioni” si è creata una commissione ad hoc, la Sub Tecnica appunto, che stilasse nella nuova bozza di Statuto una possibile soluzione per queste realtà comunali. Insomma anche se “sotto altre vesti” e con compiti diversi, come richiesto dalla legge,si è cercato di mantenere in vita le ex Circoscrizioni.
Il principio che sottende a questo nuovo modello è quello della “partecipazione”, che è lo stesso concetto che ha creato le maggiori difficoltà. Fin dalle prime sedute di commissione i consiglieri Giorgio Barberis, della minoranza, ed Emanuele Locci (nella foto a destra), della maggioranza avevano fortemente contrastato l’impostazione data a questo progetto di “partecipazione”. Il pidiellino in più occasioni aveva sottolineato come “la partecipazione dei cittadini fosse una cosa ben diversa dal semplice ascolto. E questa bozza non accenna minimamente al principio di partecipazione”.
Un lungo percorso, un lungo dibattito che ha portato ad alcuni cambiamenti del testo iniziale, attraverso l’approvazione di parte degli emendamenti proposti dal consigliere Mario Bocchio in collaborazione con il presidente della Circoscrizione Alessandria Sud, Antonio Tortorici. La bozza di statuto ha preso una nuova forma, che ha trovato l’approvazione della commissione Affari Istituzionali, senza l’appoggio della minoranza. Proprio per sottolineare l’importanza dello Statuto, che detta le regole comunali, i commissari dell’opposizione a fine settembre avevano ritirato la propria partecipazione dai lavori e quindi anche dalla votazione del nuovo regolamento, accusando l’amministrazione comunale di “mancanza di trasparenza” che non permetteva più di proseguire “la convivenza”, non più armoniosa.
Se in un primo momento sembrava che qualche rappresentante della minoranza, forse il consigliere Ezio Brusasco, aspettasse la seduta del Consiglio per presentare le proprie “richieste di modifica dello Statuto”, anche questa possibilità sembra essere venuta meno. Dai banchi dell’opposizione si mormora che “vista la situazione, tragica, in cui si è arrivati, si è deciso di gettare la spugna”. Anzi, qualcuno sostiene addirittura che l’intenzione sia di non prendere parte alla seduta, con forte rischio di far mancare il numero legale.
Ma la discussione sul tema delle Circoscrizioni sembra infiammare anche i banchi della maggioranza, tra i quali c’è qualcuno che non approva il nuovo testo di regolamento. In prima linea il consigliere Pdl-An Emanuele Locci che ha più volte confermato la propria volontà di presentare degli emendamenti direttamente in Consiglio comunale, ribadendo anche la propria posizione: “così come si presenta ora lo Statuto, con questa visione di partecipazione, io non lo voto“. Staremo a vedere come si procederà martedì sera: se si riuscirà a delineare il futuro delle “ex Circoscrizioni”.