Emergenza freddo: il pericolo è per i senzatetto
E' la Caritas a lavorare a contatto con i più bisognosi. Due le strutture in Alessandria per accogliere i senza tetto. Mortara: "Speriamo di aver raggiunto tutte le persone in condizioni di povertà"
E' la Caritas a lavorare a contatto con i più bisognosi. Due le strutture in Alessandria per accogliere i senza tetto. Mortara: "Speriamo di aver raggiunto tutte le persone in condizioni di povertà"
“Il comune interviene attraverso il programma Emergenza freddo gestito da Caritas – spiegano dall’Ufficio Affari Sociali – qualora si verifichino emergenze particolari, carenza di posti letto o beni di prima necessità, su richiesta dell’ente interveniamo. Al momento non ci sono arrivate indicazioni in tal senso”.
Un lavoro iniziato a partire da dicembre – quello svolto dalla Caritas – e che si è andato intensificandosi proprio in questi giorni a causa delle temperature rigidissime.
“Nella struttura di accoglienza maschile di via Mazzini – spiega Gianpaolo Mortara, Direttore della Caritas di Alessandria – riusciamo ad allestire 50 posti letto, in periodi di particolare necessità come quello in corso. Mentre nella comunità di accoglienza femminile riusciamo ad arrivare a 8 posti letto. Le donne che vivono in strada sono decisamente in numero minore rispetto agli uomini, senza contare che alcuni casi sono stati risolti in altre strutture.”
Un servizio che si erge per lo più sulla forza del volontariato e che nonostante le poche risorse è sempre riuscito a trovare una sistemazione, tra le diverse strutture, alle persone bisognose. Va comunque considerato che esiste una percentuale di situazioni nascoste, un parte marginale del fenomeno che resta latente. Ci sono, poi, persone che non scelgono di non avvicinarsi a queste strutture perché volontariamente hanno scelto questo tipo di vita.
“Non abbiamo notizia di nessuno rimasto in strada. – prosegue Mortara – Siamo sempre riusciti ad accogliere tutte le persone venute in cerca del nostro aiuto e speriamo di aver raggiunto tutte le persone che vivono in condizioni di povertà, per dare loro almeno un livello di sicurezza.”