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Mediazione culturale: lo sportello per cittadini stranieri
Prosegue lattenzione dellAzienda Ospedaliera di Alessandria nei confronti degli utenti stranieri. Il servizio è previsto per le lingue araba, albanese e rumena
Prosegue l?attenzione dell?Azienda Ospedaliera di Alessandria nei confronti degli utenti stranieri. Il servizio è previsto per le lingue araba, albanese e rumena
Riprende anche nel 2012 l’attività di mediazione culturale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, coordinata dal Servizio Sociale Ospedaliero, con uno sportello presso i locali del C.U.P. dell’Ospedale Infantile Cesare Arrigo di spalto Marengo 46, dove i mediatori effettueranno un’attività di accoglienza e d’informazione rivolta ai cittadini stranieri.
Il servizio è previsto per le lingue araba, albanese e rumena, anche in virtù del numero degli accessi dei pazienti che utilizzano questi idiomi, che rappresentano oltre 60% degli accessi degli stranieri. Lo sportello sarà aperto al pubblico ogni martedì, dalle 9 alle 12, per illustrare ai cittadini stranieri le norme e le regole del nostro sistema sanitario, ma soprattutto per orientare, sostenere e accompagnare gli utenti in casi particolarmente problematici.
Come negli anni precedenti, i mediatori culturali durante la loro permanenza in Azienda Ospedaliera saranno reperibili per le chiamate di emergenza, collaborando con gli operatori sanitari in un’opera di educazione sanitaria, oltre che per la rilevazioni di particolari bisogni espressi dall’utenza. Saranno inoltre disponibili a supporto dell’Azienda per la traduzione di materiale informativo sanitario.
Il servizio è coordinato dall’assistente sociale Caterina Pitisano e viene realizzato in collaborazione con ‘Isral.
Il Commissario Nicola Giorgione commenta: “È un motivo di soddisfazione poter continuare ad offrire ai cittadini stranieri un servizio di mediazione culturale dedicato, che come dimostrano le esperienze degli anni passati, ha permesso di agevolare il servizio ricevuto dai pazienti, oltre che il lavoro stesso degli operatori. Nel corso degli anni abbiamo visto il consolidarsi dei ricoveri dei pazienti stranieri, circa il 9% sul totale dei ricoveri. È infatti, importante, poter dare informazioni circa il buon uso della struttura ospedaliera, con una puntuale spiegazione del suo funzionamento all’utenza”.
Il servizio è previsto per le lingue araba, albanese e rumena, anche in virtù del numero degli accessi dei pazienti che utilizzano questi idiomi, che rappresentano oltre 60% degli accessi degli stranieri. Lo sportello sarà aperto al pubblico ogni martedì, dalle 9 alle 12, per illustrare ai cittadini stranieri le norme e le regole del nostro sistema sanitario, ma soprattutto per orientare, sostenere e accompagnare gli utenti in casi particolarmente problematici.
Come negli anni precedenti, i mediatori culturali durante la loro permanenza in Azienda Ospedaliera saranno reperibili per le chiamate di emergenza, collaborando con gli operatori sanitari in un’opera di educazione sanitaria, oltre che per la rilevazioni di particolari bisogni espressi dall’utenza. Saranno inoltre disponibili a supporto dell’Azienda per la traduzione di materiale informativo sanitario.
Il servizio è coordinato dall’assistente sociale Caterina Pitisano e viene realizzato in collaborazione con ‘Isral.
Il Commissario Nicola Giorgione commenta: “È un motivo di soddisfazione poter continuare ad offrire ai cittadini stranieri un servizio di mediazione culturale dedicato, che come dimostrano le esperienze degli anni passati, ha permesso di agevolare il servizio ricevuto dai pazienti, oltre che il lavoro stesso degli operatori. Nel corso degli anni abbiamo visto il consolidarsi dei ricoveri dei pazienti stranieri, circa il 9% sul totale dei ricoveri. È infatti, importante, poter dare informazioni circa il buon uso della struttura ospedaliera, con una puntuale spiegazione del suo funzionamento all’utenza”.