Il Consiglio comunale guarda a Roma: pro e contro Governo Monti
Buona parte del Consiglio comunale di ieri sera è stato dedicato a due ordini del giorno, presentati dal gruppo della Lega Nord e dal consigliere Bocchio, contro le manovre del Governo Monti e contro le liberalizzazioni, specie professionali come quelle dei tassisti. In conclusione variante collinare e interpellanze
Buona parte del Consiglio comunale di ieri sera è stato dedicato a due ordini del giorno, presentati dal gruppo della Lega Nord e dal consigliere Bocchio, contro le manovre del Governo Monti e contro le liberalizzazioni, specie professionali come quelle dei tassisti. In conclusione variante collinare e interpellanze
Lo scenario “nazionale”, aperto dalla commemorazione per l’ex presidente della Repubblica, resta al centro dell’attenzione del Consiglio: due gli ordini del giorno dai quali si parte che affrontano le problematiche che si riversano a livello locale, ma per scelte del Governo di Roma. Il capogruppo della Lega Nord, Roberto Sarti, si scaglia contro il Governo di Monti (nella foto in alto), “un governo illegittimo, perché non eletto dal popolo, che di tecnico ha ben poco, molto più di politico”. E riporta molti esempi di scelte, di tasse, di provvedimenti e di manovre che il Carroccio non appoggia e che contesta, definendole “contro i cittadini”. Correlato a questa critica è anche l’ordine del giorno presentato dal consigliere di maggioranza Mario Bocchio, a difesa di una particolare categoria professionale fortemente penalizzata dalle liberalizzazioni dei mestieri messa in atto dal Governo tecnico, cioè dei tassisti. “Nella nostra città è da tempo che chiedo più spazi, oltre a quelli già a loro disposizione, ad esempio uno al Cristo. Sono già colpiti dai prezzi del carburante e dai costi della licenza: una liberalizzazione svaluterebbe completamente il loro lavoro”.
A dare man forte sul tema delle liberalizzazioni è il consigliere de La Destra, Aldo Rovito: “anche se non mi trovo d’accordo con tutto il testo del documento della Lega, sono stato uno tra coloro che premevano perché la discussione su questi temi venisse portata al più presto in Consiglio”. Rovito prende la difesa di altre categorie professionali che sembrano subire gravi conseguenze, in termini di danni, dalle liberalizzazioni, come gli avvocati, i notai, i farmacisti. “Si sono colpiti i taxi, ma nulla invece per liberalizzare le ferrovie e tanto meno si è pensato ad una diminuzione dei costi dei servizi delle banche”, prosegue l’avvocato. A prendere posizione e ad esprimere un giudizio sui due ordini del giorno è il capogruppo del Pdl, Fabrizio Priano: “il documento della Lega ha una sua validità nel dispositivo finale, ma nella premessa non tutto è condivisibile. Questo Governo è sostenuto da una maggioranza allargata e variegata e così è ovvio che ci sono cose condivisibili da una parte politica, altre dall’altra”. E prosegue: “sul testo di Bocchio, nulla in contrario nel votarlo stasera, anche se sono convinto che la questione dei taxi si possa approfondire anche in commissione Politiche sociali e Sviluppo”.
Dopo tutti i “contro”, si staglia una voce tra i “pro” Governo Monti. O almeno a parziale difesa dell’operato dell’attuale Governo. E’ la voce del capogruppo del Pd, Gianni Ivaldi, che si rivolge direttamente alle ai due soggetti che hanno presentato i documenti. “Durante il governo precedente a questo, quello Berlusconi, che ci ha portato a questa situazione critica a livello europeo, la Lega Nord dove stava?“. Ivaldi domanda ironicamente come mai il Carroccio solo ora “drizza le antenne”. Ma il consigliere della minoranza si rivolge anche a Mario Bocchio: “perché questa difesa a spada tratta per la categoria dei tassisti non l’ha fatta prima? Così viene da pensare che la sua sia un’uscita strumentale, in piena campagna elettorale”. E addirittura propone di non votare l’ordine del giorno in Consiglio e discuterne prima in commissione.
Dopo lo scambio di pareri, arriva la votazione: favorevole in entrambi i casi. Per il documento della Lega 11 favorevoli, 5 contrari (della minoranza) e 7 astenuti (consiglieri di maggioranza, pdl). Mentre per il documento di Mario Bocchio i voti favorevoli sono stati 17 e 4 gli astenuti (pd).
Altro provvedimento importante, che dopo il parere positivo della commissione consiliare Territorio, doveva passare al vaglio del Consiglio comunale era quello di “approvazione definitiva della terza variante al Piano regolatore generale, relativa all’area collinare” di Valle San Bartolomeo e Valmadonna. Il sindaco Fabbio presentando il provvedimento aggiunge “abbiamo già messo in atto procedure di verifica su dove è possibile costruire e se vi sono problemi dove è già stato costruito. Questa settimana gli assessori e i tecnici analizzeranno la situazione per vedere come poter agire su questa area”. 6 astenuti (minoranza e consigliere Bianchini), 17 favorevoli. Una serie di interpellanze, tutte del consigliere dell’Unione di centro, Giuseppe Bianchini, relative a viabilità stradale e problematiche per i disabili, hanno concluso i lavori del Consiglio comunale. Prossimo appuntamento martedì 7 febbraio: al centro dell’attenzione ci sarà lo Statuto comunale.