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Radioterapia ad intensità modulata presso l’Ospedale di Alessandria
Un nuovo software consente maggior precisione e accuratezza del trattamento radioterapico e una riduzione della tossicità, con un miglioramento del controllo di malattia oncologica
Un nuovo software consente maggior precisione e accuratezza del trattamento radioterapico e una riduzione della tossicità, con un miglioramento del controllo di malattia oncologica
La radioterapia ad intensità modulata (Imrt – intensity modulated radiotherapy) permette di irradiare con assoluta precisione e con dosi di radiazioni più elevate anche le neoplasie di forma complessa e localizzate in prossimità di strutture critiche. Si tratta di una possibilità di cura resa possibile presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria grazie al prezioso contributo della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, che ha erogato i fondi necessari all’acquisto di un programma dedicato per l’ottimizzazione della pianificazione dei trattamenti radioterapici con tecnica Imrt in particolare delle neoplasie di testa-collo, del polmone e della prostata.
Il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione commenta: “La radioterapia oncologica ha fatto significativi progressi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative. Il suo ruolo è oggi molto importante, ancor di più nell’ottica multidisciplinare che viene utilizzata da tutti i professionisti dell’Azienda nell’affrontare le patologie oncologiche. Poter contare su strumenti che consentono di implementare il servizio reso ai pazienti è per la nostra Azienda un motivo di orgoglio e siamo particolarmente lieti che la Rete Oncologica ci abbia supportato anche su questo fronte. L’acquisizione del modulo che ottimizza i calcoli per la tecnica Imrt rappresenta un rinnovamento importante per la nostra struttura, che è punto di riferimento per l’area funzionale sovrazonale del sud-ovest, ma soprattutto per i pazienti: il ruolo che la Radioterapia svolge nella cura del cancro o in alcune manifestazioni della malattia, come il dolore, coinvolge approssimativamente il 50-60% di tutti i pazienti ammalati di cancro. Solo per dare alcuni riferimenti, nel corso dell’anno 2011 sono stati sottoposti a trattamento con i due Acceleratori Lineari 1050 pazienti per un totale di circa 42.500 prestazioni ambulatoriali”.
La dottoressa Paola Franzone, Direttore della struttura di Radioterapia (nella foto) si associa ai ringraziamenti alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta, diretta dal dottor Oscar Bertetto, e spiega in dettaglio i vantaggi di nuovo software: “La maggior precisione e accuratezza del trattamento radioterapico comporta una riduzione della tossicità, con un miglioramento del controllo di malattia. In alcune patologie neoplastiche quali il cancro del polmone, di testa-collo e della prostata, per esempio, l’evoluzione tecnologica della radioterapia si è rivelata essenziale al miglioramento delle cure con ricaduta sull’allungamento della sopravvivenza e sulla riduzione degli effetti collaterali. La strumentazione che abbiano acquisito grazie al contributo della Rete Oncologica consente al Fisico che si occupa della pianificazione del trattamento di mettere a punto la tecnica Imrt più celermente e con maggior precisione, e cioè di modificare l’intensità di irradiazione in ogni punto del fascio durante il trattamento: questo significa adattare la distribuzione di dose in modo insuperabile a bersagli molto irregolari anche se concavi e adiacenti ad organi sani. Per fare un esempio concreto, nelle neoplasie del rinofaringe, potremo intervenire risparmiando l’irradiazione delle ghiandole parotidi e di conseguenza evitare ai pazienti mancanza di saliva cronica con danni ai denti e difficoltà dell’alimentazione”.
Con questa nuova terapia diventa sempre più importante il ruolo che l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha assunto nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, che cura e assiste le persone affette da patologie tumorali.
Il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione commenta: “La radioterapia oncologica ha fatto significativi progressi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative. Il suo ruolo è oggi molto importante, ancor di più nell’ottica multidisciplinare che viene utilizzata da tutti i professionisti dell’Azienda nell’affrontare le patologie oncologiche. Poter contare su strumenti che consentono di implementare il servizio reso ai pazienti è per la nostra Azienda un motivo di orgoglio e siamo particolarmente lieti che la Rete Oncologica ci abbia supportato anche su questo fronte. L’acquisizione del modulo che ottimizza i calcoli per la tecnica Imrt rappresenta un rinnovamento importante per la nostra struttura, che è punto di riferimento per l’area funzionale sovrazonale del sud-ovest, ma soprattutto per i pazienti: il ruolo che la Radioterapia svolge nella cura del cancro o in alcune manifestazioni della malattia, come il dolore, coinvolge approssimativamente il 50-60% di tutti i pazienti ammalati di cancro. Solo per dare alcuni riferimenti, nel corso dell’anno 2011 sono stati sottoposti a trattamento con i due Acceleratori Lineari 1050 pazienti per un totale di circa 42.500 prestazioni ambulatoriali”.
La dottoressa Paola Franzone, Direttore della struttura di Radioterapia (nella foto) si associa ai ringraziamenti alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta, diretta dal dottor Oscar Bertetto, e spiega in dettaglio i vantaggi di nuovo software: “La maggior precisione e accuratezza del trattamento radioterapico comporta una riduzione della tossicità, con un miglioramento del controllo di malattia. In alcune patologie neoplastiche quali il cancro del polmone, di testa-collo e della prostata, per esempio, l’evoluzione tecnologica della radioterapia si è rivelata essenziale al miglioramento delle cure con ricaduta sull’allungamento della sopravvivenza e sulla riduzione degli effetti collaterali. La strumentazione che abbiano acquisito grazie al contributo della Rete Oncologica consente al Fisico che si occupa della pianificazione del trattamento di mettere a punto la tecnica Imrt più celermente e con maggior precisione, e cioè di modificare l’intensità di irradiazione in ogni punto del fascio durante il trattamento: questo significa adattare la distribuzione di dose in modo insuperabile a bersagli molto irregolari anche se concavi e adiacenti ad organi sani. Per fare un esempio concreto, nelle neoplasie del rinofaringe, potremo intervenire risparmiando l’irradiazione delle ghiandole parotidi e di conseguenza evitare ai pazienti mancanza di saliva cronica con danni ai denti e difficoltà dell’alimentazione”.
Con questa nuova terapia diventa sempre più importante il ruolo che l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha assunto nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, che cura e assiste le persone affette da patologie tumorali.