Elezioni a Palazzo Rosso: candidati ‘lanciati’, elettori dubbiosi
E ufficiale: le elezioni amministrative si terranno il 6 e 7 maggio. A cento giorni dalle urne, le incognite sul voto alessandrino non sono però solo politiche, ma anche giudiziarie. Il Pdl confermerà la fiducia a Fabbio, a qualsiasi condizione? E chi sarà il candidato della Lega Nord? Intanto gli altri aspiranti sindaco affilano le armi, tra lo scetticismo dei cittadini
E? ufficiale: le elezioni amministrative si terranno il 6 e 7 maggio. A cento giorni dalle urne, le incognite sul voto alessandrino non sono però solo politiche, ma anche giudiziarie. Il Pdl confermerà la fiducia a Fabbio, a qualsiasi condizione? E chi sarà il candidato della Lega Nord? Intanto gli altri aspiranti sindaco affilano le armi, tra lo scetticismo dei cittadini
In campo sono già undici, quindi qualcuno potrebbe pure abbozzare una formazione calcistica, in attesa di altre due o tre candidature, per completare la ‘rosa’. Il Viminale ha comunicato nei giorni scorsi la data delle prossime elezioni amministrative: domenica e lunedì 6 e 7 maggio, con eventuali ballottaggi il 20 e 21 maggio. Una corsa che durerà cento giorni dunque, più o meno. Ad Alessandria ci si appresta a vivere una delle campagne elettorali più anomale dal dopoguerra ad oggi. C’è un sindaco in carica, Piercarlo Fabbio, alla fine del primo mandato, che più volte ha lasciato intendere di volersi ricandidare, e che il suo stesso partito, il Pdl, si dichiara intenzionato a ripresentare. A suo favore c’è una recente classifica del Sole 24 Ore, secondo la quale il primo cittadino di Alessandria rimane tra i più popolari del Piemonte.A suo svantaggio, la complessa vicenda legata ai bilanci dell’ente, per la quale si attende in queste ore un ulteriore pronunciamento della Corte dei Conti, mentre sullo stesso tema pare probabile un rinvio a giudizio, e secondo qualcuno anche l’apertura di nuovi filoni di inchiesta. E poi c’è la spada di Damocle del presunto danno erariale, che pende sul capo di tutta la giunta e dei consiglieri comunali che approvarono i bilanci contestati.

Ma stiamo ai fatti. Gli undici candidati sindaco già in campo sono la dimostrazione di quanto Alessandria creda ancora alla centralità di Palazzo Rosso, oppure al contrario sono sintomo di malessere, manifestazione della crisi della politica che genera un clima da ‘todos caballeros’? Intanto proviamo ad elencarli, giusto per tracciare un quadro riassuntivo:
Claudio Prigione (La Destra), Graziano Canestri (Forza Nuova), Piercarlo Fabbio (Pdl), Gianni Barosini (Udc, Fli, I Cittadini prima di tutto, Noicrediamoinchicredeinoi), Gianni Vignuolo (Api), Corrado Parise (Parise per Alessandria), Giovanni Rattazzo (Crescere Insieme), Ezio Sestini (Alessandria Riformista), Mauro Morando (per La Nostra Città), Rita Rossa (Pd, I Moderati, Sel, Federazione della Sinistra, Idv), Renato Kovacic (Partito Comunista).


Certamente molte di queste domande sono destinate a trovare una risposta nelle prossime settimane. Così come auspichiamo di capire, concretamente, come i tanti aspiranti sindaci intendano affrontare le non poche emergenze dell’ente, e del territorio.