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Arrivato il pronunciamento della Corte dei Conti? Da palazzo Rosso bocche cucite
Sarebbe partito da Torino il plico contenente il pronunciamento della Corte dei Conti sulle modifiche apportate ai bilanci 2009 e 2010. Dallufficio del sindaco, però, non trapela ancora nulla. Tre le ipotesi sul contenuto del documento
Sarebbe partito da Torino il plico contenente il pronunciamento della Corte dei Conti sulle modifiche apportate ai bilanci 2009 e 2010. Dall?ufficio del sindaco, però, non trapela ancora nulla. Tre le ipotesi sul contenuto del documento
Sarebbe partito da Torino il plico contenente il pronunciamento della Corte dei Conti sulle modifiche apportate ai bilanci 2009 e 2010 lo scorso dicembre dalla maggioranza che appoggia il sindaco Piercarlo Fabbio. Dall’ufficio del sindaco, però, non trapela ancora nulla, tanto da far pensare a più di qualcuno, scherzosamente, che il plico sia stato bloccato lungo la strada dal maltempo.
Un giallo, tuttavia, in sé pretestuoso. Se la pronuncia non è arrivata oggi, arriverà comunque a breve. Si parlava di dieci giorni dall’adunanza torinese, che si è tenuta il 19 gennaio. Calendario alla mano, la possibilità che il responso sia arrivato è molto alta.
Impegnato nell’inaugurazione del primo turboespansore cogenerativo, che si è tenuta questa mattina alla Cascina Aulara, il sindaco Fabbio, immaginiamo, non avrà ancora avuto modo e tempo di prendere in mano le eventuali osservazioni della Corte.
Le ipotesi possibili sul contenuto delle osservazioni sono comunque tre: la prima è che le correzioni apportate e votate, ma su cui il Collegio dei revisori non si è espresso, siano state sufficienti; la seconda, già in parte anticipata in sede di audizione, è che manchino ancora alcune risposte. La Corte, proseguendo sulla strada della collaborazione, potrebbe quindi concedere altro tempo per gli aggiustamenti mancanti; terza – e più dolorosa ipotesi – la presa d’atto che i bilanci non possono essere aggiustati e quindi, la conseguente richiesta di avviare la procedura per la dichiarazione di dissesto. Le ultime due strade richiedono, in ogni caso, un nuovo coinvolgimento del Consiglio Comunale, già convocato per domani, martedì, alle 21. E’ possibile che i capigruppo chiedano al sindaco Fabbio di relazionare, in apertura di assemblea, sulla questione.
Un giallo, tuttavia, in sé pretestuoso. Se la pronuncia non è arrivata oggi, arriverà comunque a breve. Si parlava di dieci giorni dall’adunanza torinese, che si è tenuta il 19 gennaio. Calendario alla mano, la possibilità che il responso sia arrivato è molto alta.
Impegnato nell’inaugurazione del primo turboespansore cogenerativo, che si è tenuta questa mattina alla Cascina Aulara, il sindaco Fabbio, immaginiamo, non avrà ancora avuto modo e tempo di prendere in mano le eventuali osservazioni della Corte.
Le ipotesi possibili sul contenuto delle osservazioni sono comunque tre: la prima è che le correzioni apportate e votate, ma su cui il Collegio dei revisori non si è espresso, siano state sufficienti; la seconda, già in parte anticipata in sede di audizione, è che manchino ancora alcune risposte. La Corte, proseguendo sulla strada della collaborazione, potrebbe quindi concedere altro tempo per gli aggiustamenti mancanti; terza – e più dolorosa ipotesi – la presa d’atto che i bilanci non possono essere aggiustati e quindi, la conseguente richiesta di avviare la procedura per la dichiarazione di dissesto. Le ultime due strade richiedono, in ogni caso, un nuovo coinvolgimento del Consiglio Comunale, già convocato per domani, martedì, alle 21. E’ possibile che i capigruppo chiedano al sindaco Fabbio di relazionare, in apertura di assemblea, sulla questione.