“Schettino? troppo sicuro di sé, ma sulla nave erano 12 gli ufficiali”
Costa Crociere ha formalizzato l'offerta di rimborso per i passeggeri scampati alla tragedia. Ma per molti di loro il problema è riuscire a superare il trauma. "La colpa del naufragio? non può essere solo del comandante Schettino anche se a pelle non mi è piaciuto"
Costa Crociere ha formalizzato l'offerta di rimborso per i passeggeri scampati alla tragedia. Ma per molti di loro il problema è riuscire a superare il trauma. "La colpa del naufragio? non può essere solo del comandante Schettino anche se a pelle non mi è piaciuto"
Undicimila euro ai naufraghi della Concordia. E’ quanto Costa Crociere riconoscerà ai passeggeri scampati al naufragio dell’Isola del Giglio.
Una notizia che è stata comunicata in questi giorni anche agli otto passeggeri alessandrini che erano sulla crociera finita in tragedia. Bastano 11 mila euro per dimenticare un viaggio da sogno trasformatosi in un incubo?
Undici mila euro che devono considerarsi “un importo forfettario a persona a titolo di indennizzo, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito ed al danno da vacanza rovinata”, ai quali si potranno aggiungere spese mediche e spese per il rientro a casa.
E ancora, comunicano dalla compagnia, “Costa Crociere avvierà altresì la restituzione di tutti i beni presenti nelle casseforti delle cabine, ove sia possibile il recupero.Inoltre, sempre nell’ottica di rimanere vicini ai consumatori coinvolti nella vicenda, Costa Crociere ha accettato di avviare uno specifico programma di assistenza psicologica nei confronti di tutti i passeggeri che ne facciano richiesta”.
Elena Oddone, uno dei passeggeri di Alessandria, non entra nel merito dell’offerta. “Ma posso dire che la compagnia non ci ha, in effetti, fatto sentire abbandonati dopo la tragedia. Siamo stati contattati personalmente almeno due volte ed abbiamo già ricevuto il rimborso del costo del viaggio e l’assicurazione del bagaglio”. Non dice molto di più, Elena. “Sto ora riprendendo la mia vita quotidiana”, ammette.
Dimenticare? Impossibile. “Ho fatto diverse crociere – racconta – e mi è capitato anche di stringere la mano ad ufficiali della Costa, una prassi sulla navi farsi fotografare con il capitano al banco di benvenuto. Schettino, se devo essere sincera, a pelle non mi è piaciuto. Un po’ sbruffone, forse troppo sicuro di sé”.
Tutta colpa del capitano schettino quindi? “Non saprei, dico solo che di ufficiali sulla nave ce ne sono 12. Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Che non abbia impedito quegli errori?” Domande alle quali le indagini potranno forse dare una risposta.