Un presidio “per la libertà e contro l’intimidazione”
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Un presidio “per la libertà e contro l’intimidazione”

Si è svolto ieri pomeriggio un presidio davanti alla Prefettura di Alessandria organizzato per solidarizzare con quanti lottano contro la Tav e il Terzo Valico, ma anche per ribadire l’importanza della libertà di parola e manifestazione

Si è svolto ieri pomeriggio un presidio davanti alla Prefettura di Alessandria organizzato per solidarizzare con quanti lottano contro la Tav e il Terzo Valico, ma anche per ribadire l?importanza della libertà di parola e manifestazione

Una cinquantina di cittadini ieri pomeriggio si sono ritrovati con bandiere, megafono e striscioni di fronte alla Prefettura di Alessandria per gridare ancora una volta la loro contrarietà al progetto dell’Alta Velocità in Val Susa, ma soprattutto per sottolineare come “la voglia di lottare diventi ancora più forte quando ci si trova di fronte ad atti che limitano la libertà personale, la possibilità di manifestare e pongono in essere atteggiamenti intimidatori e intimidatori”.

Spiegano alcuni dei manifestanti: “non ci dimentichiamo che ad Alessandria sono già state fatte 13 denunce proprio contro chi aveva manifestato solidarietà a coloro che si battono per la salvaguardia del territorio e contro gli interessi di pochi a danno di molti. Quando ci sono stati gli scontri in Val di Susa sono stati utilizzati ‘gas cs’, proibiti addirittura durante le guerre perché possono essere considerati a tutti gli effetti armi chimiche. Chi era che aggrediva e chi si difendeva? Serve almeno il diritto all’autodifesa, e una vera democrazia, che tenga conto dei diritti e non solo degli interessi. Siamo in una situazione di grave crisi, è indecente che qualcuno decida di far pagare a tutti scelte che in realtà vengono prese da pochi, per arricchire chi curerà quei cantieri, e spesso, lo sappiamo, proprio dai grandi appalti passano operazioni di riciclaggio del denaro sporco”.  

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