L’uomo che nacque morendo: un film per ricordare
Le commemorazioni per la Giornata della Memoria si sono aperte ieri sera allAcsal con una pellicola del regista Luigi Faccini
Le commemorazioni per la Giornata della Memoria si sono aperte ieri sera allAcsal con una pellicola del regista Luigi Faccini
Questa la frase che sigilla l’esperienza di vita di un ufficiale tedesco di stanza nelle Cinque Terre che, di fronte alle atrocità della guerra, si unisce nel 1944 alla Resistenza locale. Nella serata di giovedì 26, presso l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, il cinema è stato scelto come linguaggio per onorare la Giornata della Memoria, che cade proprio oggi nell’anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz
Ha introdotto la serata il professor Gian Piero Armano, coordinatore per la Provincia di Alessandria delle iniziative dedicate al Giorno della Memoria. “Non si conosce mai abbastanza” ha detto Armano “per questo ogni anno è forte l’impegno nel proporre nuovi spunti di ricerca e di riflessione collettiva sui temi della Shoa, del nazismo, della Resistenza”.
Rita Rossa, in rappresentanza della Provincia di Alessandria che ha collaborato al progetto, ha evidenziato l’importanza dell’aver offerto negli ultimi anni un percorso di consapevolezza su tali tematiche, soprattutto nelle scuole. In questa ottica è da collegarsi l’esperienza che da sabato mattina coinvolgerà 50 studenti della provincia di Alessandria, che tramite anche il contributo della Provincia visiteranno il campo di concentramento di Mauthausen (Austria).
A seguire la proiezione della pellicola “L’uomo che nacque morendo”, un film-documentario diretto dal regista ligure Luigi Monaldo Faccini e prodotto da Marina Piperno, che compare anche come voce narrante. Si racconta la vera storia di Rudolf Jacobs, capitano della marina tedesca, che matura un ripensamento rispetto ai fini e alle atroci modalità della guerra in corso e nel 1944 si unisce alle file della Resistenza ligure. Perderà infine la vita in una pericolosa operazione contro le camicie nere. La vicenda personale di Jacobs si intreccia con la dettagliata rassegna delle varie fasi della Seconda Guerra Mondiale e degli orrori dell’insensatezza nazista. Particolarmente interessanti e toccanti le testimonianze dei protagonisti originari, partigiani e cittadini di varie località liguri, inserite come arricchimento al racconto. Inoltre è degno di nota, come è stato riconosciuto nel dibattito successivo alla proiezione, il lavoro di ricerca e di riscoperta dei veri luoghi della vicenda fra mare e montagne compiuto dal regista e dai suoi collaboratori.