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Mauro D’Ascenzi
Alla guida di Acos dal 1991, militante prima del Pci, e poi via via dei suoi eredi politici, lo scorso anno, in polemica con le scelte del Pd novese, soprattutto sul fronte referendario
Alla guida di Acos dal 1991, militante prima del Pci, e poi via via dei suoi eredi politici, lo scorso anno, in polemica con le scelte del Pd novese, soprattutto sul fronte referendario
Mauro D’Ascenzi, 55 anni, è alla guida di Acos dal 1991. Militante prima del Pci, e poi via via dei suoi “eredi” politici, lo scorso anno, in polemica con le scelte del Pd novese, soprattutto sul fronte referendario, trasferì la propria iscrizione ad una sezione di Roma. «Ma oggi sono tornato a Novi, il mio posto è qui». Non intende, però, tornare a gestire il ristorante del pesce alla locale Festa Democratica: «È stata un’esperienza bellissima, durata 25 anni. Ma è finita, ora tocca ad altri». Continua, invece, la passione di D’Ascenzi per la bicicletta: «Estate o inverno, quel che conta è pedalare: e ormai agli storici amici, Luigi Sirchia e Giacinto Smacchia, si sono aggiunti Gianni Coscia e Camillo Acri, ex presidente Acos e ex arbitro di calcio di fama nazionale, convertito al ciclismo, l’attuale presidente Roberto Rossi, invece, ci snobba: è anche lui appassionato di due ruote, ma più saggiamente di noi pedala solo d’estate, e in pianura». Mauro D’Ascenzi però ha un altro grande amore, la “sua” Maremma: «Ho una barca proprio di fronte all’Isola del Giglio, dove è successo il disastro della nave da crociera pochi giorni fa. Ma una barca così piccola che non rientra neanche nella tassazione di Monti, si figuri». Se glielo ricordi minimizza, ma l’amministratore delegato di Acos Spa è anche autori di racconti: ha già pubblicato due piccole raccolte, e chi lo ha letto azzarda paralleli di stile con lo scrittore Massimo Carlotto. A quando il primo romanzo?