“Libera di pensare, di agire e di decidere”: l’Alessandria di Rattazzo
Un anticipo del "tour" politico, che inizierà la prossima settimana in vista delle elezioni del 6 maggio, per il candidato sindaco della lista civica "Crescere Insieme", Giovanni Rattazzo, che ha scelto il palcoscenico della sala del Consiglio comunale per dare un assaggio sui vari punti e temi del suo programma elettorale
Un anticipo del "tour" politico, che inizierà la prossima settimana in vista delle elezioni del 6 maggio, per il candidato sindaco della lista civica "Crescere Insieme", Giovanni Rattazzo, che ha scelto il palcoscenico della sala del Consiglio comunale per dare un assaggio sui vari punti e temi del suo programma elettorale
La presentazione del candidato sindaco era già stata fatta nel mese di luglio 2011, come ricorda Vincenzo Costantino, vicepresidente della Circoscrizione Sud e membro della lista civica da quando è nata, nel 2007. “Il nostro è un progetto nuovo e alternativo che pone al centro le persone, i cittadini. Per questo abbiamo scelto di correre da soli, senza appoggiare né il centrodestra, né il centrosinistra”. Sempre Costantino ricorda come molti “spunti ed idee”, nel 2008, della lista civica fossero poi stati “presi” dall’amministrazione comunale, la maggior parte dei quali “con un nulla di fatto”. “Questo Comune non è riuscito a dare soddisfazione alle richieste dei cittadini e forse è arrivato il momento di far alzare una voce fuori dal coro: basta con la vecchia politica!” ha esclamato Rattazzo.
Numerosi i candidati e i fedeli a “Crescere Insieme” come dimostra l’aula del Consiglio comunale: si potrebbe quasi dire che raramente si è vista l’aula così piena. Ma numerose sono anche le tematiche e le problematiche ancora presenti in città che il candidato sindaco Rattazzo ha voluto prendere in esame. “Visto che oggi l’attesa è per la pronuncia della Corte dei Conti – spiega il candidato sindaco – non si poteva non partire dalla questione dei bilanci comunali”. Un percorso a due binari paralleli è quello proposto da Rattazzo: “il primo binario deve servire a salvare i bilanci e le finanze di Palazzo Rosso, il secondo deve pensare a dare nuovi equilibri all’economia cittadina”. Ovvero la necessità sembra essere quella di “ripartire dalla macchina comunale: “ci sono troppi sprechi di denaro, troppe spese superflue”. Poi Rattazzo esprime la volontà di voler “recuperare il progetto di decentramento dei servizi”, quelli più utili alla popolazione, “come l’ufficio per fare la carta d’identità”, ad esempio. Ma il Comune deve diventare, secondo il candidato di “Crescere Insieme”, un luogo dove “si crea lavoro”, dove gli imprenditori vogliano costruire la propria attività, grazie al sostegno di incentivi. “Poi non si può non pensare ai giovani”: maggiore cooperazione tra mondo universitario e del lavoro, ad esempio con una sorta di “Palazzo dei mestieri”, che tenga i ragazzi in Italia, ad Alessandria e non li porti fuori a cercare lavoro. Per fare tutto ciò, secondo Rattazzo, è necessario partire dalle “piattaforme logistiche”, attraverso le quali investire e creare lavoro, occupazione.
Poi l’attenzione viene portata nel settore della viabilità, “che deve essere promossa tra il centro e i sobborghi”, ma soprattutto che deve “permettere di fruire del centro” attraverso la creazione di parcheggi. E Rattazzo si dice favorevole all’opera del parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi portato avanti dall’amministrazione comunale. “Liberare il centro non è servito a nulla, perché la crisi si è fatta sentire, nessuno escluso”, precisa Rattazzo. Che dipinge un nuovo quadro per il centro storico, il centro del commercio: “bisogna tornare a promuovere i negozi. Noi siamo contro la grande distribuzione. Perché non rendere il centro storico un ‘grande outlet’? Con prezzi per tutte le tasche, che abbiano sempre come caratteristica prioritaria la qualità dei prodotti”. Ma ancora: “bisognerebbe istituire delle isole pedonali in alcune zone del centro”. Insomma l’obiettivo sembra essere “creare attrattività” e proprio su questo punto arrivano alcune critiche dal candidato sindaco alle associazioni di categoria “che non hanno fatto nulla in questi anni”. Poi arrivano i temi scottanti, come quello dei servizi socio-assistenziali, con in primis la situazione del Cissaca che secondo Rattazzo non sarà semplice da risolvere “visto le difficoltà anche da parte dell’Asl di prendere in mano la questione”. Ma poi ci sono da affrontare i temi della cultura, “con il teatro comunale chiuso e una situazione scolastica disastrosa”. “Per migliorare nel mondo della cultura è necessario investire, a 360°!”. Ancora qualche critica per il campo della sicurezza: “si sono appena spesi 60 mila euro per due pastori tedeschi anti-droga. E altrettante migliaia di euro per le telecamere. Ma perché non ‘sfruttiamo’ di più il lavoro della Polizia locale, da sempre impegnata sul territorio?”, si chiede Rattazzo.
Oltre all’elenco di “cose che non vanno” ci sono però anche i progetti, quelli proprio della lista civica: tra i più importanti vi è sicuramente “la soluzione per le Partecipate comunali”. “L’idea sarebbe quella di riunirle sotto un’unica direzione, un unico organo di controllo – spiega Rattazzo – facendola diventare una società di multi servizi che gestisce tutto, con minore sperpero di denaro”. L’altro progetto rientra nella logistica: “più ludico, forse, ma di grande risalto per la città”. Si tratta della “Città dei motori”, ovvero di un autodromo, una sorta di outlet dello sportivo, che accolga tutti gli amanti dei motori.