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La Procura chiude le indagini sul bilancio comunale 2010
E stato depositato lavviso di conclusione delle indagini sul bilancio comunale del 2010. Latto precede la richiesta di rinvio a giudizio. Aperti nuovi filoni di inchiesta
E stato depositato lavviso di conclusione delle indagini sul bilancio comunale del 2010. Latto precede la richiesta di rinvio a giudizio. Aperti nuovi filoni di inchiesta
La Procura della Republica di Alessandria ha dichiarato concluse le indagini sul bilancio 2010 che vedono coinvolti il sindaco Piercarlo Fabbio, l’ex assessore comunale Luciano Vandone e l’ex ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano. Al deposito dell’avviso di conclusione delle indagini, avvenuto nei giorni scorsi, dovrebbe seguire la richiesta di rinvio a giudizio da parte della pubblica accusa.
Le ipotesi di reato sono quelle già note, per le quali erano stati recapitati ai diretti interessati gli avvisi di garanzia e Ravazzano sottoposto alla misura cautelare di arresto: falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato.
Chiuso un fascicolo di indagine, se ne starebbero però per aprire altri, relativi sempre alle vicende contabili di palazzo Rosso.
Parallelamente, a giorni è atteso il pronunciamento della sezione di controllo della Corte dei Conti che giovedì scorso aveva ascoltato il nuovo ragioniere capo Ansaldi e il nuovo assessore al Bilancio Trussi. I giudici contabili avevano già anticipato che – a giovedì scorso – “mancavano alcune risposte”. Potrebbe essere quindi concessa una ulteriore proroga.
In sospeso ci sarebbe anche il danno erariale già contestato ai consiglieri di maggioranza con l’avviso di messa in mora recapitata ai singoli rappresentanti eletti dalla Corte dei Conti. I consiglieri avevano fatto pervenire le loro memorie ma il danno, sebbene potrebbe risultare minore rispetto a quello contestato inizialmente, sarebbe comunque già accertato.
Le ipotesi di reato sono quelle già note, per le quali erano stati recapitati ai diretti interessati gli avvisi di garanzia e Ravazzano sottoposto alla misura cautelare di arresto: falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato.
Chiuso un fascicolo di indagine, se ne starebbero però per aprire altri, relativi sempre alle vicende contabili di palazzo Rosso.
Parallelamente, a giorni è atteso il pronunciamento della sezione di controllo della Corte dei Conti che giovedì scorso aveva ascoltato il nuovo ragioniere capo Ansaldi e il nuovo assessore al Bilancio Trussi. I giudici contabili avevano già anticipato che – a giovedì scorso – “mancavano alcune risposte”. Potrebbe essere quindi concessa una ulteriore proroga.
In sospeso ci sarebbe anche il danno erariale già contestato ai consiglieri di maggioranza con l’avviso di messa in mora recapitata ai singoli rappresentanti eletti dalla Corte dei Conti. I consiglieri avevano fatto pervenire le loro memorie ma il danno, sebbene potrebbe risultare minore rispetto a quello contestato inizialmente, sarebbe comunque già accertato.