Bocchio: “Il comune valuterà se cedere la sua quota Aristor”
L'amministrazione comunale, attraverso il consigliere Mario Bocchio, ammette, nero su bianco, che il proprio debito nei confronti di Aristor ammonta a 1 milione 800 mila euro e chiede a Compass, che detiene la maggioranza Aristor: "niente più forzature". Intanto sarebbe stato concordato un Piano di rientro ma palazzo Rosso valuta se "rinunciare" alla sua quota societaria che "danneggia l'immagine del comune"
L'amministrazione comunale, attraverso il consigliere Mario Bocchio, ammette, nero su bianco, che il proprio debito nei confronti di Aristor ammonta a 1 milione 800 mila euro e chiede a Compass, che detiene la maggioranza Aristor: "niente più forzature". Intanto sarebbe stato concordato un Piano di rientro ma palazzo Rosso valuta se "rinunciare" alla sua quota societaria che "danneggia l'immagine del comune"
“Io ho vissuto in prima persona questa situazione quando nel mese di dicembre non arrivavano le tredicesime e il Comune, con una forzatura, ha saldato una trance di 276 mila euro”. Il consigliere di maggioranza prosegue dicendo: “questa continua forma di ricatto verso l’amministrazione comunale da parte di Compass non può durare oltre. Alla fine vengono penalizzati i lavoratori che non c’entrano nulla nella situazione finanziaria tra l’Ente e la società multinazionale”. Parole pronunciate già altre volte, anche dai sindacati.
Bocchio, quindi, svela le cifre: “il denaro che il Comune deve alla Compass risulta essere pari a 1 milione 800 mila euro, derivante dalla differenza tra il debito dell’amministrazione di 3 milioni 286 mila euro e il credito che vanta nei confronti di Aristor pari a 1 milione 453 mila euro”.
“Ho deciso di presentare un’interpellanza – ha dichiarato Bocchio – proprio su questa vicenda che sarà presentata nel prossimo Consiglio comunale del 31 gennaio”. Anche se sembra “che la situazione si stia evolvendo in senso positivo”.
A detta del consigliere sembra che le parti siano riuscite a trovare un accordo affinché la società “non attui più alcuna forma di ricatto nei confronti del Comune” e che saldi ogni mesi gli stipendi dei lavoratori, in previsione di un Piano di rientro (del milione 800 mila euro) concordato che porterà entro un anno a saldare l’intero debito dell’amministrazione comunale. Intanto la buona notizia è che questo accordo si sarebbe già concretizzato almeno per il mese di gennaio: lo stipendio del primo mese del nuovo anno è stato versato ai lavoratori Aristor senza dover ricorrere a minacce di scioperi e senza che il Comune dovesse intervenire.
Ora le novità guardano al futuro: “a breve – ha sottolineato Bocchio – si terrà un’assemblea straordinaria dei soci dell’Aristor, nella quale il Comune valuterà la propria posizione”. Ovvero se continuare a far parte dell’azienda come socio di minoranza oppure se uscire dal gruppo, come ha già fatto Valenza, lasciando tutto in mano al gruppo privato della Compass. “La possibile decisione in questo senso è dipesa – spiega il consigliere di maggioranza – dal fatto che una piccola quota in possesso del Comune nel gruppo è diventata deleteria per l’immagine dell’amministrazione comunale e dell’impegno che invece sta mettendo per risolvere la situazione, nonostante le attuali criticità finanziarie”.