All’Alessandrino un classico di Pirandello
Martedì 24 gennaio, per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Luomo, la bestia e la virtù. In scena domestiche scorbutiche, vicini invadenti e studenti bistrattati
Martedì 24 gennaio, per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, ?L?uomo, la bestia e la virtù?. In scena domestiche scorbutiche, vicini invadenti e studenti bistrattati
Luci di Maurizio Viani, scene di Marc’Antonio Brandolini, costumi di Ursula Patzak.
Inizio dello spettacolo è alle 20.45. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Teatro Regionale Alessandrino.
La tresca potrebbe continuare a lungo e senza intoppi, dato che l’indegno marito – fedifrago, violento e irascibile, ormai da anni lontano dal letto della moglie – è sempre per mare, e torna a casa raramente e malvolentieri. Ma un incidente, un’inattesa quanto inopportuna gravidanza, minaccia di sconvolgere quest’ordine e costringe il professore a cercare una soluzione ad ogni costo. Nell’unica notte che il Capitano trascorrerà a casa, tra un porto e l’altro, dovrà assolutamente ottemperare agli obblighi coniugali, e rendere così apparentemente legittimo il frutto dell’amore proibito.
“Il nostro lavoro su Pirandello, cominciato con la scommessa riuscita di andare oltre la rappresentazione de Il berretto a sonagli e di superare i “limiti” della vicenda narrata, aprendo possibili squarci su altre dimensioni e visioni, prosegue con questa messinscena di un testo molto particolare, quasi un unicum della produzione pirandelliana. Mai come in questo testo infatti la drammaturgia di Pirandello incontra e si esprime col linguaggio del grottesco e fa nascere un apologo – come lo stesso autore ha voluto definirlo – una favola allegorica o – per citare il commediografo e critico Marco Praga – “sotto l’apparenza della farsa… una satira tragica e atroce… una mascherata da trivio imposta ai valori astratti, morali e religiosi dell’umanità.”