“Coworking free”: il lab121 e la Jelly week

Una giornata per socializzare, scambiare idee, conoscere e farsi conoscere, ma anche lavorare alacramente per rendere il coworking un’attività sempre più diffusa, efficace, dinamica e produttiva, il tutto grazie agli spazi offerti gratuitamente dal lab121, la realtà che ad Alessandria offre spazi in condivisione per che ha una propria attività e non si accontenta, o non trova conveniente, avere un ufficio da solo.  

Spiega Mico, uno degli organizzatori: “la giornata è stata bella e intensa. al centro lab121 hanno lavorato oltre venti persone. Programmatori, commerciali, studenti, architetti, videomaker, illustratori, grafici, formatori, stilisti, tecnici amministrativi, manager e altre persone sono passate a salutare. Tra un caffè (chi si è fatto il the o ha preferito le jellyarance) e un po’ di lavoro si è trovato il tempo per conoscersi, essere di aiuto, essere ispirati. Oggi il coworking era free e diverse persone sono venute a provare come si lavora al centro, che atmosfera si respira. i commenti sono stati tutti molto positivi.”

Ma come si è svolta la giornata?

Prosegue Mico: “in sostanza abbiamo affrontato tre punti. Il primo è stato la stesura di un manifesto del coworking italiano, in rete con gli altri centri aderenti. Nei prossimi giorni lo pubblicheremo, e possiamo dire che sicuramente ci siamo resi conto che deve contemplare aspetti personali e sociali oltre che professionali. Poi al centro lab121 abbiamo lavorato al secondo punto: la mobilità tra i centri di coworking a sostegno dei professionisti sempre in viaggio: con un’esperta di scambi internazionali, Valeria Riccardi, abbiamo ragionato sulle esperienze di reti internazionali e sui processi che le regolano. Uno spunto interessante, quello di mettere in rete i centri di coworking italiani con un’offerta formativa condivisa. Terzo punto della giornata è stato l’ideazione di un nuovo logo per la Jelly, il tutto grazie ai contributi di alcuni grafici presso il centro lab121, altri dal centro 22A22 di Firenze, perfino contributi da Auckland (partner internazionale 2012 di lab121 e della Jelly italiana). Sono state così elaborate diverse proposte e nei prossimi giorni si uniranno a quelle formulate da tutto il movimento globale.”