A “lezione” dalla Corte dei Conti per le prime verifiche alle correzioni di bilancio
Si è tenuta alla Corte dei Conti di Torino l'adunanza con i rappresentanti dell'Ente comunale ai quali ha chiesto di "correggere" i rendiconti 2009-2010 e il preventivo 2011. Erano presenti l'assessore Trussi e il ragioniere capo Ansaldi. Solo una "verifica" delle modifiche, mentre per la pronuncia si dovrà attendere una settimana, dieci giorni. Intanto l'amministrazione comunale dichiara: "siamo tranquilli"
Si è tenuta alla Corte dei Conti di Torino l'adunanza con i rappresentanti dell'Ente comunale ai quali ha chiesto di "correggere" i rendiconti 2009-2010 e il preventivo 2011. Erano presenti l'assessore Trussi e il ragioniere capo Ansaldi. Solo una "verifica" delle modifiche, mentre per la pronuncia si dovrà attendere una settimana, dieci giorni. Intanto l'amministrazione comunale dichiara: "siamo tranquilli"
Una verifica orale durata una quarantina di minuti che ha visto esaminare la documentazione inviata dal Comune di Alessandria in un colloquio a due voci: quella del relatore della Corte dei Conti, il dottor Giancarlo Astegiano e il ragioniere capo, il dottor Paolo Ansaldi, accompagnato dall’assessore al Bilancio Franco Trussi. La prima, immediata, sorpresa è stata l’assenza del sindaco Piercarlo Fabbio che non ha motivato la scelta di restare ad Alessandria, giustificando però la convocazione di ieri a Torino come una “questione tecnica”, per la quale non serviva la presenza di una figura politica in rappresentanza dell’amministrazione.
La motivazione alla base della convocazione di ieri alla Corte dei Conti di viene definita dal giudice Astegiano come una “prima valutazione” per rilevare le correzioni apportate dal Comune di Alessandria in base alle direttive date dalla stessa Sezione di Controllo, che aveva riscontrato una “criticità finanziaria nella complessiva gestione dell’Ente per i bilanci consuntivi 2009 e 2010 e per il preventivo 2011” e che allo stesso tempo aveva richiesto “una serie di misure correttive da adottare entro il 31 dicembre 2011”. Una verifica, quindi, delle operazioni svolte dall’amministrazione comunale, con la possibilità per i due rappresentanti della Giunta di “fare delle precisazioni”. Solo in un secondo momento verrà presa la decisione e ci sarà la pronuncia della Corte, per la quale sarà necessario aspettare almeno una settima, dieci giorni.
Lo scenario che si apre è paragonabile a quello di una “lezione” con domande e risposte: il dottor Astegiano riassume i temi principali che componevano le richieste della Corte di modifica, sottolineando quelli che non hanno ricevuto “risposta”. “La Corte deve dare atto che tutta la documentazione richiesta è stata trasmessa, ma a prima vista sembrerebbero non esserci ancora tutti gli elementi”. Una leggera “tirata d’orecchie” per alcuni argomenti che sembrano necessitare di ulteriori delucidazioni. Alcune risposte sono mancanti di elementi puntuali, come nel caso della richiesta di “predisposizione di un piano che prevedeva la progressiva riduzione delle anticipazioni di tesoreria del 2011, entro l’anno 2012”, cui si aggiunge una domanda “istantanea” del giudice Astegiani sull’ammontare dell’anticipo di tesoreria, in termini di milioni, sino ad oggi rilevato. Un altro punto sul quale la sezione Controllo sembra non aver ricevuto chiarimenti è quello relativo ai “residui passivi, a partire dal 2006”.
Le precisazioni in materia vengono date da Paolo Ansaldi (nella foto), che ricorda l’assunzione del ruolo di direttore finanziario solo a partire dal 22 dicembre, in seguito all’arresto dell’ex ragioniere capo, Carlo Alberto Ravazzano. “Le prime due delibere, relative ai rendiconti 2009-2010, portano la firma di Ravazzano. Io sono arrivato in scivolata e mi sono occupato del lavoro sul 2011: molto è stato fatto dagli uffici, ma poiché non si voleva arrivare in ritardo alla data di consegna del 31 dicembre, alcune risposte non sono puntuali”. Poi con tutta franchezza ammette di “non avere idea dei dati dei residui passivi del 2006”: “non riusciamo a farci dare le consegne dall’ex ragioniere capo – prosegue Ansaldi – Spero possiate avere ancora un po’ di pazienza nella speranza che a breve decada la misura restrittiva nei suoi confronti e gli si possano chiedere questi dati”.
Per quanto riguarda invece la tesoreria, il discorso portato avanti da Ansaldi é ben più complesso: “Ad oggi il debito di tesoreria ammonta a 19 milioni”. Poi però spiega: “Su questo tema bisogna però considerare i conti vincolati posizionati a latere (cioè quelli della Banca Carige) che sono oltre 23 milioni. Se noi paragonassimo le somme di proprietà dell’Ente comunale e quelle che utilizza, allora avremmo un bilancio di tesoreria positivo. Purtroppo però questo denaro è vincolato, destinato al finanziamento di opere pubbliche, quindi non è utilizzabile. E’ per questo motivo che la tesoreria è bassa”. Questi 23 milioni di liquidità fanno parte di quei mutui contratti con la banca Carige, dei quali solo 20 milioni sono ancora in possesso dell’amministrazione, nonostante siano vincolati e quindi da considerare “impegnati” per opere e progetti.
Allo stesso tempo però il direttore finanziario disegna un quadro futuro di “grande liquidità” entro il 2012, al massimo inizio 2013, grazie alla cessione di concessioni. Una serie di “entrate straordinarie, ma tutte ordinariamente richieste dalla legge” che porteranno liquidità alle casse. “Entro il 2012 la concessione del gas ( la sola Amag a 200 milioni come base d’asta), cui seguirà quella della tesoreria e di seguito quella dello smaltimento dei rifiuti ( cui Ansaldi dà il valore di una volta e mezza quella dell’Amiu), per creare un’unica filiera con l’attuale cessione, già avvenuta, di Amiu per quanto riguarda lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti”. Per quest’ultima il ragioniere capo riferisce la cifra contemplata nel bilancio preventivo 2011 di 15 milioni, cioè l’anticipo di 8 annualità. Un forte abbassamento del debito, quindi, “che entro il 2012 dovrebbe arrivare all’azzeramento per passare addirittura in surplus”.
Tra le criticità che non hanno avuto risposta ci sono ancora “la relazione sulla messa in liquidazione di Svial e Valorial e le relative modalità di verifica della perdita” e il quadro dei “debiti e crediti” del Comune con le sue partecipate, specificando se sarà possibile saldare il debito entro il 2012. E’ proprio su questi temi che il giudice Astegiano cita una “lettera-memoria” ricevuta nella giornata del 18 gennaio, firmata da Paolo Ansaldi che sembra aver voluto fare qualche precisazione, che non era presente nella documentazione trasmessa dopo la riapprovazione dei bilanci in Consiglio. Per il “caso” partecipate sembra che il ragioniere capo abbia fatto cenno all’entità del debito, senza però che venisse meno “il dubbio che questo rientri nei passivi dell’Ente comunale”. Invece sulla messa in liquidazione di Svial e Valorial le parole di Ansaldi suonano meno sicure: “è ancora in dubbio se liquidare le due società. Forse sarebbe meglio fonderle. Anche perché sotto il profilo meramente contabile hanno prodotto un utile, anche se con un costo”. Poi però Ansaldi lascia intendere che le relative scelte spetteranno alla Giunta.
Molti quindi i temi trattati nel corso di 40 minuti d’intensità che si sono chiusi con la domanda “prematura” della presidente della Corte dei Conti, la dottoressa Enrica Laterza. “Avete già, anche se approssimativamente, una cognizione del quadro di gestione per il 2011. Ovvero un ‘bilancio consuntivo’ approssimato?”. “E’ veramente prematuro – risponde sorridendo Ansaldi – e non mi sento di sbilanciarmi. Mentre sono più tranquillo per quel che riguarda il Patto di stabilità del 2011 che dovremmo avere pienamente rispettato visto l’ampio margine (23 milioni) che ce lo consente”.
L’adunanza con queste ultime parole si chiude e il consiglio si riunisce per deliberare. Ora non resta che attendere, anche se le prime dichiarazioni nel post- convocazione da parte dell’assessore al Bilancio, Franco Trussi (nella foto), sembrano far ben sperare: “Abbiamo fatto quanto ci è stato chiesto, presto forniremo ulteriori delucidazioni su alcuni punti non ancora affrontati e, pertanto, aspettiamo con fiducia le decisioni dei giudici. Siamo tranquilli”.