La Lega: quello del sindaco è un metodo “vizioso e viziato”
Il giorno dopo il Consiglio comunale che ha visto l'ingresso in Giunta di Davide Buzzi Langhi e la sua sostituzione con l'ex leghista Raica, gli esponenti alessandrini del Carroccio tornano sulle decisioni prese dalla maggioranza, prendendone ulteriore distanza e rimarcando un conflitto che pare ormai insanabile
Il giorno dopo il Consiglio comunale che ha visto l'ingresso in Giunta di Davide Buzzi Langhi e la sua sostituzione con l'ex leghista Raica, gli esponenti alessandrini del Carroccio tornano sulle decisioni prese dalla maggioranza, prendendone ulteriore distanza e rimarcando un conflitto che pare ormai insanabile
Riguardo però all’operato dell’attuale maggioranza e alla rottura con gli ormai “vecchi” alleati, i leghisti dimostrano di avere le idee chiare e di non voler utilizzare mezze misure. Proseguono infatti spiegando come “quello che continuiamo a sottolineare è il metodo da noi non condiviso che questa Amministrazione e questo Sindaco continuano reiteratamente a perseguire. Un metodo che, certamente, non è propedeutico a quella Terza Repubblica di cui si comincia a parlare ma che, al contrario, ci riporta tristemente agli albori della Prima. Un metodo vizioso e viziato, fatto di giochi di palazzo e di corridoio, senza rispettare quello che la Lega da sempre continua a sostenere: coerenza, trasparenza, confronto aperto e diretto, rispetto di chi ha fatto parte di una coalizione di Governo. La nostra uscita dalla maggioranza – concludono – è stata determinata sia dalla mancanza di quei valori sia dalla cacciata dei nostri Assessori dalla Giunta a fronte di una fattiva e concreta collaborazione offerta sui temi delicati e scottanti quali quelli afferenti ai bilanci. Questi presupposti, riteniamo, vanno nella direzione esattamente opposta a quella della collaborazione evidenziando lo sbilanciamento di una parte politica che non ha voluto esercitare quel principio di reciprocità essenziale in qualsiasi unione, a maggior ragione in una coalizione politica che, a giudicare da quanto si è visto in Aula il 18 gennaio, guarda più a personaggi epurati, appartenenti a fantomatici gruppi ‘maroniani’ o ‘di lavoro’, che a persone di provata onestà”.
Durante il dibattito svoltosi in Consiglio comunale ieri comunque, a una precisa sollecitazione di Paolo Bellotti a firmare il documento di sfiducia promosso dalla minoranza, il Presidente Cuttica di Revigliasco aveva replicato con una battuta piuttosto secca: “il fatto che la Lega sia ora all’opposizione non vuol dire che debba per forza appiattirsi sulle posizioni delle altre forze di minoranza”.