Consiglio Comunale: entra Raica. Resta inascoltata la protesta dei tassisti
Gheorghe Raica ritorna in Consiglio Comunale, al posto di Davide Buzzi Langhi al suo debutto in veste di assessore. Poi spazio alle interpellanze e alla decisione di vendere gli alloggi destinati ai profughi. Presenti nel loggione rappresentanti dei dipendenti Aristor e dei tassisti in agitazione. Ma in aula non se ne discute
Gheorghe Raica ritorna in Consiglio Comunale, al posto di Davide Buzzi Langhi al suo debutto in veste di assessore. Poi spazio alle interpellanze e alla decisione di vendere gli alloggi destinati ai profughi. Presenti nel loggione rappresentanti dei dipendenti Aristor e dei tassisti in agitazione. Ma in aula non se ne discute
Sotto i cancelli di Palazzo Rosso è tornato a far sentire la propria voce anche Renato Kovacic, in rappresentanza dei dipendenti Aristor, per chiedere il pagamento regolare degli stipendi e protestare contro chi “sa pensare solamente al proprio gettone di presenza”.
La seduta si è aperta, come previsto, con la surroga del consigliere Davide Buzzi Langhi, seduto per la prima volta fra i banchi destinati agli assessori. Al suo posto fra le fila della maggioranza è tornato a sedersi Gheorghe Raica, già consigliere durante il periodo di sospensione di Maurizio Grassano nel 2009. Eletto inizialmente nella lista del Carroccio, Raica si è accomodato nei banchi del gruppo misto, a sostegno del sindaco Piercarlo Fabbio e della maggioranza. La minoranza non ha preso parte al voto per la sua nomina.
Nella presentazione del nuovo rimpasto di Giunta, il primo cittadino ha usato parole di elogio per Buzzi Langhi, sottolineando come la scelta di un assessore così giovane sia da leggere anche in chiave futura, con la decisione dell’Amministrazione di puntare a un rinnovo in vista delle prossime elezioni e alla sensibilità ed energia tipiche di chi appartiene alle generazioni più giovani.
Da parte dell’opposizione invece si sono levate parole di sfiducia nella scelta del nuovo assessore e nei confronti della Giunta tutta. Gianni Ivaldi, capogruppo del Pd, ha parlato di “ennesimo gesto irresponsabile” e ha invitato tutti i consiglieri, in particolare quelli della Lega, ormai all’opposizione, a firmare la mozione di sfiducia al Sindaco. Diego Malagrino, dei Moderati, ha sottolineato invece come si tratti di una decisione politica dettata dalla necessità di poter continuare a contare sui numeri necessari a governare, perché se davvero fosse stata una scelta strategica, sarebbe dovuta avvenire prima degli ultimi 4 mesi di mandato.
Auguri di buon lavoro sono arrivati invece dai banchi della maggioranza, insieme a un ricordo del sindaco Francesca Calvo e alle riflessioni del consigliere Emanuele Locci, che ha sottolineato come “sia ora di finirla di considerare l’essere giovani un merito di per sé. Serve sì una classe politica giovane, ma soprattutto capace. L’essere giovani non deve essere né un ostacolo, né un vantaggio. Ci si deve confrontare sulla competenza nella capacità di amministrare, e i miei auguri al collega Buzzi Langhi vanno in questa direzione”.
Davide Buzzi Langhi a sua volta, nei saluti di rito dopo l’insediamento, ha voluto ricordare il lavoro svolto dai suoi predecessori, Manuela Ulandi al Commercio e Paolo Bonadeo alla Cultura, dichiarando di voler lavorare in continuità con quanto già svolto in questi anni.
Il consigliere Giorgio Barberis dai banchi dell’opposizione risponde duro: “noi non auguriamo buon lavoro al neoassessore visto quanto ha già fatto quando era presidente della commissione Cultura come consigliere. E’ stata la commissione meno convocata di tutte, e già allora aveva dimostrato il proprio disinteresse per questi temi”.
Facendo seguito a quanto dichiarato nei giorni scorsi il consigliere Idv Paolo Bellotti, è tornato a invocare l’intervento del Prefetto perché venga istituita una commissione d’inchiesta composta da esperti indicati dal Ministero con il compito di far luce su eventuali infiltrazioni mafiose riscontrabili nelle attività e negli atti deliberati negli ultimi anni da parte del Comune. “Noi non abbiamo nulla da nascondere e pensiamo che sia importante togliere ogni macchia e ogni sospetto su eventuali possibilità d’infiltrazione. La speranza è che non venga trovato nulla, ma l’invito è quello a fare in modo che questa proposta possa essere approvata all’unanimità”. Su questo dovrebbe esserci un confronto sulla prossima riunione dei capigruppo.
A seguire si è poi aperto il giro delle interpellanze, alcune che attendevano di essere discusse ormai da lunga data. Fra queste, diverse sono state quelle presentate dal consigliere Udc Giuseppe Bianchini. La prima è stata quella riguardante l’istituzione della Sagra del Cristo e delle iniziative legate al “Sabato del villaggio”, per animare e rivitalizzare le aree meno valorizzate del quartiere Cristo. Il sindaco Fabbio si è dichiarato favorevole all’iniziativa, invitando il consigliere Bianchini a collaborare per l’organizzazione di iniziative ad hoc e di una serie di appuntamenti di festa e intrattenimento da proporre nel quartiere, pensando a “soluzioni policentriche che diano spazio e rilevanza alle diverse anime del Cristo”.
Sempre Bianchini è poi intervenuto sui lavori di messa in sicurezza di via Casalbagliano, sottolineando come molto è stato fatto ma resti ancora da porre in evidenza con apposite luci l’intersezione di via Lelio Basso con via Aldo Moro e il tratto successivo.
Aldo Rovito ha poi chiesto interventi a sostegno della privatizzazione della rete ferroviaria, attraverso un’interpellanza su Arenaways ormai superata dai fatti (era stata presentata inizialmente ad agosto ndr), ma ancora valida nelle iniziative che si chiedeva venissero intraprese. La speranza del consigliere Rovito è quella “che il governo nazionale all’interno dei provvedimenti di liberalizzazione in programma elimini le difficoltà finora create al gruppo Arenaways – nel frattempo acquisito da una cordata di imprenditori austriaci – perché diventi un sostegno alla mobilità dei tanti pendolari che il nostro territorio esprime”.
L’assessore alla viabilità Serafino Vanni Lai si è dichiarato d’accordo con la ratio dell’interpellanza ribadendo il proprio impegno a farsi portavoce delle necessità del nostro territorio anche presso i vertici amministrativi di Trenitalia, troppo poco però secondo Rovito, che si dichiara “ancora insoddisfatto dell’operato della Giunta su questo versante”.
Non ci sono sostanziali novità neppure sullo stato di avanzamento della liquidazione dei risarcimenti dovuti per i danni dell’alluvione del 2009, argomento portato avanti da Mario Bocchio. Risponde il sindaco Fabbio: “come Comune abbiamo fatto per intero la nostra parte. I fondi da erogare da parte della Regione sono circa 307 mila euro. Finora sono stati erogati fondi per 36 dei 70 privati da risarcire. Sicuramente solleciteremo ancora la Regione perché faccia la sua parte, tanto più che la cifra non è così ingente da giustificare ancora ritardi”.
Ancora il consigliere Bianchini ha chiesto l’apposizione di una targa commemorativa in viale Brigata Ravenna, per ricordare anche alle nuove generazioni il grande sacrificio di una brigata che “partecipò alla spedizione in Russia, diventando simbolo del martirio che quella guerra comportò. In particolare è bene ricordare Giovanni Palatucci, che durante la Seconda Guerra mondiale salvò 5000 ebrei prima di trovare la morte da eroe in un campo di concentramento”. Favorevole all’apposizione della targa il Sindaco.
Gianni Ivaldi ha poi interpellato Fabbio sul tema dell’educazione e in particolare “sull’insufficienza del personale dedicato negli asili nidi e scuole materne comunali, visto che parte del personale è andata in pensione, parte è in maternità e parte è passata agli istituti statali, senza contare che c’è stato un aumento dei bambini disabili e la situazione necessita di un numero maggiore di educatori”. Secca però la risposta del Primo cittadino, che ha evidenziato come “rispetto a quando era stata presentata l’interpellanza il non aver rispettato il patto di stabilità impedisce qualsiasi assunzione di nuovo personale e anzi porterà a una contrazione degli impegni di spesa possibili, anche alla luce dei nuovi provvedimenti ‘salva-Italia’ varati dal Governo. In questo contesto sarà già una sfida enorme riuscire a non tagliare ulteriormente i servizi, come invece stanno facendo alcune amministrazioni, a partire da quella di Torino, che fanno pagare fino a 136 euro l’anno per la retta della scuola comunale, che da noi è ancora completamente gratuita”.
La seduta si è conclusa con la votazione della proposta inerente la vendita degli alloggi costruiti per i profughi e ora entrati in possesso dei beni del Comune, pur con l’esplicito mandato a metterli in vendita dando priorità proprio agli stessi profughi. In tutto si tratta di 81 alloggi, collocati in via Martiri della Benedicta, che saranno alienati al 50% del costo storico. Sulla questione si è aperto un dibattito e una polemica, alimentata dal fatto da un lato che l’iter seguito non sia stato discusso in Consiglio comunale ma adottato con determina dirigenziale, e dall’altro dalla presunta notizia che alcuni di questi alloggi nel corso del tempo siano stati affittati da persone che in realtà non ne avevano necessità, non vivendoci, ma continuando a pagare l’affitto (di valore poco più che simbolico) proprio in attesa di poter entrare in possesso degli alloggi a prezzi agevolati. Preoccupazione è stata espressa sia dal consigliere Bocchio che da Paolo Bellotti, che ha ricordato come notizie in tal senso gli fossero già giunte durante il suo mandato come presidente del Cissaca e chiedendo inoltre se fosse possibile non alienare tutti gli alloggi, tenendone alcuni nella disponibilità del Comune per i casi di massima urgenza sul piano socio – assistenziale (proposta respinta dal sindaco Fabbio perché “con la cessione dei beni al Comune era esplicitata l’impossibilità di cambiarne la destinazione e di fare scelte differenti da quelle che dell’alienazione”).
Al termine del dibattito la proposta è stata approvata con 21 voti favorevoli su 26 presenti.
L’altro tema all’ordine del giorno avrebbe dovuto essere quello della revisione dello statuto comunale, ma, visti i numerosi emendamenti proposti, è stato deciso di rinviare il tema a un Consiglio comunale ad hoc, fissando come termine per la presentazione di ulteriori emendamenti lunedì prossimo entro le ore 12.