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Rinviati a giudizio i vertici Ausimont e Solvay
Il Giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio per avvelenamento e omessa bonifica una trentina di persone, tra dirigenti e dipendenti Ausimont e Solvay. Il maxi processo si aprirà a luglio. Più di sessanta le parti civili ammesse
Il Giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio per avvelenamento e omessa bonifica una trentina di persone, tra dirigenti e dipendenti Ausimont e Solvay. Il maxi processo si aprirà a luglio. Più di sessanta le parti civili ammesse
Rinviati a giudizio gli ex dirigenti di Ausimont e della subentrante Solvay e con l’accusa di avvelenamento doloso e omessa bonifica. A stabilirlo è stato il giudice per l’udienza preliminare Stefano Moltrasio nel corso dell’udienza che si è svolta questa mattina in tribunale. Gli imputati, una trentina, dovranno quindi comparire davanti alla Corte d’Assise il prossimo 18 luglio. Solo per i dipendenti Arkema non è stato predisposto il rinvio a giudizio ma gli atti torneranno al pubblico ministero per la parte relativa all’omessa bonifica. Presenti in aula anche i difensori delle parti civile: oltre sessanta cittadini che si sono costituiti in comitato, sindacati e associazioni come Wwf e Medicina Democratica. Secondo il Gup sono quindi state convincenti le prove prodotte dal procuratore Riccardo Ghio secondo le quali prima Ausimont e poi Solvay erano a conoscenza dei depositi industriali sepolti nell’area del polo chimico di Spinetta. A portare alla luce l’inquinamento da sostanze pericolose, tra cui il cromo esavalente, erano state le analisi effettuate nei terreni e in falda nell’area dell’ex zuccherificio, nel 2008. Da allora Solvay ha predisposto un piano di bonifica concordato con le autorità sanitarie tutt’ora in corso.