Buzzi Langhi: “Ma io mi sento ancora leghista”
La scelta di ingresso in giunta, le prossime sfide nel settore del commercio e del turismo, e la necessità di ridisegnare e rivitalizzare la città. Ma anche il rapporto con la Lega Nord, e un ricordo personale e politico di una mamma non comune come Francesca Calvo. Colloquio a tutto campo con Davide Buzzi Langhi
La scelta di ingresso in giunta, le prossime sfide nel settore del commercio e del turismo, e la necessità di ridisegnare e rivitalizzare la città. Ma anche il rapporto con la Lega Nord, e un ricordo personale e politico di una mamma ?non comune? come Francesca Calvo. Colloquio a tutto campo con Davide Buzzi Langhi
Lega, e delle sue intenzioni in vista delle prossime elezioni amministrative.
Assessore, lei si sente il nostro Scilipoti, come l’ha definita il vice presidente del Consiglio Regionale Riccardo Molinari?
Vuole subito cominciare da lì? Va bene, così ci togliamo il dente. Ovvio che non mi sento il nuovo Scilipoti, ed è evidente che si tratta di una battuta, in un contesto di polemica politica. Io mi sento uno che ha fatto una scelta consapevole, e coerente.
Ossia?
Nel 2007 ho sostenuto, candidandomi nella Lega Nord-Lista Calvo, il centro destra e la candidatura di Piercarlo Fabbio. Continuo a sentirmi un uomo di centro destra, e ho accettato la proposta del sindaco perché la stessa si inquadra in un progetto di nuovi progetti per Alessandria, e anche di ‘svecchiamento’ anagrafico della politica, che francamente ritengo indispensabile. Mi auguro da questo punto di vista di essere solo il primo segnale di rinnovamento.
E’ la Lega, insomma, che ha tradito la coalizione, e non lei che ha tradito la Lega?
La Lega Nord ha fatto scelte diverse, che io non condivido. Guardi, io a livello nazionale resto leghista, vicino alle posizioni di Maroni in particolare, più che a quelle di Bossi. Su scala locale mi sentivo ormai un pesce fuor d’acqua: leggo peraltro sui giornali che mi hanno espulso, ma comunicazioni ufficiali a me non ne sono arrivate. E neppure una telefonata, se è per quello…
Buzzi Langhi, lei per l’elettorato leghista, e in fondo per tutta la città, non è una persona qualunque: è il figlio primogenito di Francesca Calvo. Anzi, qualche detrattore dice anche che è in politica solo per questo….
Io sono in politica perché ci credo, e perché sia nel 2004 alle provinciali, sia nel 2007 alle comunali un numero importante e crescente di elettori ha creduto in me. Sono naturalmente anche orgoglioso di essere il figlio di un sindaco che in tanti mi pare ricordino per le sue capacità amministrative. Ma per me era soprattutto mia madre, mi creda: quando lei faceva politica, io mi occupavo d’altro, e vivevo addirittura fuori Alessandria: prima a Pavia per laurearmi in Giurisprudenza, poi a Milano dove ho lavorato nel mondo bancario e finanziario.
Ma leghista lo era già, no?
Altro che: sono diventato leghista da ragazzino, verso la fine degli anni Ottanta. In un cassetto conservo ancora la maglia verde di ‘giovane padano’ che mia madre mi regalò. E naturalmente i miei ricordi privati si intrecciano con quelli politici. Il ministro Maroni, ad esempio, venne a cena almeno tre volte a casa mia durante i mesi post alluvione, e ricordo che mi faceva impressione avere la scorta sotto casa. Sì, ero molto orgoglioso di essere leghista, anche se negli anni dalla Lega di Alessandria le delusioni non sono mancate….
Cosa intende?
Intendo ad esempio che mia madre uscì dalla Lega, spero che qualcuno se lo ricordi, proprio perché coerentemente intendeva rimanere alleata al centro destra, nonostante la rottura con Berlusconi di metà anni Novanta. Successivamente i vertici del movimento capirono di aver sbagliato, e tornarono ad allearsi con il centro destra. Ma Francesca Calvo (che a livello nazionale era invece assai apprezzata, tanto da essere consulente del ministro Castelli, e in predicato di diventare sottosegretario, proprio quando sopraggiunse la malattia) a livello alessandrino non fu mai davvero ‘reintegrata’ a pieno titolo da alcuni dirigenti. Del resto, posso dire che è scandaloso che a mia madre la Lega Nord non abbia mai dedicato un convegno, o momenti di approfondimento? Non fosse per Fabbio, non le avrebbero neppure intitolato la biblioteca. Per fortuna ben diverso, e profondo, è il ricordo degli alessandrini.
Veniamo all’oggi Buzzi Langhi: come pensa di gestire Cultura, Turismo e Commercio con le casse vuote?
Quello è il vero dilemma, purtroppo. A tutti gli assessori è stato chiesto di operare quest’anno diminuendo in maniera drastica i budget dell’anno scorso, che erano già ridotti all’osso. Noi abbiamo alle porte due eventi importanti, a cui non intendiamo rinunciare: il Carnevale a febbraio, e FloreAle ad aprile, in Cittadella. Sono due eventi di notevole richiamo commerciale, e di visibilità per tutta la città. Quindi la sfida è riuscire a farli, e bene, anche con pochissimi soldi. Ma naturalmente in queste settimane è mia intenzione pianificare tutte le iniziative dell’anno, anche attraverso un confronto aperto e trasparente con i commercianti, e con tutti gli alessandrini.
Assessore, lei però sa meglio di me che siamo a fine mandato, senza contare le non poche complicazioni aggiuntive della giunta Fabbio. E’ vero che lei è uscito dalla Lega e entrato in giunta perché si accinge a mettere in piedi una sua lista, che appoggerà il sindaco uscente, sottraendo voti alla Lega Nord?
Ma si figuri se la Lega di Alessandria, forte e radicata com’è, si fa togliere voti da me (sorride, ndr). Scherzi a parte, io non sono uscito dalla Lega: semmai loro hanno annunciato la mia espulsione, a causa della mia decisione, coerente, di entrare in giunta. Una mia lista? Confesso che ci sto pensando, soprattutto da quando tutti ne parlano. Posso dirle che non credo avrei grandi difficoltà ad aggregare persone di valore, soprattutto con un occhio di riguardo ai giovani, in questa città spesso bistrattati. Del resto ne sto parlando con il sindaco: le nostre priorità credo debbano essere il ponte Meier (con valorizzazione abitativa e commerciale di tutta l’area di piazza Godetti e vie limitrofe) ma anche il parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi, che io vorrei davvero diventasse il cuore pulsante dell’Alessandria dei ragazzi. Naturalmente senza esagerare con la movida notturna: ma oggi siamo davvero un po’ troppo grigi, non trova?
A proposito di movida e vita notturna, Buzzi Langhi: quando è stato nominato assessore i suoi detrattori facevano girare su Facebook foto con lei abbracciato a diverse belle ragazze…
(sorride nuovamente, ndr) Sì, sì, le ho viste. Brutta cosa l’invidia, no? Io ho 37 anni, sono single, eterosessuale, le ragazze mi piacciono. E’ una notizia questa, o addirittura un difetto? Quelle poi sono tutte foto con amiche, legate alla mia attività di gestore di locali. Ma lo vuole lo scoop? A novembre scorso ho ceduto tutto, e penso proprio che nei prossimi mesi mi dedicherò alla politica col massimo impegno. Ce n’è davvero bisogno…..