Sciopero Aristor revocato. Curino: “i disservizi non dovranno ripetersi”
In una nota Aristor comunica che, grazie all'intervento del gruppo Compass, di cui fa parte, entro lunedì ai dipendenti verrà corrisposto lo stipendio di dicembre. Ma avvisa: "finanziamento non è replicabile ed è intollerabile che il Comune di Alessandria non paghi per il servizio". Revocato lo sciopero di lunedì
In una nota Aristor comunica che, grazie all'intervento del gruppo Compass, di cui fa parte, entro lunedì ai dipendenti verrà corrisposto lo stipendio di dicembre. Ma avvisa: "finanziamento non è replicabile ed è intollerabile che il Comune di Alessandria non paghi per il servizio". Revocato lo sciopero di lunedì
I disservizi registrati nei giorni scorsi relativi al servizio mensa garantito da Aristor “e, in particolare, i gravi ritardi con cui sono stati erogati i pasti presso le Scuole cittadine, sono da imputare a impreviste e sopraggiunte difficoltà organizzative dell’azienda riscontrate nella mattinata dell’11 gennaio e, solo indirettamente, ad aspetti connessi alla recente dichiarazione dello ‘stato di agitazione’ interno all’azienda stessa da parte delle organizzazioni sindacali”. Lo afferma l’assessore Teresa Curino che, in giornata, ha incontrato i vertici di Aristor. La Curino aggiunge che “l’obiettivo di questa Amministrazione Comunale è e rimane la tutela dei bambini, compresi coloro che fruiscono dell’importante servizio pubblico della ‘mensa scolastica’ nelle nostre Scuole cittadine”. Inoltre, “la Direzione Comunale competente ha peraltro provveduto a diffidare l’azienda in questione a somministrare in modo inadeguato il servizio alla Scuole cittadine, riservandosi di procedere, a tutela dei minori, in ogni sede possibile contro eventuali disservizi”. Nulla è invece specificato in merito alle somme dovute dal Comune ad Aristor.
14:30 Sciopero revocato, ma resta il problema Cgil, Cisl e Uil hanno revocato lo sciopero dei dipendenti Aristor programmato per lunedì 16 gennaio. “Abbiamo ricevuto la comunicazione dell’avvenuto pagamento degli stipendi – dice Mario Galati di Cgil – restiamo tuttavia preoccupati per quanto comunica l’azienda, ossia che non ha più intenzione di anticipare per i mancati finanziamenti comunali”. I sindacati hanno quindi intenzione di chiedere una riunione del tavolo provinciale per capire quali siano le intenzioni di Aristor. “Ci chiediamo ad esempio cosa succederà nel caso in cui il Comune non provvederà a saldare il debito che Aristor dice essere superiore a 3 milioni di euro”.
12:00 Compass anticipa gli stipendi di Aristor: “finanziamento non replicabile, il Comune ci deve 3 milioni di euro
La direzione di Aristor ha comunicato che il gruppo Compass anticiperà all’azienda partecipata dal comune di Alessandria i fondi necessari per pagare gli stipendi del mese di dicembre ai 130 dipendenti. “Tale finanziamento – scrive Roberto Limentani, presidente e amministratore delegato di Aristor – è stato bonificato oggi e sarà reso disponibile a tutti i dipendenti della società entro il 16/1/2012. Compass Group, che è socio di maggioranza ma non è l’unico socio, ha deciso in totale autonomia e senza alcun obbligo di far fronte al grave disagio finanziario di Aristor causato dal debito che il Comune di Alessandria ha accumulato nei nostri confronti e che è arrivato oggi all’insostenibile cifra di 3.217.130 euro. Compass Group aveva già sostenuto finanziariamente Aristor erogando pochi mesi fa un altro finanziamento a nostro favore del valore di 870.000 euro e ha deciso di dare questo ulteriore sostegno alla nostra società in quanto rispetta il valore del lavoro dei dipendenti della società e le attese dell’utenza rappresentata dai bambini delle scuole servite. Chiaramente questo finanziamento non è replicabile ed è intollerabile che il Comune di Alessandria non paghi per il servizio di assoluta qualità che Aristor eroga alle scuole cittadine.”
——————————————————————————————————————————–
“Non possiamo fare da scudo ad Aristor. L’azienda e il Comune devono assumersi le proprie responsabilità”. Parole chiare quelle pronunciate dai delegati sindacali e dai dipendenti di Aristor, l’azienda che fornisce il servizio ristorazione per il Comune di Alessandria, nel corso dell’assemblea che si è svolta ieri pomeriggio nei locali della Camera del Lavoro. L’azienda deve ancora versare gli stipendi relativi al mese di dicembre ai 130 lavoratori, adducendo come motivazione il mancato versamento di quanto dovuto per il servizio dal Comune di Alessandria. “Lunedì, se non saranno accreditati gli stipendi, sarà sciopero. Non solo: vogliamo spiegare alla famiglie che pagano i buoni pasto le motivazioni dell’astensione dal lavoro. Siamo consapevoli di creare un disagio ma siamo certi che capiranno”, dicono i delegati.
Oltre allo sciopero, i dipendenti distribuiranno volantini davanti alle scuole e, alle 9,30, un presidio davanti al Comune. “Il sindaco non ci ha mai ricevuto. Questa volta vogliamo che ci ascolti”. Il braccio di ferro tra l’azienda e il socio pubblico che detiene il 15% delle quote va avanti da tempo. Già a dicembre era stato scongiurato lo sciopero perchè i pagamenti degli stipendi erano arrivati, seppure sul filo di lana. Il debito che il Comune ha nei confronti di Aristor ammonta a quasi due milioni di euro, secondo la direzione di Aristor. Il ragioniere capo avrebbe firmato il 2 gennaio una determina per il versamento di oltre 600 mila euro ma la somma non sarebbe ancora di fatto disponibile nelle casse dell’azienda.
Anche Renato Kovacich, che ieri si è simbolicamente incatenato davanti ai cancelli del centro di cottura in zona D4, parla di “condivisione” con la cittadinanza delle ragioni della lotta per un “atteggiamento dell’azienda non più accettabile. Non scioperiamo solo perché ci accrediti lo stipendio che ci spetta, ma anche perchè cessi questo atteggiamento di chiusura che ha da tempo”. I sindacati non escludono anche di intraprendere azioni legali. Ieri l’azienda avrebbe inviato un fax alle scuole avvisando che non sarebbe stato erogato il contorno “a causa dello stato di agitazione dei dipendenti”. “I lavoratori erano tutti regolarmente al lavoro e non c’era alcuno stato di agitazione – precisa Mario Galati di Cgil – abbiamo pertanto dato incarico ai legali di valutare se ci sono gli estremi per una querela. Allo stesso modo, si stanno valutando anche azioni per recuperare le somme dovute. “Non ci fermeremo allo sciopero di lunedì”, avvisano. “Aristor fa parte di un gruppo internazionale, Compass, che fornisce servizi anche ad altre realtà in provincia. E’ inaccettabile che scelga di usare i propri dipendenti come scudo nei confronti del Comune”, tuona Galati. I dipendenti e i rappresentanti sindacali non escludono di coinvolgere i “cugini” che lavorano per Compass in una lotta per il diritto a vedersi corrisposto quanto dovuto.