I pazienti promuovono l’ospedale
Anche nel 2011 l'Azienda Ospedaliera di Alessandria supera con buoni risultati l'indagine di soddisfazione dei pazienti e il giudizio dell'ente certificatore. Comfort, relazioni operatori-pazienti, ma anche tempi di attesa, pronto soccorso, aree critiche e informazione. Queste sono alcune delle tematiche affrontate negli oltre 5000 questionari analizzati
Anche nel 2011 l'Azienda Ospedaliera di Alessandria supera con buoni risultati l'indagine di soddisfazione dei pazienti e il giudizio dell'ente certificatore. Comfort, relazioni operatori-pazienti, ma anche tempi di attesa, pronto soccorso, aree critiche e informazione. Queste sono alcune delle tematiche affrontate negli oltre 5000 questionari analizzati
Ogni anno il questionario si compone di sei tematiche sulle quali esprimere un giudizio: accessibilità, tempi di attesa, comfort, relazione tra operatori- pazienti, qualità dell’assistenza e informazione sull’azienda ospedaliera e sui servizi. “Quest’anno si è registrata una valutazione più alta (buona) – spiega il commissario Nicola Giorgione (nella foto) – su alcuni fronti che hanno portato ad una media generale in costante crescita. La scala di valutazione va da 1 (pessimo) a 5 (ottimo): il comfort è salito oltre il valore di 4 (più che buono), così come la relazione tra operatore e paziente e la qualità dell’assistenza. Tutti assestati tra il 4 e il 4,3. Il 94% delle strutture analizzate, che sono oltre 50, hanno raggiunto l’obiettivo, cioè arrivare al giudizio di 4 nella scala di valutazione”.
Le maggiori novità introdotte riguardano le “aree” oggetto di analisi: rispetto al 2009 in cui sono stati presi in esame degenze, ambulatori e day-hospital onco-ematologici, il 2010 ha visto l’esame anche delle cosiddette “aree critiche” (ad esempio la terapia intensiva o la rianimazione), mentre nel 2011 si è aggiunta all’indagine la valutazione anche del Pronto Soccorso, sia di quello civile che dell’infantile, e del centro di riabilitazione Borsalino, che è rientrato tra le strutture certificate che sono state quest’anno 68 (contro le 62 dell’anno precedente), più del 60% del totale (circa 126 strutture complessive).
Soddisfacenti i tempi di attesa per un buon 84% dei pazienti che hanno compilato il questionario, e altrettanto buoni i risultati per le “aree critiche” che hanno ricevuto un giudizio positivo sia per la relazione con il personale, sia per la qualità dell’assistenza che per gli ambienti e gli aspetti tecnico-organizzativi (come voglia di curare, oppure strumentazione utilizzata per la cura). Lo stesso ragionamento, in positivo, è stata fatto per il Pronto Soccorso: quello Civile che conta più di 40 mila accessi ha trovato riscontri positivi sulla cortesia e disponibilità del personale, ancora da migliorare il tempo d’attesa che è già migliorato. Stesso discorso vale per il Pronto Soccorso dell’Infantile, che conta oltre 20 mila accessi, dove però “c’è maggiore tempo – spiega Giorgione – rispetto al Civile da dedicare alle ‘coccole’ per i malati”.
Tra le tematiche ancora un po’ “basse” nella scala di valutazione si trova il cibo, “nonostante sia migliorato e siano stati aggiunti tre nuovi menù” e l’accessibilità all’informazione che si stabilisce su un “più che sufficiente”, ma che è ancora un punto critico, “nonostante il sito internet abbia ricevuto anche quest’anno un premio (per il terzo anno consecutivo)”. Il risultato di buona soddisfazione è stato rilevato anche dall’ente certificatore che se nel 2009 aveva riscontrato ben 5 “non conformità”, nel 2011 ne ha rilevata solo una e cioè il “consenso informato non ancora centralizzato”. Che come ha precisato il commissario Giorgione “sarà il nostro obiettivo per il 2012. Perché con questa indagine ci si mette ogni volta in gioco, cercando di lavorare sulle criticità che sono segnalate dagli stessi pazienti”.
E il Piano di Miglioramento 2012? Cosa prevede di nuovo? “Intanto manteniamo sicuramente le attività del 2011, come abbiamo già fatto per i due anni precedenti, chiudendo sempre con un pareggio di bilancio. Per ora possiamo basarci su questi dati, mentre per il 2012 bisognerà attendere di capire quale sarà il finanziamento che ci verrà dato dalla nuova riforma sanitaria – ha spiegato Nicola Giorgione – Noi speriamo di avere dati fondati già a metà di febbraio, ma per ora non possiamo che aspettare”.
Intanto vista la chiusura in bellezza del 2011, anche l’anno nuovo vuole cominciare al meglio, con la Festa di Sant’Antonio Abate, patrono dell’Ospedale civile di Alessandria. Per l’occasione domenica 15 gennaio, alle 11.15, nella chiesa dell’ospedale (via Venezia 16) sarà celebrata da Monsignor Giuseppe Versaldi la messa in onore del Santo protettore.