Buzzi Langhi neo assessore. Si consolida lo strappo con la Lega Nord
Prosegue il rimpasto della Giunta comunale: Buzzi Langhi assessore al Commercio, Turismo e Cultura e Paolo Bonadeo agli Affari Generali. La Lega Nord reagisce con l'espulsione dal partito dell'ex consigliere del Carroccio e ribadisce lo strappo con la maggioranza, ormai insanabile. Tanto da definirsi all'opposizione
Prosegue il rimpasto della Giunta comunale: Buzzi Langhi assessore al Commercio, Turismo e Cultura e Paolo Bonadeo agli Affari Generali. La Lega Nord reagisce con l'espulsione dal partito dell'ex consigliere del Carroccio e ribadisce lo strappo con la maggioranza, ormai insanabile. Tanto da definirsi all'opposizione
Certo è che l’ingresso che ha fatto maggiore “scalpore” è sicuramente quello di Davide Buzzi Langhi, legato al gruppo del Carroccio per “tradizione”, il cui nome è da sempre collegato alla figura della madre, Francesca Calvo, sindaco di Alessandria per due mandati (nel 1993 e riconfermata nel 1997).
Il sindaco Piercarlo Fabbio ha definito questa operazione “tesa ad equilibrare ancora di più la nuova Giunta, con l’ingresso di giovani, in vista della conformazione della nuova amministrazione di domani”. Questo stesso principio è stato poi ripreso e sottolineato anche da Buzzi Langhi nei suoi ringraziamenti per la fiducia e per il nuovo incarico. “Oggi è importante puntare all’innovazione: il mio ingresso come ‘giovane’ politicamente parlando, più che anagraficamente, deve portare le nuove generazioni ad avere maggiore fiducia nella politica”.
Deleghe che sembrano pesare un po’ sulle spalle del neo assessore, vista l’importanza dei settori, ma che fanno da sprono per iniziare a lavorare subito e al meglio. Tante sono già le idee di Buzzi Langhi (nella foto a destra), sia per il settore del commercio che per quello della cultura che ha già ben salde fondamenta costruite dal predecessore, Paolo Bonadeo. “La mia intenzione – spiega Davide Buzzi Langhi – è di favorire il commercio al dettaglio, quello del centro storico, visto che la grande distribuzione c’è e funziona”. Per questo il neo assessore annuncia la sua proposta di organizzare un “tavolo di trattativa” con i commercianti e le associazioni di settore “per capire come agire per rilanciare il centro città e i negozi”, nella speranza che sempre meno serrande chiudano. Nel settore della cultura, invece, sembra non voler “lasciare la strada vecchia”, con alcune particolari attenzioni per la biblioteca civica “F. Calvo” a lui molto cara. “Potrebbe diventare uno spazio dedicato all’arte, uno spazio espositivo, una ‘casa degli artisti’”, precisa l’assessore. L’importanza dell’unione di questi due settori viene sottolineata dal primo cittadino che la definisce “industria della cultura”, con la quale “si va a saldare quella sinergia tra attività economiche e culturali che soddisfano a pieno la filosofia del nostro mandato elettorale”. Cultura, commercio, cittadella, centro storico, ponte Meier: tutte insieme creano la “ricchezza” di Alessandria.
La scelta di assegnare le deleghe di assessore all’ex consigliere Buzzi Langhi viene motivata dal sindaco anche sotto un aspetto politico, definito di “continuità con il passato – (in riferimento alla collaborazione di Fabbio con l’allora sindaco Calvo) – e con il futuro, guardando ai rapporti in Consiglio comunale che tendono ad allargarsi”. Sicuramente una giustificazione alla scelta di Buzzi Langhi è data anche dall’appoggio alla maggioranza da parte del leghista, pur con voto di astensione, nel corso della votazione per la manovra correttiva dei bilanci. Proprio su questo fronte era stata più volte sottolineata la “linea” del partito del Carroccio: “no alla partecipazione al voto con il parere negativo dei Revisori dei Conti”. La decisione del “giovane” consigliere era stata definita come una “scelta personale, fuori dalla linea di partito”. Allo stesso modo, anche se con una reazione molto più dura, è stata interpretata la scelta di accettare la carica di assessore e il conseguente ingresso in Giunta.
“Ci dispiace molto perché Davide era un nostro consigliere – commenta Riccardo Molinari (nella foto), vicepresidente del Consiglio regionale e segretario provinciale della Lega – siamo perplessi e delusi. Sicuramente di una scelta del genere avrebbe dovuto parlarne con il movimento, e anche il sindaco Fabbio avrebbe dovuto consultare la Lega prima di una decisione così importante. Buzzi Langhi non aveva già tenuto la linea del partito in occasione della votazione sui bilanci, scegliendo di rimanere in aula mentre le direttive del partito erano chiare”. E prosegue: “Così facendo Buzzi Langhi si estromette di fatto dalla Lega. E’ triste constatare come anche Alessandria, evidentemente, abbia i suoi piccoli Berlusconi e Scilipoti”. Sulla stessa linea di pensiero sembra essere l’intero direttivo provinciale del Carroccio che dopo pochi minuti dalla fine della conferenza stampa che ha ufficializzato la carica di neo assessore di Buzzi Langhi ha precisato: “ A causa dei suoi reiterati comportamenti palesemente in contrasto con la linea del movimento giunti sino ai fatti odierni, non è più da considerarsi un rappresentante della Lega Nord. Nei prossimi giorni, saranno attivate le procedure per chiedere ai vertici del partito la sua formale espulsione”. Dentro la giunta Fabbio, ma fuori dal partito. “La Lega non entra in Giunta”. Almeno non più, vista la revoca delle deleghe attuata dal sindaco Fabbio agli assessori leghisti che ricoprivano fino a qualche mese fa ruoli nell’amministrazione comunale. “La Lega non fa più parte di questa maggioranza ormai – precisa il capogruppo Roberto Sarti – Si trova già in una posizione di opposizione e continuerà a farla”. Queste dichiarazioni sembrano però non essere mai state udite dal primo cittadino che alla domanda “la Lega è ancora in maggioranza” ha risposto serenamente: “non registro novità. Non ho mai avuto dichiarazioni contrarie dal partito della Lega”.
Nonostante i moniti del mese scorso dai vertici regionali dei due partiti, lo strappo tra il Pdl e la Lega Nord sembra ormai insanabile. E lo dimostrano anche le parole di Riccardo Molinari, dopo gli ultimi fatti: “Fabbio non si è comportato da alleato, ma da dittatore, estromettendo la Lega da temi importanti come i bilanci e da scelte di Giunta, come quest’ultima. Forse è stato uno scatto d’ira, ma con questo comportamento non so come lo strappo sarà ricucibile”. Parole e giudizi pesanti vengono da un membro del direttivo cittadino della Lega Nord, Fabrizio Guazzotti, che addita Buzzi Langhi di essere un “traditore”: “i traditori sono sempre stati cacciati da un movimento pulito e onesto come la Lega”.
Tutto ancora potrebbe succedere. Staremo a vedere, in attesa intanto che la surroga di Buzzi Langhi ad assessore e l’ingresso di un nuovo consigliere (con ogni probabilità Georghe Raica, ex leghista, che oggi entrerebbe in Consiglio come rappresentante del Gruppo misto) sia ufficializzata nel prossimo Consiglio comunale che dovrà essere convocato entro una decina di giorni. Forse il 19 gennaio, data importante e decisiva anche sul fronte Corte dei Conti.