“A giugno il Comunale sarà restituito agli alessandrini”
I lavori di bonifica dovrebbero partire a giorni. Chiusi i cantieri (4 in tutto) , lo Spresal insieme con Arpa Piemonte stabilirà l'agibilità dei spazi. Verificata la restituibilità della struttura partiranno i lavori per il rinnovo degli ambienti
I lavori di bonifica dovrebbero partire a giorni. Chiusi i cantieri (4 in tutto) , lo Spresal insieme con Arpa Piemonte stabilirà l'agibilità dei spazi. Verificata la restituibilità della struttura partiranno i lavori per il rinnovo degli ambienti
E’ stata, infatti, spedita mercoledì 4 gennaio, dal Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro, la raccomandata contenente la conferma dell’attuabilità del progetto di bonifica e destinata alla ditta Switch1988, incaricata dal Teatro Regionale Alessandrino dello svolgimento dei lavori.
Il 6 dicembre il piano dei lavori di bonifica giunse per la prima volta all’attenzione dello Spresal che richiese alcune integrazioni .
Il 27 dicembre in un incontro con Switch e Tra (committenza dei lavori) il servizio dell’Asl di Alessandria vennero discussi i contenuti delle integrazioni ed emerse la necessità di ulteriori chiarimenti.
Il 30 dicembre fu consegnato a Spresal il plico con tutte le precisazioni richieste .
Il 2 gennaio completata l’analisi della documentazione inoltrata dalla ditta Switch1988, il servizio dell’AslAl espresso l’autorizzazione.
“Non appena la ditta avrà ricevuto la nostra comunicazione – spiega Marina Ruvolo direttore Spresal – potrà iniziare le operazioni di bonifica seguendo il piano di lavoro concordato. Stanno già iniziando i lavori preparatori. La Switch1988 prima dell’avvio dovrà comunicare la data di inizio dei lavori con 3 giorni di anticipo rispetto alla prevista partenza.”
“Abbiamo verificato che il piano di lavoro fosse conforme alle direttive ministeriali – prosegue la dott.ssa Ruvolo – volte a garantire la salute dei lavoratori e di terzi e la correttezza delle modalità di smaltimento. Quella del teatro Comunale è una situazione un po’ particolare perché di solito le bonifiche riguardano manufatti, coibentazioni, materiali, guarnizioni, qui abbiamo a che fare con un immobile che ha subito una contaminazione da fibre di amianto per cui, affinchè sia nuovamente agibile, è necessario un percorso di bonifica complesso. Di qui i tempi un po’ dilatati”
Quattro i cantieri – non contemporanei bensì consecutivi – che coinvolgeranno tutti gli spazi del Comunale:
Il cantiere numero 1 comprenderà il foyer, gli uffici di via Savona e i corridoi laterali, il numero 2 tratterà la sala grande (escluso il palco) e la galleria, il 3 si occuperà del palcoscenico (non del sottopalco), il 4 vedrà interessato il sottopalco e le sale Ferrero e la Zandrino.
“La contaminazione non è omogenea – aggiunge la dott.ssa Ruvolo -, tuttavia il Tra ha deciso di bonificare tutta la struttura in maniera uniforme. Terminato ogni cantiere Spresal, insieme ad Arpa Piemonte Polo Amianto, verificherà la restituibilità della struttura. Si procederà, poi, ad un’ulteriore analisi dello stabile nella sua totalità.”
Sempre la direttrice spiega: “Il decreto ministeriale che stabilisce la concentrazione di fibre nell’aria tali da consentirne l’accessibilità, fissa il valore a 2 fibre per litro. Abbiamo deciso di essere ulteriormente cautelativi e di fissare questo termine seguendo una raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità risalente al 1987 che prevedeva, all’interno di spazi utilizzati dalla collettività, un limite di 1 fibra per litro.”
Il direttore dei lavori – che si prevede si chiuderanno a giugno 2012 – sarà l’ing. Francesco Daquarti. Saranno necessari 100 giorni lavorativi per la bonifica a cui andranno a sommarsi le giornate destinate ai sopraluoghi di Arpa e Spresal per la conferma di agibilità e di salubrità degli spazi.
Solamente a bonifica ultimata partirà la ristrutturazione degli ambienti del teatro:
Il sindaco Piercarlo Fabbio: “I tempi della progettazione sono stati lunghi perché occorreva fare un ragionamento ex novo sul teatro e rivalutare anche le limitazioni che una struttura realizzata negli anni 70 imponeva. Il teatro cambierà, non sarà più un contenitore aperto trenta sere all’anno. Saranno utilizzati tutti gli spazi del teatro in linea con un nuovo progetto che prevede spazi culturali, book shop , negozi, fino alla palestra. La cittadinanza potrà così usufruire degli spazi del teatro in più momenti. Verrà diminuito il numero dei posti a sedere, decisamente alto, per fare in modo che il sold-out sia raggiungibile con più facilità. Le sale cinematografiche proietteranno film non commerciali, già sufficientemente rappresentati nelle sale già esistenti in città. Se il danaro pubblico deve essere investito deve essere investito nella direzione di valorizzare il territorio, quindi cineasti locali, produzioni piemontesi. Tutto questo, ovviamente, a bonifica ultimata.”