Corrado Malandrino: “due mandati, tanti risultati raggiunti e qualche rimpianto”
La fine del suo secondo mandato è stata l'occasione per il preside della Facoltà di Scienze Politiche di Alessandria per tracciare un bilancio degli ultimi anni della facoltà alessandrina e, in particolare, del proprio operato. E sulla delicata vicenda che ha coinvolgo il collega e amico Salvatore Rizzello ricorda: "chi è senza peccato scagli la prima pietra"
La fine del suo secondo mandato è stata l'occasione per il preside della Facoltà di Scienze Politiche di Alessandria per tracciare un bilancio degli ultimi anni della facoltà alessandrina e, in particolare, del proprio operato. E sulla delicata vicenda che ha coinvolgo il collega e amico Salvatore Rizzello ricorda: "chi è senza peccato scagli la prima pietra"
Fra i colpiti più impegnativi del proprio operato da preside, che, come ricorda Malandrino, ha riottenuto il secondo mandato con il 98% delle preferenze espresse dai colleghi, c’è stata sicuramente “la delicata riorganizzazione dei nuovi assetti conseguenti alla scomparsa delle facoltà. Qui ad Alessandria verrà creato un unico polo umanistico, insieme con la facoltà di Giurisprudenza. Il processo verrà completato con l’elezione del nuovo senato accademico, la nomina del consiglio di amministrazione formato da 9 membri, e l’elezione del nuovo direttore di dipartimento, carica alla quale non mi candiderò (potrebbe essere scelto già il 9 gennaio, anche se è probabile che la decisione slitti di qualche mese ndr). Il mio impegno futuro – ha proseguito Malandrino – credo sia più utile ad esempio in ateneo, o comunque proseguendo le attività di ricerca intraprese (oltre all’attività di docenza), in particolare sulla storia del Risorgimento, grazie a un lavoro particolarmente innovativo che sto svolgendo con alcuni colleghi e che ha portato alla recente pubblicazione di un primo volume, dal titolo ‘Garibaldi, Rattazzi e l’Unità d’Italia’“.
Parlando degli obiettivi futuri, l’ex preside di Scienze Politiche si è soffermato anche sulla possibilità di ospitare nella sede di Alessandria un corso di laurea in Economia, mutuando i corsi dalla sede di Casale: “un’occasione per offrire un percorso in più agli studenti e incrementare ulteriormente l’offerta sul territorio, anche se per farlo serviranno risorse e investimenti. Noi siamo pronti a fare la nostra parte in merito, anche sul piano dei fondi necessari, speriamo che anche gli altri soggetti istituzionali che potrebbero essere coinvolti diano il loro contributo”.
In ultima battuta, Corrado Malagrino ha voluto spendere qualche parola per il collega e amico Salvatore Rizzello, preside della Facoltà di Giurisprudenza, al centro dell’attenzione mediatica dopo i sospetti lanciati sugli esiti del concorso per un posto da ricercatore: “Rizzello è una persona capace e seria, che ha avuto un ruolo importante non solo per l’università ma per la città, a cominciare dall’eccellente lavoro svolto per il piano strategico e l’esperienza di Alessandria 2018. Vedere un collega così esposto alla gogna mediatica non fa mai piacere. Se qualche leggerezza c’è stata, è giusto che venga fatta chiarezza, ma occorre aspettare che si esprima la commissione d’indagine indetta dal senato, su proposta dello stesso Rizzello – e composta per due terzi da membri esterni. L’iter sarà rapido ed è facile immaginare che già entro gennaio, o comunque non oltre metà febbraio, verrà chiarito se ci sia stato qualcosa di rilevante da un punto di vista deontologico o meno. Il polverone che si è alzato rischia di infangare la nostra università, che è invece un esempio di eccellenza sul territorio, con un’immagine di ateneo giovane e brillante, così come emerge anche dalle statistiche ministeriali ufficiali. Io credo che valga sempre il detto evangelico ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’, anche se ci tengo a sottolineare che è meglio – e doveroso – specialmente in certi contesti cercare di essere senza peccato”.