Il Consiglio “dei bilanci” slitta di un giorno. Un nulla di fatto per la commissione
Nuova commissione Bilancio convocata domani alle 18, poche ore prima del Consiglio delle 20 della data ultima del 30 dicembre per poter votare le "correzioni" ai rendiconti 2009 e 2010 e per il preventivo 2011. Oggi mancava ancora il parere del Collegio dei Revisori proprio sul 2011
Nuova commissione Bilancio convocata domani alle 18, poche ore prima del Consiglio delle 20 della data ultima del 30 dicembre per poter votare le "correzioni" ai rendiconti 2009 e 2010 e per il preventivo 2011. Oggi mancava ancora il parere del Collegio dei Revisori proprio sul 2011
La decisione è stata presa nel pomeriggio di oggi dopo la conferma del presidente del Collegio dei Revisori della “mancanza” del parere per il bilancio 2011, dato che la documentazione è stata consegnata solo nella giornata di ieri e visto che uno dei revisori è fuori città.
Questa sera, 29 dicembre, ci si aspetta un Consiglio “ordinario” che proverà a votare gli altri punti all’ordine del giorno, ovvero il provvedimento discusso in mattinata dalla commissione politiche del Territorio sul “parcheggio che dovrebbe costruirsi a partire da un patto tra la Camera di Commercio e il Comune”.
Con buone probabilità questa sera ci sarà anche la relazione del sindaco Fabbio sul documento di 6 pagine che riporta il parere del più famoso tributarista italiano, Victor Uckmar, cui l’amministrazione si è affidata. Sembra che il tributarista genovese abbia confutato positivamente le modifiche apportate dall’amministrazione comunale sui bilanci rispetto a quelle che erano state le richieste della Corte dei Conti. Parere che va in controtendenza con quello espresso dal Collegio dei Revisori per il 2009-2010, che è stato “non favorevole”.
Proprio su questo punto si è concentrata buona parte della commissione Bilancio di quest’oggi: il commissario Aldo Rovito (nella foto) ha alzato i toni della discussione proprio sul fatto che i Revisori avessero incluso nel loro parere, che ha portato al giudizio negativo, l’atto della Procura della Corte dei Conti. “Come ne siete venuti in possesso?” chiede l’avvocato.
Su questo punto si sofferma anche il consigliere Emanuele Locci che chiede “come sia possibile che l‘impianto accusatorio della Procura abbia potuto influenzare il parere dei Revisori che si doveva basare sul pronunciamento della Corte dei Conti“.
Risposta secca del presidente Nicola Tattoli: “l’abbiamo ricevuto dal ragioniere capo Ravazzano. Comunque non intendo esprimermi in assenza dei miei due colleghi: siamo un Collegio e non parlo quindi da singola persona”.
Non è bastato il nuovo parterre in aula, con il neo assessore al Bilancio Franco Trussi e il neo ragioniere capo Paolo Ansaldi a cambiare le modalità di discussione. Paolo Bellotti (nella foto in basso) ad inizio commissione porta all’attenzione la questione dei 15 milioni che sarebbero entrati nel bilancio 2011 grazie alla gara sui rifiuti di Amiu, conclusasi nella giornata di ieri. “A pagina 9 di un capitolo apparentemente anonimo come quello “Proventi per pubblicità, bandi, avvisi e gare” era già presente la cifra di 15 milioni, come cifra ‘in aumento’. Ho chiesto spiegazione agli uffici che mi hanno risposto essere la cifra per il bando Amiu”.
Questo avveniva a luglio, quando teoricamente la cifra ancora non si conosceva, il bando ancora non era stato fatto, ma soprattutto precisa Bellotti “non può dire il sindaco che con questo denaro si arriva ad un pareggio di bilancio, perchè rispetto a prima non è entrato nessun nuovo euro, visto che questi soldi erano già ascritti in bilancio”. Il fatto di aver venduto Amiu, non sembra corrispondere ad una copertura del disavanzo.
Al “buco” cui fa riferimento Bellotti risponde il nuovo ragioniere capo Ansaldi: “Per il 2011 non si può parlare di buco, perché il 2011 è stato svuotato di oltre 13 milioni. Con gli spostamenti seguiti alle modifiche noi abbiamo oggi una proiezione sul Patto di stabilità 2011 di più di 20 milioni di contabilità mista”.
Ma “le colpe” in aula non sono rivolte solo ai Revisori. Rovito accusa la sinistra per il comportamento tenuto in questi ultimi tempi: “saremmo arrivati a questa situazione anche senza le vostre denunce!“. Lamenta il fatto che l’opposizione non si sia limitata a “sceneggiate in aula e a far cadere in più occasioni il numero legale, ma che abbia deciso di utilizzare la forma della denuncia”, denominata come la cosa peggiore che potessero fare.
Il presidente della commissione, Carmine Passalacqua, terminati gli interventi decide di procedere alla votazione almeno per i due rendiconti, 2009 e poi 2010. Ivaldi, capogruppo del Pd, come dichiarazione di voto per i suoi commissari preannuncia la “non partecipazione” al voto, ma Abonante (in sostituzione della Scagni) e Marchelli non lasciano l’aula, creando “confusione” tra i presenti. Votano a favore Passalacqua, Locci e Rovito. Assente Buzzi Langhi della Lega e “non partecipanti” i due di minoranza che sono ancora però seduti tra i banchi. La “non partecipazione” al voto equivale alla non presenza in aula, quindi viene a mancare il numero legale. Restano solo i tre favorevoli di maggioranza, che non sono sufficienti. Scoppia la bufera, ma ciò non cambia la sostanza dei fatti. La votazione non passa per mancanza del numero minimo sufficiente e la commissione viene sospesa, per riprendere i lavori solo domani, a 24 ore di distanza, alle 18 con il parere dei Revisori per il 2011.