All for Fashion… La bellezza, seppur diversa, è sempre bellezza
"Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è unopinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre." (Muhammed Ali, celebre atleta e campione di boxe)
"Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un?opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre." (Muhammed Ali, celebre atleta e campione di boxe)
Nel mondo della moda poco si parla di disabilità. Sono infatti quasi inesistenti gli eventi e le attività che il mondo delle passerelle ha visto aprire ai disabili. Ancora molto poche le modelle e i modelli diversamente abili. Rari gli spot, le foto che hanno come protagonista un disabile. Per non parlare della televisione che li considera solo quando ci sono storie da utilizzare per aumentare gli ascolti o per dimostrare il ‘falso’ buonismo ed interesse delle emittenti televisive verso i più ‘deboli’. Ma insomma, è davvero così importante essere perfetti nella società odierna e nella moda?
Le persone con disabilità sono spesso viste come manichini privi di personalità ed emozioni, come incapaci ad avere una vita affettiva, sociale e lavorativa. I pregiudizi si formano sempre e solo sull’aspetto esteriore, diventando il fulcro di un concetto che viene inserito dalla società attuale e che si basa solo sull’apparenza. La bellezza, che molti hanno e possiedono, che tante invidiano alle top model e che altri fanno di tutto per avere, è diventata un’esigenza ritenuta fondamentale in molti ambiti. Soprattutto nella moda, la perfezione conta più di ogni altra caratteristica, bisogna rispettare definiti canoni per salire in passerella e posare per famosi fotografi. Ma al mondo, oltre a questo esistono anche persone che nonostante la disabilità non hanno nulla da invidiare ai prototipi di bellezza che ci vengono imposti come assoluti. L’imperfezione, le carenze, le mancanze, sono handicap che non possono limitare il pensiero di una società che si proclama civile. Una disabilità non dovrebbe essere limitante in nessun ambito, nemmeno in quello della moda. Riducendo il nobile concetto della bellezza al fatto di avere misure perfette ed un bel corpo, alcuni rendono il proprio pensiero meschino e la propria mente chiusa. Un’esteriorità imperfetta non è sempre sinonimo di scarsa bellezza e sensualità. I disabili, racchiusi da sempre nel prototipo di ‘ brutto e sfortunato ‘ nascondono capacità, potenzialità e caratteristiche che non devono essere valutate solo dall’aspetto .scalfito da un handicap perchè la bellezza può essere differente, ma rimane sempre e comunque bellezza. La diversità si trova negli occhi di chi guarda e non di chi la vive. Le donne e gli uomini disabili vogliono avere la loro possibilità e la loro rivincita su una società che da troppo tempo li considera invisibili.
Cos’è ALLforFASHION?
ALLforFASHION è un progetto che coinvolge per la prima volta la disabilità e la inserisce in quel mondo che tende ancora ad estraneare le persone con disabilità. la Moda.
Si tratta di un progetto innovativo dalle finalità non lucrative ideato dalla bella 22enne Marta Pellizzi, divenuta disabile da pochi anni e che ha pensato ad un modo originale per sensibilizzare la società su questi delicati temi. Lo ha fatto creando ALLforFASHION che si propone, oltre a dare una formazione gratuita ed a offrire un book fotografico ai partecipanti, di creare una sfilata di alta moda a Bologna fissata per settembre 2012. La sfilata che verrà realizzata con abiti da sera e abiti casual-sportivi ha l’appoggio dell’Accademia di Moda di Napoli e del noto direttore artistico Pasquale Esposito (www.inventaevents.it).
L’iniziativa si propone il raggiungimento dei segienti obiettivi specifici:
- Favorire l’inclusione delle persone disabili nel mondo della moda.
- Sensibilizzare la società facendo notare che la bellezza esiste anche in altre forme.
- Integrare al pensiero di chi vive il mondo della moda anche altri tipi di bellezza, che vanno oltre ai canoni imposti ed agli schemi che reputano la perfezione un sinonimo di bellezza assoluta.
- Fornire agli aspiranti stilisti che confezioneranno gli abiti il confronto con specifiche persone e la visione di una moda ed un abbigliamento accessibile anche a chi ha un handicap.
- Far accrescere nei partecipanti al progetto l’autostima, favorendo la crescita personale e l’accettazione della propria persona e delle proprie capacità.
- Fornire un’occasione di socializzazione, di conoscenza, di scambio di esperienze ed idee tra i partecipanti.
- Fare della sfilata un motivo di ricordo e un momento di insegnamento e di spunti di riflessione per tutti.
[Dal blog disparialessandria.wordpress.com]