Fabbio: “continueremo a lavorare”. Dalla Lega una fiducia condizionata
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
21 Dicembre 2011
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Fabbio: “continueremo a lavorare”. Dalla Lega una fiducia condizionata

Oggi la giunta si riunirà per discutere la linea amministrativa dopo l'avviso di garanzia ricevuto dalla procura della Repubblica da Fabbio e Vandone. La Lega conferma: "voteremo l'aggiustamento se ci sarà l'ok dei revisori e di un nostro esperto". Ma i documenti sulla manovra non sono ancora stati presentati e i tempi stringono

Oggi la giunta si riunirà per discutere la linea amministrativa dopo l'avviso di garanzia ricevuto dalla procura della Repubblica da Fabbio e Vandone. La Lega conferma: "voteremo l'aggiustamento se ci sarà l'ok dei revisori e di un nostro esperto". Ma i documenti sulla manovra non sono ancora stati presentati e i tempi stringono

Avanti a testa alta. Sarà questa la linea dell’amministrazione di Piercarlo Fabbio, nonostante la tegola degli avvisi di garanzia consegnati ieri dalla procura di Alessandria al primo cittadino e all’assessore al Bilancio Vandone. Falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato le ipotesi di reato contestate, le stesse che qualche mese fa erano indicate nell’avviso al ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano. Per fare quadrare i bilanci, secondo la procura, l’assessore insieme al dirigente e al sindaco avrebbero inserito somme non vere in entrata e tolto spese in uscita. “Le attuali contestazioni sono frutto di una diversa interpretazione delle norme di contabilità pubblica. Abbiamo utilizzato prassi da anni consolidate tanto in Alessandria che in molti altri Comuni. Continueremo, pertanto, a lavorare, nel rispetto del mandato conferitoci e per il conseguimento degli obiettivi di programma, apportando al bilancio le modifiche stabilite dalla Corte dei Conti”, ribatte Fabbio con una nota in serata. La tabella di marcia, quindi, non cambia: venerdì verrà presentato al consiglio comunale la manovra di aggiustamento, nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti la cui procura, nel frattempo, ha messo in mora l’intera amministrazione (giunta e consiglieri di maggioranza) chiedendo la restituzione di un presunto danno erariale di 39 milioni di euro.
Qualcuno fa notare, però, che l’aggiustamento deve essere ancora approvato dalla giunta, valutato dal collegio dei revisori dei conti e dall’esperto della Lega che, a questo punto, “non si fida più dei conti di Fabbio e Vandone”, come aveva detto a chiare lettere il segretario provinciale Riccardo Molinari in una conferenza stampa convocata dopo il ritiro delle deleghe di giunta agli esponenti della Lega. “La nostra posizione non cambia – dice ora il capogruppo in consiglio comunale Roberto Sarti – siamo pronti a votare l’aggiustamento se andrà nella direzione indicata dalla Corte dei Conti”. Ma i tempi sono strettissimi, e l’esperto dovrà verificare due bilanci in meno di tre giorni, sempre che la manovra venga illustrata, e i documenti consegnati, entro oggi. Numeri alla mano, la Lega Nord si trova nella posizione di ago della bilancia: senza i consiglieri del Carroccio in consiglio comunale la maggioranza non c’è, a meno che non si ricorra alle seconda convocazione.
Anche il consigliere Emanuele Locci, uno tra i più “critici” della maggioranza, non ha dubbi: “voterò l’aggiustamento che non potrà non accogliere le richieste della corte dei Conti”. E sull’avviso di garanzia dice “mi auguro che l’inchiesta avviata dimostri che non c’è stato dolo una volta per tutte”. In molti, in fondo, tra i banchi del consiglio comunale, si attendevano la notifica dell’avvio dell’inchiesta da parte della procura della Repubblica, la quale aveva commisionato un corposo dossier tecnico che è stato valutato attentamente, in parallelo con la procura della Corte dei Conti. L’avviso di garanzia era quasi “un atto dovuto” secondo alcuni, ossia “inevitabile”.
L’opposizione ora parla a chiare lettere di “dimissioni” per il “bene della città”.
Un’ alternativa che per ora sembra non sia tenuta in considerazione, sarebbe la sfiducia del consiglio nei confronti del sindaco, costringendolo alle dimissioni e, quindi, al commissariamento fino alle elezioni.
Per oggi pomeriggio è convocata una riunione di giunta in cui si deciderà la linea da tenere.
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