Abonante: “Giriamo pagina in fretta, per il bene della città”
Il consigliere comunale del Pd, che recentemente si è dimesso dalla presidenza della commissione Affari Istituzionali del Comune di Alessandria, spiega le motivazioni del suo gesto, e parla degli ultimi 4 anni di giunta Fabbio, e del futuro di Palazzo Rosso. Se io fossi sindaco .
Il consigliere comunale del Pd, che recentemente si è dimesso dalla presidenza della commissione Affari Istituzionali del Comune di Alessandria, spiega le motivazioni del suo gesto, e parla degli ultimi 4 anni di giunta Fabbio, e del futuro di Palazzo Rosso. ?Se io fossi sindaco?.?
Consigliere Abonante, non possiamo che partire da un commento ai recenti avvisi di garanzia..
C’è poco da commentare, e men che meno da gioire. Purtroppo sta succedendo quel che noi temevamo, e che denunciamo da anni in consiglio. Non resta che verificare quale sarà l’atteggiamento del centro destra in consiglio comunale. Al di là delle doverose, dove possibili naturalmente, correzioni di bilancio, troverei intellettualmente molto onesto riconoscere lo stato di dissesto finanziario dell’Ente. Per poter fronteggiare l’emergenza nel modo più efficace.
Lei fa politica anche sul web, e ai tempi delle sue dimissioni dalla presidenza della commissione Affari Istituzionali ha scritto: “in un altro contesto si direbbe: tra noi non c’è più dialogo”..
Sì, era una battuta, per fotografare la realtà. Qualcuno mi ha obiettato che dimettersi adesso, a pochi mesi dal voto, è già fare campagna elettorale. Io credo sia invece un modo per segnalare agli alessandrini cosa è successo davvero in Comune negli ultimi 4 anni. Il centro destra ci accusa di aver fatto un’opposizione ‘da ragionieri’. A parte che segnalare quelle che si ritengono essere gravi irregolarità contabili è un dovere dell’opposizione, la realtà è che noi abbiamo ‘fatto i ragionieri’ dopo che la maggioranza ha chiuso le porte a qualsiasi proposta di gestione partecipativa e democratica dell’Ente. Ma sa quante volte, come presidente della Commissione, ho chiesto l’accesso ad atti a cui avevo tutto il diritto di accedere, e mi è stata negata con gli escamotage più vari? E le partecipate? Noi abbiamo proposto, sin dal 2007, l’istituzione di un ufficio di controllo di gestione centralizzato in Comune, dove c’è personale assolutamente qualificato e in di farlo, senza un euro in più di costo. Ci hanno ignorati: e i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Non credo che sia questione di destra o sinistra: un ente pubblico, comune capoluogo di una provincia, non può essere amministrato con questi metodi.
Ma il sindaco Fabbio minimizza, e sembra intenzionato ad arrivare alla fine del mandato. E qualcuno sostiene che voi avete fatto un’opposizione soft per tre anni, per lasciare che il centro destra andasse ad incagliarsi. Senza mai chiedere ufficialmente la sfiducia.
E’ falso. Senza il lavoro serio e coscienzioso del Pd, ma vorrei aggiungere in primis di Ezio Brusasco, tutta la vicenda oggi all’esame della Corte dei Conti non sarebbe emersa. Brusasco è l’esempio migliore, a mio avviso, di come si fa politica, e in questo caso opposizione, seria e corretta, senza mai alzare i toni ma lavorando sui dati, e sui fatti. La sfiducia, poi, va messa ai voti quando ci sono concrete possibilità di vederla approvata, altrimenti è un boomerang. A me pare che abbiamo mostrato e stiamo mostrando agli alessandrini il disastro causato dall’amministrazione Fabbio. Poi starà a loro, nel 2012, fare le opportune valutazioni.
Ora però il centro destra, entro il 30 dicembre, ha la possibilità di presentare alla Corte dei Conti una serie di modifiche e correzioni di bilancio….
Vedremo cosa ci verrà sottoposto prima di tutto in consiglio comunale, e poi come si esprimeranno gli organismi di controllo. La mia impressione è che siamo in vera emergenza, e che in pochi, anche all’interno del centro destra, credano ormai a Fabbio e Vandone. Qui però si apre il capitolo delle responsabilità politiche (le altre non mi interessano, se ne occuperà chi ne ha competenza) dei vari componenti della maggioranza, in primis la Lega. Troppo comodo sfilarsi all’ultimo, e pure in maniera ambigua: ma in questi anni dov’erano? Mentre noi denunciavamo quello che stava succedendo, loro sostenevano Fabbio e le sue scelte.
Ma dove ha sbagliato davvero il sindaco di Alessandria?
E’ storia sicuramente lunga e complessa. Ha sbagliato a chiudere le porte del dialogo e del confronto. E ha, anche, clamorosamente sbagliato sul fronte della scelta dei collaboratori più fidati, su tutti i fronti. Oggi il quadro generale lo dimostra impietosamente. Vogliamo parlare di Amag?
Parliamone…..
Per anno ci siamo sciroppati questa teoria del ‘forziere’ del Comune, gestito da un manager duro e spietato, ma inattaccabile perché super efficiente. Beh, andiamo a guardare un po’ più a fondo in quella scatola. Non mi riferisco alle 100 mila rose: scelta assurda da tutti i punti di vista, ma tutto sommato marginale. Siamo sicuri, invece, che Amag sia quella corazzata che la retorica del centro destra ci ha fatto credere? Doveva diventare la stella nel firmamento delle multiutility: ma mi risulta che faccia fatica ad aggiudicarsi persino gare ‘scontate’, sul nostro territorio. E poi c’è la questione del 3% reclamato e negato da anni alle Comunità Montane, su cui per fortuna cominciano a parlare le sentenze. A me Amag pare l’emblema del fallimento del centro destra alessandrino.
Consigliere Abonante, siamo sinceri: chiunque vinca le elezioni amministrative del 2012, che cosa mai potrà fare arrivati a questo punto?
Non le nego che a me il proliferare di candidature in questa fase non dispiace: è certamente il segno di una frammentazione, e di anni controversi. Ma dopo l’eventuale primo turno si farà l’opportuna chiarezza. Io non nascondo la mia opinione: se fossi sindaco, per prima cosa verificherei la situazione contabile reale dell’Ente, considerando anche la possibilità di portare i libri in tribunale. L’importante è che ci sia la massima trasparenza nei confronti degli alessandrini, che devono sapere come stanno davvero le cose.
Pentito di non aver partecipato alle primarie del centro sinistra? Con in campo lei, e magari Parise e Barberis, forse sarebbero state un po’ più coinvolgenti, no? Meno atto burocratico..
Io parlo per me: pieno appoggio a Rita Rossa, e credo che anche Mauro Buzzi abbia dato un contributo importante. Il Pd è unito, e credo debba essere il baricentro dell’alternativa a Fabbio. 2.700 elettori alle Primarie sono stati un bel risultato, anche se, lo riconosco, un panel più articolato di candidati avrebbe forse generato maggior entusiasmo e partecipazione. Ora comunque bisogna guardare alle elezioni vere: e sta a Rita Rossa, candidato ufficiale di tutto il centro sinistra, proporre in questi mesi alla città un progetto chiaro e concreto, e coinvolgere persone competenti, qualificate e credibili in tutti i settori. Che non vuol dire per forza tutti ragazzini, perché questa retorica del ricambio generazionale è limitativa: e in fondo è lo stesso Renzi a non metterla giù in maniera così semplicistica.
Chiudiamo con una nota di folklore consigliere Abonante: i siti web di informazione locale continuano ad essere oscurati per i dipendenti del Comune e delle partecipate, e visibili per i dirigenti?
Credo di sì, e mi è sembrato un provvedimento davvero ridicolo, a cui mi sono opposto immediatamente. E poi, scusi: perché il sito del sindaco, o il mio, devono essere consultabili e quello di AlessandriaNews no? Mi è sembrata l’ennesima caduta di stile di una giunta davvero a corto di argomenti, e di proposte. Una pagina da girare in fretta, per il bene di tutti gli alessandrini.