Alessandria, tonfo di fine anno
Con il Lecco ultimo in classifica, l'Alessandria perde malamente una partita giocata in maniera pessima da entrambe le squadre
Con il Lecco ultimo in classifica, l'Alessandria perde malamente una partita giocata in maniera pessima da entrambe le squadre
L’Alessandria tocca oggi sicuramente il punto più basso della stagione. Perdere con una squadra parecchio mediocre come il Lecco visto al Moccagatta è un colpo che scoraggia molto più di tutti gli altri presi fino ad ora. I lombardi hanno fatto una partita brutta, il fatto è che i grigi sono riusciti a fare ancora peggio.
Il primo tempo è un lungo e interminabile sbadiglio. Nessuno pretendeva di vedere il gioco funambolico del Barcellona in finale di Coppa Intercontinentale ammirato alla televisione poco prima. Nemmeno ci si aspettava però di avere davanti 22 calciatori professionisti che trattano la palla come in un torneo interaziendale. L’Alessandria applica due schemi: palla alta per Martini che, ovviamente, di testa non ne prende mai una; passaggio orizzontale o all’indietro. Il Lecco semplifica ancora di più le cose e adotta un solo metodo di gioco: spazzare alla bene e meglio qualunque palle capiti nella sua metà campo.
Al 8′ Martini riceve un bel cross da Fanucchi, non riesce a indirizzarla di testa e la manda tra le mani del portiere. Al 38′, dopo mezz’ora di nulla, il Lecco, nella sua unica azione offensiva, segna. Temelin triangola con Mattaboni al limite dell’area avversaria, i difensori lasciano giocare come se nulla fosse, ed è così che Temelin si trova solo davanti a Servili libero di segnare. Poco prima della pausa ci prova Cammaroto su una respinta della difesa, Aprea fa buona guardia.
Nel secondo tempo l’Alessandria entra con la voglia di pareggiare. Nassi, al posto di Giardina dagli spogliatoi, manda in profondità Martini al primo minuto, l’attaccante grigio però è murato da Aprea. Al 4′ e al 10′ due altre occasioni, la prima con Martini che calcia alto di poco, la seconda con Nassi che chiude troppo il colpo di testa e la manda a lato. Dopo dieci minuti di forcing piuttosto confuso, i grigi si spengono nuovamente. Da quel momento se il Lecco avesse un gioco si potrebbe dire che prende in mano il pallino della partita. In realtà il Lecco non ha capacità di gestire la palla per cui si limita a lasciarla in mano agli avversari che non sanno cosa fare e non mordono. Eccetto un altro guizzo sull’asse Fanucchi-Martini al 24′, l’Alessandria combina pochissimo. Tanto possesso palla (più per demeriti altrui che per meriti suoi) e basta. Le conclusioni scarseggiano e il tempo passa inesorabile affievolendo sempre più le speranze di pareggio.
La partita finisce con un Lecco che festeggia in mezzo al campo come se avesse vinto una finale salvezza. I giocatori alessandrini escono a capo chino al grido di “Vergogna! Vergogna!”
La pausa natalizia non fu mai più benedetta. Con 3 settimane a disposizione società, allenatore e giocatori avranno tanto da discuetere e analizzare prima di tornare sul campo. Si dovrà lavorare sodo ogni minuto per uscire da una crisi che, altrimenti, rischia di diventare irresversibile.
ALESSANDRIA-LECCO 0-1 (0-1)
Marcatori: 38′ Tamelin (L)
ALESSANDRIA:Servili, Ciancio, Sabato, Cammaroto, Barbagli, Segarelli, Pasino (62′ Pandiani), Roselli, Fanucchi (77′ Procida), Giardina (46′ Nassi), Martini
A disposizione: De Marco, Ghinassi, Simeoni, Motta
Allenatore: Sonzogni
LECCO: Aprea, Conti, Caforio, Ischi, Padoin, Sciannamé, Castelnuovo, Mattaboni 60′ (Viviani), Fabbro (88′ Fall), Rebecchi, Temelin
A disposizione: Perucchini, Galli, Frasca, Brenna, Civilleri
Allenatore: Pellegrino
Ammoniti: Giardina (A), Martini (A), Conti (L) Segarelli (A) Pandiani (A) Castelnuovo (L)
Note: cielo nuvoloso, campo in cattive condizioni, spettatori totali: 1092, angoli:7-1, recupero: 3’1T 3′ 2T