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Concorso a Giurisprudenza: il Rettore rinvia gli atti alla commissione
In merito al concorso per un posto di ricercatore di Economia politica bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, il Rettore, professor Paolo Garbarino, dopo aver effettuato una verifica degli atti, ha riscontrato irregolarità. Gli atti, pertanto, non sono stati approvati e sono stati rinviati alla Commissione giudicatrice
In merito al concorso per un posto di ricercatore di Economia politica bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, il Rettore, professor Paolo Garbarino, dopo aver effettuato una verifica degli atti, ha riscontrato irregolarità. Gli atti, pertanto, non sono stati approvati e sono stati rinviati alla Commissione giudicatrice
In merito al concorso per un posto di ricercatore di Economia politica bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, il Rettore, professor Paolo Garbarino, dopo aver effettuato una verifica degli atti, “ha riscontrato irregolarità”. Gli atti, pertanto, non sono stati approvati e sono stati rinviati alla Commissione giudicatrice. Al termine della verifica dei profili dei candidati, la commissione aveva stilato una graduatoria e inviato gli atti al rettorato per l’approvazione.
Era comunque emerso, anche se in modo informale, il nome della designata, il cui curriculum pareva il meno ricco. Si era quindi sollevato un “caso”, terminato con una lettera di diffida sottoscritta da circa 400 docenti e ricercatori di diverse università.
Il Rettore, presa visione degli atti, ha ritenuto che i verbali presentati non fossero corretti. Si tratta comunque di una valutazione formale, che non entra nel merito della scelta della commissione, come è stato sottolienato più volte. Si dovrà pertanto “ripartire” da capo: la commissione dovrà riesaminare gli stessi candidati che avevano presentato il curriculum, e altra documentazione necessaria, secondo criteri di regolarità. Per questo la stessa Commissione, che aveva già in precedenza giudicato i candidati, è stata invitata formalmente a riconvocarsi per rinnovare la procedura concorsuale, a partire dalla definizione dei criteri, in coerenza con la normativa vigente.
Non è dato ancora sapere quali siano le irregolarità riscontrate. Il concorso non è ancora chiuso e, di conseguenza, non si possono rendere pubbliche le motivazioni.
Era comunque emerso, anche se in modo informale, il nome della designata, il cui curriculum pareva il meno ricco. Si era quindi sollevato un “caso”, terminato con una lettera di diffida sottoscritta da circa 400 docenti e ricercatori di diverse università.
Il Rettore, presa visione degli atti, ha ritenuto che i verbali presentati non fossero corretti. Si tratta comunque di una valutazione formale, che non entra nel merito della scelta della commissione, come è stato sottolienato più volte. Si dovrà pertanto “ripartire” da capo: la commissione dovrà riesaminare gli stessi candidati che avevano presentato il curriculum, e altra documentazione necessaria, secondo criteri di regolarità. Per questo la stessa Commissione, che aveva già in precedenza giudicato i candidati, è stata invitata formalmente a riconvocarsi per rinnovare la procedura concorsuale, a partire dalla definizione dei criteri, in coerenza con la normativa vigente.
Non è dato ancora sapere quali siano le irregolarità riscontrate. Il concorso non è ancora chiuso e, di conseguenza, non si possono rendere pubbliche le motivazioni.